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Neuropatia diabetica, manifestazioni cliniche

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appunti del dott. Claudio Italiano

Prima > cfr  neuropatia diabetica

Neuropatia diabetica, in che cosa consiste

Il sistema nervoso autonomo consiste in un sistema afferente ed uno efferente con fibre efferenti lunghe che viaggiano nel vago e fibre corte mieliniche post-gangliari che viaggiano nel sistema nervoso centrale.

La neuropatia può dipendere da:
- Fatti degenerativi organici, cioè lesioni dei nervi
- Fatti funzionali, cioè i nervi che non riescono a funzionare per come è necessario

Nel diabetico, infatti, il nervo non riesce a "nutrirsi" per come sarebbe opportuno, a causa dei disordini metabolici nel metabolismo dei glicidi alterato. Va incontro a stress ossidativo e a glicosilazione delle strutture nervose stesse. Talora vanno in sofferenza e si riducono addirittura le fibre mieliniche simpatiche e parasimpatiche, con alterazioni nella percezione del caldo e del freddo( fibre A-delta). Poiché le fibre autonomi che servono praticamente ogni organo, ne deriva che la neuropatia autonomica può colpire ogni apparato.

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Manifestazioni cliniche

Cardiovascolari

tachicardia, denervazione cardiaca, ipotensione ortostatica, intolleranza al calore, inversione della temperatura corporea

Gastrointestinali

enteropatia esofagea, gastroparesi diabeticorum, costipazione, diarrea, incontinenza fecale

Urogenitali

vescica neurogena, impotenza, cistopatia, eiaculazione retrograda

Disturbi neurovegetativi della sudorazione

aree di anidrosi, sudorazione gustatoria

Metaboliche

ipoglicemia misconosciuta, ipoglicemia non responsiva,
Pupillari: riduzione del diametro della pupilla, pupilla di Argyll-Robertson
Valutazione clinica: diminuita tolleranza agli sforzi, intolleranza al calore, aritmie, ipotensione ortostatica, attività cardiaca con > 100 b/m, variabilità R-R > 15 bpm,

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I disordini gastroenterologici

Chi vi scrive segue una paziente con vescica neurogena, costretta a mantenere un catetere vescicale a permanenza e con incontinenza fecale, tono dello sfintere anale praticamente non apprezzabile, incapacità a svuotare l'ampolla rettale e digestione lenta e laboriosa (gastroparesis diabeticorum).

In genere oltre a questi sintomi, i diabetici possono presentare:
Atonia esofagea, cioè l'esofago è immobile, con difficoltà a deglutire (disfagia) e pirosi retro sternale (cfr reflusso). La manometria mostra anche altre alterazioni gastriche, come la mancanza di complessi motori interdogestivi a livello dello stomaco, ed al contrario contrazioni dell'antro gastrico dopo l'ingestione di cibi solidi. Nella gastroparesi diabetico rum sono alterate le fibre autonomi che con compromissione della secrezione acida gastrica, ma se si stimola direttamente la parete, essa produce acido.

Il fatto che l'acidità si riduce, è fattore di stimolo per le cellule enterocromaffini e ciò è causa di iperplasia di questi elementi, con rischio di sviluppare "carcinoidi gastrici". Altro problema è l'anoressia che può presentare il diabetico, con sensazione di sazietà e nausea con vomito, talora per rallentato svuotamento gastrico, che il paziente avverte come sensazione di pancia gonfia. Purtroppo fatta la diagnosi, la terapia è sempre assai limitata e consiste nell'impiego di farmaci motori come il domperidone o la metoclopramide (sempre a giudizio del curante!) e pasti piccoli e frequenti.

Diarrea e costipazione del diabetico (cfr diabete).

La stitichezza del diabetico è il sintomo più frequente, che si verifica nel 60% dei casi e si può associare con atonia del grosso intestino, mentre altri soggetti possono presentare diarrea, una diarrea strana, che avviene la notte e si accompagna ad incontinenza fecale, con 20-30 scariche diarroiche nelle 24 ore.

La diarrea può essere causata da alterazioni motorie, per ipermotilità intestinale o ipomotilità e contaminazione batterica, poiché la diarrea è spesso la conseguenza della putrefazione batterica e della stasi del contenuto fecale.

Perciò la codeina e la loperamide possono solo arrecare danneggiamento!

La cura si avvale di farmaci motori (domperidone, metoclopramide) e di metronidazolo per combattere la contaminazione fecale (ribadiamo che le terapie devono essere prescritte esclusivamente dal proprio curante. Atonia vescicale, con vescicale dilatata fino a tre volte e disturbi della minzione, debolezza del detrusore e perdita di innervazione simpatica dello sfintere uretrale interno. La perdita di sensibilità della vescica esordisce con piccole perdite di urine ed incontinenza vera e propria.

Disfunzione sessuale.

Ne abbiamo parlato in questo sito web (cfr Problemi di sesso: l'impotenza). Qui ribadiamo che spesso è proprio questo il primo segno del diabete, l'incapacità a mantenere l'erezione nel maschio e la mancata lubrificazione della vagina. Ancora si segnalano la eiaculazione retrograda. Si rimanda alla pagina specifica e si ricorda che il sildenafil è il farmaco ideale in questo caso, fermo restando che il paziente non deve avere problemi di cardiopatia ischemica.

oppure cfr  altri argomenti all'indice di diabetologia