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Monitoraggio strumentale in gravidanza, cardiotocografia

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Che cos'è la cardiotocografia?

Si tratta di una tecnica, appunto la cardiotocografia, che consente di rilevare il battito cardiaco fetale (BCF), solitamente rilevato con tecnica doppler, si effettua posizionando una sonda a ultrasuoni sull'addome della madre, consentendo così di ottenere 2 tracciati, registrati contemporaneamente sulla stessa striscia di carta, relativi alle variazioni della frequenza cardiaca del feto (compresa tra 120 e 160 battiti per minuto) e all'attività contrattile uterina.

Un esame che si effettua dalla 27esima per valutare il benessere del feto

Quali sistemi esistono per monitorare la gravidanza?

La cardiotocografia e l'ecografia sono metodiche strumentali che vengono utilizzate per monitorare la gravidanza. Con tali metodiche è possibile, previo studio di flussimetria, :

- valutare l'apporto ematico materno,

- valutare i vasi che arrivano al feto.

La placenta e le condizioni fetali possono essere apprezzate con l'ecografia, per esempio i parametri della crescita fetale, il volume del liquido amniotico, la circolazione con la flussimetria e con la cardiotocografia

 Perchè è importante la cardiotocografìa?

 La cardiotocografia non è altro che uno strumento che permette di valutare la salute del feto; durante la gestazione essa è  effettuata dalla trentanovesima settimana in poi tranne che non vi sia necessità prima.

Il cardiotocografo è formato da due strumenti:

- uno che serve per valutare i battiti del feto

- l'altro misura le contrazioni uterine ed ha lo scopo di valutare le modifiche del battito del feto in rapporto alle contrazioni o, se non ci sono contrazioni, come varia la frequenza cardiaca.

Con la cardiotocografìa riusciamo a valutare condizioni di ipossia e danni cerebrali nel feto e quindi apprezzare una eventuale condizione di sofferenza fetale che ci permette di espletare il parto più velocemente.

Il tracciato può rappresentare una frequenza di base fetale,  che normalmente, in condizioni di base, varia tra i 110 -120/160, questa è definita come "frequenza regolare di un feto".

Un tracciato tachicardico al di sopra di 160/180, oppure un tracciato bradicardico, al di sotto di 110-120 viene monitorato con attenzione.

 La tachicardia può essere una condizione di allarme, lieve o grave, a seconda se viene superata la frequenza di 180 b/m: è naturalmente una condizione grave, per cui  il feto dovrebbe nascere subito; lo stesso dicasi per la condizione di bradicardia che indica anch'essa una sofferenza fetale.

A causare la tachicardia del feto, possono concorrere cause che non riguardano patologie fetali;  per esempio può accadere che la donna abbia:

-la febbre,

- condizione di ipertiroidismo,

- impiego di  farmaci che fanno alterare la frequenza del feto.

Dobbiamo per questo, attuare una buona visita ostetrica ed un'anamnesi accurata alla donna per capire se si tratta di questo.

Le cause fetali sono rappresentate da:

-prematurità, (ovviamente noi viene eseguito un tracciato molto presto in gravidanza perché  la frequenza potrebbe essere alterata)

- anemia,

- ipossia,

- insufficienza cardiaca,

- un'infezione.

La bradicardia, ancora, quando cioè i battiti del feto scendono al di sotto dei 100-120, può essere causata da patologie fetali quali:

- compressione del funicolo,

-una ipossia,

- l'utilizzo di alcuni farmaci,

- ipoglicemia della madre (in questo caso,  quando vediamo che vi sono alterazioni del battito si somministra alla donna una zolletta di zucchero per vedere se varia la frequenza).

Altra evenienza che dobbiamo valutare durante un tracciato è la variabilità della frequenza, cioè la differenza che c'è tra la frequenza minima e massima del feto ed è molto importante perché da questo noi ricaviamo se il feto sta bene o no. Possiamo classificare i tracciati in:

- silente, se la variabilità è inferiore a 5 b/m

- ondulatorio e stretto

-ondulatorio e regolare

- saltatorio, se la frequenza sarà superiore a 25 b/m

 

Quando è inferiore a 5 è un tracciato che rientra in un quadratino quindi un tracciato che non va bene, ci può essere una depressione, oppure una sofferenza encefalica nel feto, oppure più semplicemente  il bambino sta dormendo.

In questo caso il medico somministra dello zucchero alla donna e muove il pancione, nell'intento di svegliare il feto.

 Normalmente la variabilità deve essere compresa tra 10 e 15 b/m.

Il tracciato è saltatorio quando la differenza tra le frequenze supera 25: questo vuol dire che c'è una risposta acuta all'ipossia, oppure si può avere quando la donna sta partorendo, perché si comprime la testa fetale o vi può essere sempre un'attività stimolante, per esempio per la compressione del funicolo,  per un movimento del feto.

Bisogna in questi casi rivalutare il tracciato e se il tracciato rimane saltatorio, in ogni caso di procede stimolando il parto e bisogna far nascere il feto.

Un'altra cosa importante da valutare è se ci sono delle accelerazioni.

 Le accelerazioni sono delle variazioni ritmiche della frequenza. La frequenza normalmente varia da 120 a 160 e si possono vedere dei picchi, che devono esserci nel tracciato regolare, e che dimostrano che il feto sta bene soprattutto se questi picchi sono vicini alle contrazioni, e devono essere le modifiche speculari alle contrazioni.

Infatti durante le contrazioni diminuisce il sangue che arriva al feto e per tale ragione  il feto risponde con una lieve ipossia e con riduzione della frequenza;  se, dopo la contrazione, c'è un'accelerazione significa che il feto reagisce bene perché accelera il suo cuore per recuperare l'ossigeno placentare e diffonderlo ai suoi organi e riesce, così,  a compensare lo stress della contrazione uterina.

 Le decelerazioni sono invece degli abbassamenti della frequenza rispetto alla linea di base e possono essere di vario tipo:

 • precoci significa che sono corrispondenti alla contrazione, sono le meno patologiche però anche queste dimostrano che il feto non sta tanto bene perché invece di compensare con l'accelerazione invece decelera quindi significa che già ha poco ossigeno con la contrazione diminuisce notevolmente e di conseguenza il cuore non ce la fa a pompare bene il sangue. Questo tipo di decelerazioni possono essere causate anche da:

- una compressione sulla testa del feto,

- oppure da ipossia le più frequenti.

• tardive sono quelle un po' più patologiche, dimostrano che dopo la contrazione invece di compensare il feto se ne va addirittura in decelerazione su un'ipossia di base.

Se il feto ha una frequenza decelerata,  dopo una contrazione, vuol dire che il feto è in sofferenza, allora se la donna non sia al termine del travaglio, ma già con  8 - 9 cm di dilatazione del canale,  allora è possibile indurre il parto;

 se piuttosto è all'inizio del travaglio, ovviamente sarà indicato un cesareo.

• variabili non sono correlate alle contrazioni e sono peggiori rispetto a quelle che sono correlate alla contrazione e possono anche variare la morfologia, possono essere seghettate, e l'ampiezza che può arrivare fino a 60-80 battiti.

In base all'ampiezza sono classificate in:

- lievi,

- medio gravi,

- gravi quando la frequenza scende al di sotto di 70 è dura per quasi un minuto e bisogna fare partorire immediatamente la donna.

Le decelerazioni variabili, che non sono quindi correlate alla contrazione, sono causate appunto da compressione del funicolo. Spesso comprimendo il funicolo non arriva il sangue quindi si ha la contrazione.

Possono esserci degli Spike che sono dei repentini abbassamenti o innalzamenti della frequenza cardiaca che però non hanno un significato patologico.

 

Come può essere un tracciato cardiotocografico?

 Caratterizziamo un tracciato in:

-rassicurante

-non rassicurante

-anomalo

In base alla frequenza di base se va dai 110 a 160 o al disopra o al di sotto, in base alla variabilità, se al di sopra di 5 va bene altrimenti diventa non rassicurante o anomalo, se ci sono decelerazioni o se ci sono accelerazioni.

Quando vi sono decelerazioni e sono molto prolungate con una frequenza molto bassa il tracciato diventa "anomalo".

Il tracciato è "normale" se tutti i parametri rientrano nella categoria rassicurante; si dice "sospetto" se abbiamo solo uno dei parametri che non va bene quindi dobbiamo monitorizzare la donna, patologico se due parametri non vanno bene e quindi indichiamo l'espletamento del parto.

 

 

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