appunti del dott. Claudio Italiano
Il massaggio del seno carotideo (MSC) stimola le fibre parasimpatiche e simpatiche in esso contenute, inducendo attraverso le prime un aumento di attività vagale e tramite le seconde una riduzione riflessa dell'attività simpatica. La stimolazione parasimpatica è clinicamente più importante e si manifesta immediatamente.
- Cardioinibizione per effetto vagale sul nodo SA e AV. tale effetto è bloccato
dall'atropina.
- Vasodepressione con caduta pressoria: tale effetto è bloccato dall'adrenalina.<
Il test viene di solito effettuato quando ci sono dei dubbi da chiarire a proposito
di un malessere del paziente con momentanea perdita di coscienza se si sospetta
una bradiaritmia (cfr sincope)
- Diagnosi di turbe del ritmo cardiaco non classificabili solo con
ECG (oppure mancando la possibilità di registrare
ECG).
- Trattamento di alcune turbe del ritmo.
- Età superiore ai 75 anni.
- Presenza di soffi arteriosi sulle carotidi.
- Anamnesi positiva o sospetta per malattia del nodo de. (SSS).
- Sospetta intossicazione digitalica.
- Tachicardia giunzionale.
- Anamnesi positiva o sospetta di ipersensibilità del seno carotideo (il MSC può
essere utilizzato a fini diagnostici. Ma va effettuato con le dovute precauzioni)
- Asistoia > 3 sec.
- Caduta della PA di 50 mmHg
- Riproducibilità dei risultati dopo MSC.
E' considerata borderline una risposta caratterizzata da:
- rallentamento della frequenza cardiaca pari al 30-50% di quella iniziale oppure
- caduta della PA di 30 mmHg.
Provocando un aumento:
- aterosclerosi arterie carotidi e cerebrali;
- aterosclerosi coronarica;
- crisi anginosa e infarto miocardico acuto;
- ipertensione;
- malattia del nodo del seno (SSS);
- età avanzata;
- acidosi;
- farmaci: colinergici, digitale, alfa-metildopa, beta-bloccanti, morfina, nitriti,
calcio, salicilati, insulina;
Provocando una riduzione:
Tutte le condizioni che predispongono alla tachicardia sinusale all'ipertono
simpatico:
- febbre;
- anemia;
- tireotossicosi;
- BPCO;
- stati d'ansia e iperventilazione;
- ipocalcemia;
- ipossia;
- farmaci: simpaticomimetici, alcool, vagolitici, chinidina.
- Escludere che esistano controindicazioni (auscultare il collo).
- Paziente sdraiato e rilassato, capo leggermente ruotato dal lato opposto.
- Predisporre un accesso venoso. Tenere pronte 2 f. di atropina.
- Monitorare ECG.
-
Massaggiare per primo il seno carotideo destro
- Usare le punta delle dita per effettuare un vero «massaggio», comprimendo l'arteria
tra le dita e la colonna vertebrale. Esercitare unicamente una pressione sulla carotide
è meno efficace e più pericoloso.
è possibile accertarsi che il MSC non provochi l'occlusione temporanea della carotide,
palpando con l'altra mano il polso dell'arteria temporale omolaterale.
Normalmente il SC si trova sotto l'angolo della mandibola, a livello del margine
superiore della cartilagine tiroidea, anteriormente al muscolo sternocleidomastoideo.
- Massaggiare per non più di 10 secondi e poi interrompere per alcuni secondi. In
caso di mancata risposta riprovare dallo stesso lato, un po' più in basso; in questo
modo il massaggio
dovrebbe essere eseguito lungo tutta la lunghezza della carotide. Ripetere eventualmente,
con la stessa tecnica, a sinistra.
attenzione Non effettuare mai ˇI MSC destro e sinistro contem-poraneamente.
- In caso di mancata risposta si può effettuare il MSC chiedendo al paziente di
eseguire la manovra di Valsalva oppure dopo somministrazione di farmaci quali digitale
o beta-bloccanti. L'efficacia del MSC non dipende dalla durata del massaggio. L'insuccesso
è più frequentemente causato da una tecnica esecutiva non corretta.
- Interferenza con la circolazione cerebrale: accidenti ischemici cerebrali transitori
e non. Importante la selezione dei pazienti (età, aterosclerosi, soffi carotidei).
- Turbe del ritmo cardiaco: asistolia, fibrillazione ventricolare (in caso di intossicazione
digitalica).