Malattie esantematiche, febbre ed eruzione cutanea

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Morbillo: esantema maculo-papulare diffuso

morbillo, esantema intenso

cfr Malattie esantematiche:
La rosolia
La rosolia ed il megaloeritema
La varicella
Il morbillo
Sono l'incubo di tutti i genitori con bambini piccoli; sono sempre state conosciute come "malattie infettive", anche se propriamente si devono definire malattie esantematiche poiché si caratterizzano appunto per l'esantema, ovvero un'eruzione cutanea che può essere di tre tipi: maculoso, papuloso e vescicoloso. Normalmente sono i bambini piccoli ad esserne maggiormente colpiti poiché il sistema immunitario non si è ancora completamente sviluppato, ma anche gli adulti possono ammalarsi - più frequentemente chi non ha contratto la malattia da piccolo - con complicazioni che soprattutto nel caso della rosolia contratta da donne in gravidanza possono rivelarsi anche gravi per i rischi connessi  con malformazione fetale.(cfr complesso T.O.R.C.H.).

Stiamo parlando di morbillo, scarlattina, varicella, rosolia e pertosse. Il morbillo è un virus che colpisce maggiormente i bambini di età compresa tra i 3 e i 10 anni, ha un'incubazione di 10 giorni ed è contagioso almeno fino a 5 giorni dopo la comparsa dell'eruzione cutanea.

Si può prevenire solo col vaccino e la cura mitiga solamente i sintomi, che di norma sono la febbre alta accompagnata da tosse persistente unite al caratteristico esantema maculoso rossastro che si diffonde dapprima sul collo e sul capo per passare poi a buona parte del corpo.

Si caratterizza per la comparsa di un'eruzione cutanea (esantema)  maculopapulare, cioè caratterizzati da rilievi solidi (papule). La scarlattina è veicolata invece un batterio, lo stretococco beta-emolitico di gruppo A; la fascia più esposta è quella dei bambini tra 3-10 anni di età; si caratterizza per un'incubazione da 3 a 5 giorni e la durata del contagio è di 1-2 giorni prima della comparsa dei sintomi, si cura con terapia antibiotica. I sintomi sono caratterizzati da febbre alta (39-40°), brividi, mal di testa e vomito, dolore di gola, incapacità ad inghiottire, esantema cutaneo che appare su collo, ascelle e inguine e poi si diffonde al resto del corpo; si caratterizza per la "lingua a fragola".

La varicella è un virus (varicella zoster) che colpisce i bimbi in fascia di età compresa tra 5-10 anni; la sua incubazione dura 2-3 settimane e la durata del contagio varia da 1 a 4 giorni prima della comparsa dell'esantema, che è di tipo vescicoloso, con delle pustole ombelicate caratteristiche, piene di essudato siero-purulento.

Anche in questo caso la prevenzione è affidata al solo vaccino e la cura interviene solamente sui sintomi, le vescicole rosse appaiono lievemente rialzate e dopo pochi giorni formano una sottile crosticina. Appaiono prima sul cuoio capelluto, poi sul viso e infine sul resto del corpo.

La rosolia (o rubeola), un virus a cui sono esposti bambini e ragazzi tra i 2 e i 14 anni; l'incubazione varia da 2 a 3 settimane, la durata del contagio spazia da 1 settimana prima della comparsa dell'esantema a 4 giorni dopo la sua apparizione. L'esantema è rossastro, compare prima su orecchie e fronte, poi si diffonde al resto del corpo; si associa a lieve febbre e mal di testa, gonfiore dei linfonodi, dolori articolari e occhi arrossati. Anche per la rosolia esiste il vaccino e le cure sono solo sintomatiche.

Rientrano nella categoria delle malattie esantematiche dei bambini anche patologie meno diffuse delle precedenti: la parotite (comunemente nota come "orecchioni"), l'esantema critico (o sesta malattia), la scarlattina abortiva (o quarta malattia), la malattia mano-piede-bocca (nota con l'acronimo HFMD), il megaloeritema (o quinta malattia) e la mononucleosi infettiva.

Lingua a fragola, scarlattina

lingua a fragola
La malattia mano-piede-bocca è un'infezione virale che si manifesta con arrossamenti della mucosa della bocca, della lingua e della cute del dorso di mani e piedi, che evolvono in ulcerazioni dolorose in bocca e sulla lingua e piccole ve-scicole sugli arti. I sintomi tipici della malattia sono febbre, mal di testa e malessere generale. Il decorso è di circa una settimana.

La terapia consiste in riposo e somministrazione di antipiretici. La parotite  è causata da un virus della famiglia dei Paramyxovirus, è una malattia dei bambini (e non solo) che si caratterizzata per un doloroso ingrossamento ed arrossamento delle parotidi, le ghiandole sotto le orecchie, che solitamente appare dopo 1 o 2 giorni di febbre modesta, mal di testa,

varicella, lesioni esantematiche maculopapulari

varicella, esantema ombelicato

malessere generale e scarso appetito. Colpisce bambini di qualsiasi età, ma in genere tra i 5 e i 9 anni di vita, e si trasmette per via aerea. Dopo 16-18 giorni dal contagio, compaiono febbre, che può sfiorare i 39°, e malessere diffuso, seguiti dopo 24/48 ore da gonfiore delle ghiandole, dolore alla masticazione e alla deglutizione.

Il periodo di massima infettività va da 7 giorni prima fino a 10 giorni dopo la comparsa del gonfiore. L'esantema critico si manifesta con un esantema simile al Morbillo o alla Rosolia che interessa il torace, il collo e gli arti e che insorge dopo 3 o 4 giorni di febbre elevata. Tale malattia, dovuta ad un virus, colpisce quasi esclusivamente i bambini tra le 6 settimane e i 3 anni. Inizia con un brusco innalzamento della temperatura corporea, tra i 39° e 40°, e l'esantema, costituito da elementi puntiformi o chiazze di color rosa, compare nel momento in cui si ha la crisi di febbre.

Le eruzioni cutanee hanno breve durata, scompaiono infatti in un paio di giorni, senza nessuna conseguenza per la pelle del bambino. La terapia si basa sul riposo al letto e sulla som-ministrazione di farmaci antipiretici.

La scarlattina abortiva è una forma infettiva dovuta probabilmente ad uno streptococco. È caratterizzata da febbre ed esantema simile a quello della scarlattina, di cui rappresenterebbe secondo alcuni una forma attenuata. Colpisce in prevalenza bambini, ma può colpire anche gli adulti. La sintomatologia tipica della malattia, che dura pochi giorni e guarisce spontaneamente, inizia solitamente ad una settimana dal contagio e comporta uno stato di malessere generale, accompagnato da febbre non elevata, e arrossamento della gola, sulla quale certe volte si vengono a formare delle placche e, in certi casi, da vomito e diarrea.

Dopo compare un lieve esantema, caratterizzato da piccolissimi puntini rossi in rilievo e molto vicini tra di loro, che partono dal volto per poi estendersi al tronco e agli arti. La terapia è antibiotica, associata ad antipiretici in caso di febbre. Il megaloeritema è un esantema che compare in tre stadi:

Tache noir da puntura di zecca

N° 2 lesioni del tipo "tache noir" in un paziente punto da zecca

nel primo le guance diventano rosse; nel secondo interessa il tronco e il lato esterno di arti e natiche; nel terzo si ha uno schiarimento irregolare con la formazione di un esantema a forma di reticolo che può durare fino a 20/40 giorni dopo la sua prima comparsa e ripresentarsi dopo uno sfregamento, un bagno o esercizio fisico.

rosolia, esantema micropapulare

Rosolia, esantema più rado, color rosa prosciutto

Essendo il virus che provoca la malattia poco contagioso, solo raramente, e per lo più in primavera, si verificano piccole epidemie nella popolazione scolastica.

La sintomatologia comprende inoltre una leggera febbre. Il periodo di incubazione della malattia è di una o due settimane e l'evoluzione è del tutto benigna. La terapia prevede antipirètici in caso di febbre elevata e l'utilizzo di talco mentolato sulle zone interessate dall'esantema per attenuare il prurito.

La mononucleosi infettiva è caratterizzata da un esantema simile a quello della Rosolia e del Morbillo. È molto contagiosa, acuta, caratterizzata da febbre, angina (patina biancastra sulle tonsille), linfadenopatia e aumento del volume della milza.

È causata da un virus appartenente al gruppo degli Herpesvirus, scarsamente diffuso, e si trasmette con la saliva; essendo necessari contatti prolungati, è chiamata anche "malattia del bacio". La sua maggior diffusione si ha tra i bambini oltre i 3 anni, nell'adolescenza e nell'età adulta. Dopo un periodo di incubazione di 1-3 settimane, la malattia si manifesta con febbricola, mal di testa e senso di stanchezza seguiti da febbre elevata, dolori muscolari, malessere, cefalea, tumefazione delle linfoghiandole del collo, raramente di quelle sotto le ascelle e nell'inguine, infiammazione delle tonsille e della faringe, con la comparsa nel cavo orale di piccole ulcere che rendono dolorosa la deglutizione.

La sintomatologia è attenuata nei bambini che, spesso, mostrano scarsi segni clinici. Il decorso della malattia è solitamente benigno e non dura più di 10 giorni. Infine ricordiamoci che dopo la puntura di una zecca può insorgere un esantema con maculo-papule di colore rosa intenso (febbre bottonosa del mediterraneo) sparse per il corpo che si accompagnano a febbre alta, talora a segni meningei come rigidità nucale e che si associano alla tache noir, cioè al punto in cui la zecca si è attaccata al corpo, da ricercarsi all'inguine, per es., alle ascelle o tra le pieghe cutanee.

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