La terapia della malattia diverticolare
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- Diverticolosi e diverticolite.
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Si ringrazia per la gentile collaborazione scientifica l'informatore
dott.ssa Patrizia Boncoddo
La
malattia diverticolare del colon è molto comune.
Essa comprende uno spettro di condizioni che spaziano dalle forme asintomatiche
a quelle complicate da diverticolite, caratterizzate da
dolore, pancia
gonfia, cambiamenti dell’alvo e complicazioni, anche severe, che vanno dall’emorragia
intestinale, alla diverticolite. Gli obiettivi della
cura dovrebbero, perciò, tendere ad alleviare i sintomi nelle forme sintomatiche
e prevenire ricorrenze e complicanze della malattia diverticolare. Lo studio dei
meccanismi che sottendono alla malattia diverticolare, presuppongono di operare
con nuove opzioni terapeutiche, con nuove terapie emergenti basate sull’evidenza
e su nuovi algoritmi, su cui si basa il nostro website
gastroepato. Alcuni autori impiegano per la
cura degli antibiotici come la ciprofloxacina ed il metronidazolo per la cura e
prevenzione della malattia diverticolare. Noi, invece, preferiamo basare le nostri
opzioni terapeutiche correggendo i processi fisiopatologici che stanno alla base
della patologia e cioè agire su:
Costipazione (stipsi)
Alterazioni della motilità del colon
Alterazioni dell’equilibrio della flora intestinale
Infiammazione della mucosa intestinale cronica
Ipersensibilità viscerale.
Ruolo della fibra.
Painter e Burkitt sono stati i primi ad impiegare una dieta ricca di fibra nella
cura della malattia diverticolare, poiché la mancanza di fibre genera una massa
fecale scarsa ed implementa l’attività segmentante del colon. Livello I di raccomandazione:
Per cui una serie di trials hanno dimostrato che una dieta ricca di fibre, da 20
a 30 g/die è alla base di una adeguata alimentazione in questi soggetti.
Antibiotici non assorbibili.
E’ stato da tempo postulato che la dieta ricca di fibre influenza la microflora
batterica intestinale. Durante il 1990 Papi ed altri autori condussero uno studio
su 217 pazienti per valutare il ruolo degli antibiotici non assorbibili nel trattamento
della malattia diverticolare. Si dimostrò un significativo miglioramento dei sintomi
dal 63.9% al 47.6%, tra i soggetti che erano stati trattati con fibre e rifamixina
verso quelli senza fibre. Successivamente in uno studio a doppio cieco, randomizzato,
su 184 pazienti si dimostro dopo un anno di terapia che quelli trattati per una
settimana al mese con rifamixina dosata a 400 mg/die rispetto a quelli trattati
con sola fibra, i primi riducevano la sintomatologia nel 68.9% dei casi, versus
il 39.5%. Inoltre altri autori, Latella ed altri, dimostrarono che il sanguinamento
e la diverticolite si riducevano nel gruppo trattato con rifamixina. Livello I di
raccomandazione: sulla base dell’evidenza clinica di tre studi su 555 pazienti si
raccomanda la terapia ciclica con rifamixina dosata a 400 mg/bid per 7 giorni al
mese.
Mesalamine
Nell’arco di 25 anni di studi, si è visto che alcuni pazienti sviluppano una colite
segmentaria, con dolore addominale, ematochezia
che interessa il sigma principalmente. Molti di questi soggetti rispondono a mesalazina
ed antibioticoterapia, ma alcuni ricorrono perfino alla chirurgia addominale. Così
si è visto che in questi soggetti esiste una risposta immunologica che determina
una infiammazione della mucosa di basso grado, per cui trova ampia indicazione un
trattamento con mesalamine. In particolare parliamo della 5-ASA e della sulfasalazina
il cui ruolo terapeutico non è stato del tutto chiarito ma i postulati meccanismi
di azione includono:
Attività di immunosoppressione
Eliminazione dei radicali liberi
Soppressione dei leucotrieni e della sintesi delle prostaglandine
Inibizione delle citochine proinfiammatorie e dell’adesione dei leucociti
Inibizione della via della produzione del Necrosis Factor k-B
Gli studi hanno dimostrato che questi farmaci bloccano l’attività di sintesi del
DNA dei linfociti e, dunque, della loro espansione clonale. Pertanto:
Si raccomanda (livello I) di associare la terapia antibiotica con rifamixina alla
terapia con mesalamine
Probiotici
Il probiotico è una preparazione contenente microorganismi in numero adeguato per
colonizzare il tubo digerente e combattere la flora avversaria, limitando la crescita
dei batteri dannosi all’organismo. Uno studio in tal senso è stato condotto da Giaccari
ed all. ed ha dimostrato che impiegando rifamixina dosata a 400 mg bid per una settimana,
seguito da due capsule di lattobacilli per 7 gg per un periodo di 12 mesi, i sintomi
dei pazienti con malattie diverticolari e stenosi post diverticolite si erano attenuati.
Gli studi hanno concluso che il trattamento con lactobacilli era ben tollerato e
che poteva considerarsi ideale per combattere le complicanze della diverticolosi.
Anche la terapia probiotica con E.Coli non patogeno veniva ritenuto molto adeguata
allo scopo.
FLOW-CHART DEL TRATTAMENTO PER MALATTIA DIVERTICOLARE
Posta diagnosi. iniziare la cura con fibre 20-30 g/die;
aggiungere rifaximina cpr 2x2/die per 7 gg al mese
aggiungere eventualmente mesalazina 2 cpr/die x 7 gg al mese
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