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Le linfoadenopatie, cosa sono e che cosa fare?

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  3. Le linfoadenopatie

appunti del dott. Claudio Italiano

I linfonodi, che cosa sono?

Nel corpo umano vi sono più di cinquecento linfonodi, che possono reagire a svariati stimoli infiammatori locali o sistemici. I linfonodi possono essere direttamente interessati in un processo morboso locale o generalizzato e, in alcuni casi, rappresentano la sede primaria della patologia. L'elenco delle condizioni che rientrano nella diagnosi differenziale di linfoadenopatia è lungo: si va da patologie lievi e autolimitantesi, fino a patologie gravi o letali. Occorre sempre sospettare masse o linfomi, ma anche pensare a patologie più semplicemente, per es.  ad infezioni, carie dentarie, tonsilliti, vaginiti, unghie incarnite ecc.

Come valutare un paziente con linfoadenopatia?

La prima cosa da capire, visitando un paziente con linfoadenopatia, con i linfonodi ingrossati o linfoadenomegalia, è considerare:

- la sede, e se il linfonodo è correlato ad infiammazione e/o infezione; per esempio se ho un linfonodo al collo, penso ad una carie dentaria. Se però i linfonodi sono diffusi e sistemici e sono di consistenza aumentata (vedi appresso), allora il pensiero diagnostico vira verso forme neoplastiche.

- la dolenzia. Se ho un linfonodo dolente ai due lati dell'inguine, penso ad un'infezione vaginale, per es. da clamidia, una vaginite da candida. Un caso speciale è il linfonodo dell'inguine dolente, espressione di una infezione ad dito del piede.  Quindi valuto se il linfonodo è dolente o meno: se è dolente penso ad un fatto flogistico, se è indolente mi preoccupo di più perché penso ad una neoplasia, un tumore, per esempio un linfoma.

Link per approfondire il tema:

  • Le linfoadenopatie con febbre
  • Le masse_addominali
  • - la spostabilità. Infine valuto se aderisce o meno ai piani profondi, tenendo conto che non mi preoccupo se il linfonodo è duro, elastico e spostabile; mi allarmo, invece, se è duro ed è ancorato ai tessuti.

    - la consistenza, il linfonodo è ligneo, fibrotico, quindi penso ad un fatto neoplastico; è molle, pastoso, colliquato, penso per es. alla tubercolosi oppure alla mononucleosi infettiva.

    Le stazioni linfonodali possono essere distinte in superficiali e profonde, come i linfonodi del mediastino e quelli retroperitoneali. Ancora è da considerare la dimensione di organi ematopoietici quali la milza ed il fegato.

    Facili da esplorare sono i linfonodi del collo, i laterocervicali, sotto mandibolari, retroauricolari, sovra clavicolari, linfonodi ascellari ed inguinali.

    Cause importanti di linfoadenopatia

    Sono in genere rappresentate da infezioni:
    •a) infezioni (da virus, batteri,miceti)
    •b) neoplasie
    •c) disturbi metabolici
    •d) reazioni da ipersensibilità
    • e) connettiviti
    •f) patologie infiammatorie.

    La tumefazione linfonodale può essere:
    Per il tempo di insorgenza:
    a) acuta
    b) cronica

    Quale può essere la localizzazione: dei linfonodi?

    a) localizzata
    b) generalizzata.

    Per linfoadenopatia generalizzata si intende l'interessamento di tre o più stazioni; in genere si tratta di una linfoadenopatia cervicale, ascellare e inguinale, spesso associata a splenomegalia. Si dovrebbe appurare se i linfonodi sono dolenti o no, isolati o a pacchetti, mobili o adesi ai tessuti adiacenti. Inoltre occorre osservare dimensioni, localizzazione, consistenza, e presenza o assenza di reazioni cutanee associate, suppurazione o formazione di fistole.

    Per valutare adeguatamente questo problema clinico è necessario adottare un approccio consapevole e sistematico, che tenga in considerazione i reperti bioptici e i dati clinici.Importanti informazioni diagnostiche possono essere desunte dal quadro clinico in cui la linfoadenopatia compare. Di per sé la raccolta dell'anamnesi richiede una particolare attenzione a malattie recenti o croniche, farmaci assunti, traumi o viaggi. Nell'esaminare pazienti giovani occorre ricordare che i linfonodi palpabili sono più numerosi durante l'infanzia e l'adolescenza.

    Criteri diagnostici per inquadrare le linfadenopatie

    Iniziamo con l'anamnesi del paziente, esame obiettivo, richiediamo emocromocitometrico, protidogramma, transaminasi, per avere idea su linfocitosi, leucocitosi, alterazioni della regione gamma o beta del protidogramma, di citolisi e patologie epatiche. Procediamo con la richiesta di indagini di primo livello, la radiografia del torace che ci può dare idee sul mediastino, quindi richiediamo la ecografia del linfonodo, quando questo è superficiale, per avere già una prima idea.

    Rapporto tra adenopatie e quadro clinico

    Verificare accuratamente la storia clinica di
    • patologie recenti o croniche
    • assunzione di farmaci
    • traumi
    • tumefazione linfonodale acuta o cronica

    Definizione dell'interessamento

    a) Regionale (singola stazione linfonodale)
    b) Generalizzato (tre o più stazioni linfonodali, in genere comprendenti un'adenopatia cervicale, ascellare e inguinale, spesso accompagnata da una splenomegalia)

    Caratteristiche dell'Interessamento linfonodale

    • linfonodi dolenti o non dolenti
    • linfonodi isolati o a pacchetti
    • linfonodi mobili o adesi
    Si prenda nota di:
    • dimensioni
    • localizzazione
    • consistenza
    • reazione cutanea, suppurazione o formazione di fistole associate

    Adenopatla regionale o generalizzata

    Cause abituali di adenopatie regionali

    • Infezioni locali
    • Neoplasìe maligne

    Dati utili per la diagnosi

    • Localizzazione dei linfonodi
    • Consistenza dei linfonodi
    • Presenza di una sindrome linfonodale, quale:
    • Lesione da inoculazione (ulcera) con linfoadenopatia satellite e sintomatologia sistemica
    • Lesione genitale con linfoadenopatia satellite
    • Faringite con linfoadenopatia satellite

    Possibili cause di adenopatia generalizzata

    • Infezioni: virali, batterictie, micoticne, protozoarie
    Infiammazioni: connettiviti, infiammazione cutanea
    • Sarcoidosi
    • Ipersensibilità
    • Malattie metaboltiche
    • Neoplasie maligne: ematologiche o metastatiche


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