appunti del dott. Claudio Italiano
Nel corpo umano vi sono più di cinquecento linfonodi, che possono reagire a svariati stimoli infiammatori locali o sistemici. I linfonodi possono essere direttamente interessati in un processo morboso locale o generalizzato e, in alcuni casi, rappresentano la sede primaria della patologia. L'elenco delle condizioni che rientrano nella diagnosi differenziale di linfoadenopatia è lungo: si va da patologie lievi e autolimitantesi, fino a patologie gravi o letali. Occorre sempre sospettare masse o linfomi, ma anche pensare a patologie più semplicemente, per es. ad infezioni, carie dentarie, tonsilliti, vaginiti, unghie incarnite ecc.
La prima cosa da capire, visitando un paziente con linfoadenopatia, con i linfonodi ingrossati o linfoadenomegalia, è considerare:
- la sede, e se il linfonodo è correlato ad infiammazione e/o infezione; per esempio se ho un linfonodo al collo, penso ad una carie dentaria. Se però i linfonodi sono diffusi e sistemici e sono di consistenza aumentata (vedi appresso), allora il pensiero diagnostico vira verso forme neoplastiche.
- la dolenzia. Se ho un linfonodo dolente ai due lati dell'inguine, penso ad un'infezione vaginale, per es. da clamidia, una vaginite da candida. Un caso speciale è il linfonodo dell'inguine dolente, espressione di una infezione ad dito del piede. Quindi valuto se il linfonodo è dolente o meno: se è dolente penso ad un fatto flogistico, se è indolente mi preoccupo di più perché penso ad una neoplasia, un tumore, per esempio un linfoma.
- la spostabilità. Infine valuto se aderisce o meno ai piani profondi, tenendo conto che non mi preoccupo se il linfonodo è duro, elastico e spostabile; mi allarmo, invece, se è duro ed è ancorato ai tessuti.- la consistenza, il linfonodo è ligneo, fibrotico, quindi penso ad un fatto neoplastico; è molle, pastoso, colliquato, penso per es. alla tubercolosi oppure alla mononucleosi infettiva.
Le stazioni linfonodali possono essere distinte in superficiali e profonde, come i linfonodi del mediastino e quelli retroperitoneali. Ancora è da considerare la dimensione di organi ematopoietici quali la milza ed il fegato.
Facili da esplorare sono i linfonodi del collo, i laterocervicali, sotto mandibolari, retroauricolari, sovra clavicolari, linfonodi ascellari ed inguinali.
Sono in genere rappresentate da infezioni:
a) infezioni (da virus, batteri,miceti)
b) neoplasie
c) disturbi metabolici
d) reazioni da ipersensibilità
e) connettiviti
f) patologie infiammatorie.
La tumefazione linfonodale può essere:
Per il tempo di insorgenza:
a) acuta
b) cronica
a) localizzata
b) generalizzata.
Per linfoadenopatia generalizzata si intende l'interessamento di tre o più stazioni; in genere si tratta di una linfoadenopatia cervicale, ascellare e inguinale, spesso associata a splenomegalia. Si dovrebbe appurare se i linfonodi sono dolenti o no, isolati o a pacchetti, mobili o adesi ai tessuti adiacenti. Inoltre occorre osservare dimensioni, localizzazione, consistenza, e presenza o assenza di reazioni cutanee associate, suppurazione o formazione di fistole.
Per valutare adeguatamente questo problema clinico è necessario adottare un approccio
consapevole e sistematico, che tenga in considerazione i reperti bioptici e i dati clinici.Importanti informazioni diagnostiche possono essere desunte dal quadro clinico
in cui la linfoadenopatia compare. Di per sé la raccolta dell'anamnesi richiede
una particolare attenzione a malattie recenti o croniche, farmaci assunti, traumi
o viaggi. Nell'esaminare pazienti giovani occorre ricordare che i linfonodi palpabili
sono più numerosi durante l'infanzia e l'adolescenza.
Iniziamo con l'anamnesi del paziente, esame obiettivo, richiediamo emocromocitometrico, protidogramma, transaminasi, per avere idea su linfocitosi, leucocitosi, alterazioni della regione gamma o beta del protidogramma, di citolisi e patologie epatiche. Procediamo con la richiesta di indagini di primo livello, la radiografia del torace che ci può dare idee sul mediastino, quindi richiediamo la ecografia del linfonodo, quando questo è superficiale, per avere già una prima idea.
Verificare accuratamente la storia clinica di
patologie recenti o croniche
assunzione di farmaci
traumi
tumefazione linfonodale acuta o cronica
linfonodi dolenti o non dolenti
linfonodi isolati o a pacchetti
linfonodi mobili o adesi
Si prenda nota di:
dimensioni
localizzazione
consistenza
reazione cutanea, suppurazione o formazione di fistole associate
Infezioni locali
Neoplasìe maligne
Localizzazione dei linfonodi
Consistenza dei linfonodi
Presenza di una sindrome linfonodale, quale:
Lesione da inoculazione (ulcera) con linfoadenopatia satellite e sintomatologia
sistemica
Lesione genitale con linfoadenopatia satellite
Faringite con linfoadenopatia satellite
Infezioni: virali, batterictie, micoticne, protozoarie
Infiammazioni: connettiviti, infiammazione cutanea
Sarcoidosi
Ipersensibilità
Malattie metaboltiche
Neoplasie maligne: ematologiche o metastatiche
oppure cfr indice della visita