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Leucocitosi, cause

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    monocitogranulocitarie

appunti del dott. Claudio Italiano

Un bravo clinico, quando legge un emocromo, la prima cosa che osserva sono i globuli bianchi: controlla il numero dei granulociti e la loro percentuale; se essi sono elevati pensa ad un'infezione batterica e prescrive un antibiotico.

Se piuttosto sono i linfociti elevati, pensa ad una condizione linfoproliferativa.

Normalmente i granulociti ed i monociti vengono prodotti solo nel midollo osseo, mentre linfociti e plasmacellule sono prodotti in vari organi linfatici, come le linfoghiandole, la milza, il timo, le tonsille e molti residui linfoidi presenti nell'intestino ed altrove.

Una parte dei leucociti, specialmente i granulociti, prodotti nel midollo osseo vi restano in deposito fino a quando non siano richiesti nel circolo. Quando si renda necessaria la loro presenza, esistono molti fattori,  che ne provocano l'immissione nel torrente circolatorio. Anche i megacariociti si formano nel midollo osseo ed appartengono alla serie mieloide. Questi megacariociti si frammentano nel midollo stesso, dando luogo alle piastrine, o trombociti, che poi passano in circolo.

Diversi fattori influenzano la conta leucocitaria nel sangue

L'entità dei pool cellulari, mieloide (granulociti e monociti), linfoide (linfociti), di precursori e deposito presenti nel midollo osseo, in circolo e nei tessuti periferici. La velocità con cui le cellule vengono rilasciate dai siti di deposito. Il pool marginato ossia la percentuale di cellule che aderiscono alle pareti dei vasi sanguigni in qualsiasi momento. La velocità con cui le cellule passano dal sangue ai tessuti. Distinguiamo, perciò, diverse condizioni di leucocitosi, cioè di aumento dei globuli bianchi nel sangue oltre i valori normali compresi tra  5,0 a 10,0 x 109/L, in genere > 10-12.000 Globuli bianchi per mm3.

A seconda delle famiglie di globuli bianchi interessati, possiamo avere le seguenti condizioni:

Cause di leucocitosi

Leucocitosi dei neutrofili (neutrofilia) :
Infezioni batteriche acute, specialmente le infezioni piogeniche
Infiammazioni sterili
Necrosi
infarto del miocardio
Ustione

Leucocitosi degli eosinofili (eosinofilia)

Allergia
asma
Febbre da fieno
Allergie ai farmaci
Malattie della cute
Pemfigo
Dermatite erpetiforme
Infezioni parassitarie
Alcuni tumori maligni
Linfoma di Hodgkin
Alcune forme di linfoma non Hodgkin
Malattie sistemiche autoimmuni (es.:lupus eritematoso sistemico)
Alcuni tipi di vasculiti

Leucocitosi dei basofili (basofilia)

Malattie mieloproliferative (es.: Leucemia cronica mieloide)
Monocitosi Infezioni croniche

Tuberculosi
Endocarditi batteriche
Infezioni da Rickettsie
Malaria
Malattie sistemiche autoimmuni (es.:lupus eritematoso sistemico)
Malattie infiammatorie intestinali idiopatiche (es.: colite ulcerosa o morbo di Crohn

Linfocitosi Infezioni croniche

Tuberculosi
Brucellosi
Infezioni virali
Epatite
Cytomegalovirus
Mononucleosi
Pertosse

In generale, per la produzione dei leucociti occorrono le stesse vitamine ed aminoacidi che sono richiesti per la formazione di tutte le altre cellule dell'organismo. In particolare, la carenza di acido folico blocca la produzione dei leucociti, cosi come non consente la maturazione dei globuli rossi. Il principale motivo per cui i leucociti si trovano nel sangue è solo per essere trasportati dal midollo osseo, o dai tessuti linfatici, a quei distretti corporei nei quali può essere richiesta la loro presenza. Perciò ci si deve aspettare che il loro ciclo vitale nel torrente circolatorio sia piuttosto breve.  Il tempo di sopravvivenza dei granulociti nel sangue è in media di circa 12 ore; talvolta però, negli stati infettivi gravi, può esser tanto breve da non superare le due o tre ore. Il ciclo vitale dei monociti è difficile da determinare, dacché essi migrano avanti e indietro tra sangue e tessuti. è probabile che essi vivano per settimane, o persino per mesi, specialmente nei tessuti, a meno che non vengano distrutti nella lotta contro le infezioni ed i processi flogistici. I linfociti si riversano continuamente nel torrente circolatorio insieme con il liquido che drena dai linfonodi. Il numero totale che giunge al sangue per la via del dotto toracico, nel corso delle 24 ore, è di solito di molte volte superiore al numero complessivo di linfociti presenti in qualsiasi momento in tutto l'ambito circolatorio. Conseguentemente, la permanenza dei linfociti nel sangue deve limitarsi a poche ore. Comunque, gli studi condotti mediante linfociti marcati con isotopi radioattivi hanno dimostrato che la maggior parte di questi passa per diapedesi nei tessuti, poi rientra nella linfa e torna al sangue più e più volte; sicché vi è una continua circolazione di linfociti nei tessuti. Molti di questi vivono per 100-300 giorni e, in qualche caso, anche per anni, ma ciò dipende anche dalle esigenze dei tessuti. Nel sangue le piastrine si rinnovano completamente ogni dieci giorni circa; in altri termini, ogni giorno si formano 30.000 nuove piastrine per ogni millimetro cubo di sangue.

> segue Leucocitosi, diapedesi, chemiotassi

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