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Mastopatia fibrocistica

E' una malattia dell'età feconda, frequente negli anni che precedono la menopausa, ma non rara anche nelle giovani. In ogni caso le donne affette da questa malattia a carattere displastico debbono essere considerate "a rischio" per il cancro mammario e debbono essere particolar-mente sorvegliate.

La malattia è favorita da una predisposizione costituzionale genetica, associata ad una stimolazione eccessiva di tipo ormonale (estrogena).

Talora in questi soggetti non si mette in evidenza un iperestrinismo, ma può darsi che il tessuto mammario di queste donne abbia la tendenza ad un'abnorme metabolizzazione steroidea, con conversione locale ad estrogeni attivi di ogni tipo di steroide.  Per certi ricercatori la mastopatia fibrocistica è invece espressione di una patologia del connettivo mammario su base flogistica cronica.

Il quadro istologico della mastopatia cistica è molto complesso e variabile. Si re-periscono alterazioni del tessuto epiteliale o connettivale con presenza o meno di cisti, quadri di iperplasia e di atrofia.

Dal punto di vista clinico si evidenziano due aspetti:

a) nodosità multiple e diffuse e presenza di dolore sia spontaneo sia provocato, irradiato all'ascella e all'arto superiore, spesso più accentuato in fase premestruale. Le nodosità sono spesso bilaterali;

b) pazienti con solo una o poche formazioni cistiche o solide.

I primi aspetti sono più caratteristici delle giovani.

Le cisti isolate sono più frequenti verso i 40-50 anni, hanno volume variabile, sono mobili e dolenti. Per avere un'idea esatta della natura e dell'estensione della malattia è consigliabile visitare queste pazienti in epoca premestruale (fase della massima evidenza delle neoformazioni) e successivamente dopo finita la mestruazione (in questa fase le cisti si riducono). Quando i vari esami (mammografia, termografia, esame citologico) avranno e escluso trattarsi di neoplasia maligna e confermato la diagnosi di mastopatia fibrocistica.

Talora è utile associare piccole dosi di diuretici allo scopo di decongestionare la mammella.

In caso di cisti isolate, se il diametro supera i due cm, si può procedere alla puntura aspirativa del liquido.

Svuotando la cisti talora si constata che essa non si riforma e la puntura permette perciò di evitare il piccolo intervento ablativo. Se la cisti si riforma o ha un diametro maggiore è consigliabile asportarla chirurgicamente.

Adenoma sclerosante

E' una lesione poco frequente e più spesso viene reperita in donne nella postmenopausa.

La lesione è costituita da un nodulo duro talora molto esteso con margini indefiniti, non dolente. Istologicamente si osserva proliferazione epiteliale senza atipie e una fibrosi sclerosante del connettivo. Se, però, prevale la componente epiteliale, allora si pone il dubbio che la lesione possa sconfinare nel carcinoma.

Pertanto se vi è dubbio in questo senso, il chirurgo interviene con la mastectomia. 

Rx mammografia di mastopatia:
p=placca fibrosa,
n= nodulo,
f= strie fibrose

Lesione mammaria di grado avanzato, adenocarcinoma
in donna anziana con sovvertimento strutturale
della mammella e retrazione della superficie
cutanea che appare invasa dal tumore

Fibroadenoma

E' il tumore benigno più frequente della mammella. Appare spesso dopo la pubertà e presenta la massima incidenza verso i 30 anni.

Questo tumore di solito non dà alcuna sintomatologia e viene scoperto casualmente dalla stessa paziente o durante una visita di controllo.

Nel 15 % dei casi il fibroadenoma è multiplo. La neoplasia si presenta con un aspetto nodulare, a superficie liscia o lobulata, di consistenza dura, molto mobile, il diametro è solitamente di 3-4 cm.

Il reperto mammografia) conferma la diagnosi clinica di lesione benigna. La terapia è chirurgica e consiste nella enucleazione del nodulo. epiteliale senza atipie e una fibrosi sclerosante del connettivo. Se la parte epiteliale è molto abbondante l'aspetto pone talora in discussione il carcinoma.

In questi casi può essere indicata dal punto di vista terapeutico una mastectomia semplice.


cfr i tumori