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Il feto che cresce male

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Che significa che un feto cresce poco nel grembo materno?

Significa che il feto cresce poco per svariate cause e non raggiunge il peso ideale di 3,5 - 3.8 Kg.

Quali sono le cause di restrizione di crescita fetale o Intra Uterine Growth Restriction (IUGR)?

Esse si dividono in

• Cause fetali

 Per esempio per ragioni   genetiche; tra le alterazioni genetiche c'è la sindrome di Down ed altre sindromi, alcune aneuploidie, che possono provocare una riduzione della crescita fetale.

 I geni materni di solito sono quelli che determinano la crescita in utero.

Le curve di crescita customizzate, che ci danno appunto la crescita di un determinato bambino (personalizzata) si basano sulle misure e sull'etnia della madre (se una donna è alta 1,75m ed è di etnia europea, allora dovrebbe avere un range di normalità che è diverso da quello della donna che è alta 1,55 m e che è di un'altra etnia o anche italiana stessa); noi possiamo quindi misurare e l'ecografo ci dice direttamente se il bambino sta crescendo secondo quel potenziale di crescita. Quando sono andati a confrontare i pesi dei feti con gli outcome, cioè andare a cercare qual era il peso migliore per cui il bambino aveva problemi minori alla nascita, sono arrivati intorno ad un peso che era 3,7-3,8kg; quindi più piccoli sono i bambini più complicato è il loro adattamento post natale. Le anomalie del cariotipo rappresentano il 5% di IUGR. " anomalie congenite " gravidanze multiple: eppure la gravidanza multipla dovremmo considerarla come una riduzione della crescita fetale, ma là c'è un problema legato alla gemellali.

•Cause Materne

 Sono anche cause di predisposizione genetica: la sorella di una donna che ha avuto una IUGR ha rischio aumentato dell'80% ed il fratello del 30%, è quindi importantissima l'anamnesi, cioè capire quale sia la storia ostetrica di una donna e capire quale sia anche quella della madre.

I fattori materni sono determinati dall'utero o dalla placenta:  possiamo avere un utero alterato, oppure  un alterato impianto placentare, o  una placenta previa, o un distacco di placenta; oppure ci possono essere delle lesioni fibromatose che impediscono una corretta placentazione.

Anche le infezioni in gravidanza possono rallentare la crescita fetale. La rosolia, la toxoplasmosi, il citomegalovirus  possono attaccare il prodotto del concepimento anche senza ucciderlo, ma se ciò avviene in periodo precoce della gravidanza possono distruggere il  patrimonio di cellule totipotenti riducendolo  rispetto ai soggetti normali; le cellule quindi saranno meno e il bambino crescerà di meno.

 Può capitare che il feto se la becca a 6 mesi e a 7 mesi vediamo che il feto ha rallentato la sua crescita perché è stato in uno stato di malessere; non è morto e poi magari poi dopo il 7 mese riprende la crescita piano piano sperando che non ci siano state delle conseguenze. Le infezioni causano dal 5 al 10% dei difetti di crescita fetale. è il classico esempio di fero SGA (Small for Gestational Age) che resta come fosse un feto costituzionalmente  piccolo, resta simmetrico perché la distruzione cellulare prende tutti gli organi e gli apparati però è più piccolo e noi lo vediamo che è più piccolo perché va sotto i parametri di normalità.

•Cause nutrizionali

Problemi nutrizionali: è necessaria una grave malnutrizione materna nel III trimestre perché si verifichi una riduzione del peso fetale del 10%;

Cause patologiche nella madre

 Sono patologie rappresentate dal diabete, ipertensione preeclampsia, nefropatie;

 Cause drogastiche

Droghe: gli abusi di tabacco, alcool ed oppiacei interferiscono con la crescita fetale:

1. Fumo: in particolare la carbossiemoglobina che si forma con il fumo di sigaretta riduce l'ossigenazione del sangue fetale e ciò significa non dargli possibilità di trasferire sostanze nutritive ed ossigeno; la nicotina provoca riduzione del flusso placentare (e quindi ipoperfusione della placenta) mentre l'ossido di carbonio e la nicotina riducono la sintesi degli estrogeni.

Inoltre i derivati della carta della sigaretta sono potenzialmente cancerogeni ma sono anche tossici per la placenta, provocando una insufficienza placentare da intossicazione. Oggi negli ultimi  20-30 anni si è visto  che  gli strati alti della popolazione  fumano meno, mentre i meno abbienti, in genere gli strati della popolazione più povera, fumano ed hanno bambini che poi sviluppano l'asma, avranno le polmoniti croniche, ma soprattutto  non crescono in utero.

2. Alcool: l'alcool determina un'alterazione dei fibroblasti; parliamo di quegli etilisti cronici per i quali è possibile che si determinino delle alterazioni della crescita.

3. Oppiacei: eroina, metadone, metanfetamine, cocaina;

4. Altitudine: anche l'altitudine può infierire perché c'è una rarefazione dell'ossigeno e di conseguenza i bambini sono più piccoli (ovviamente parliamo di donne che vivono negli altipiani, con 4mila metri di altezza);

5. Farmaci: warfarina, anticonvulsivanti, antineoplastici, antagonisti dell'acido folio che possono interferire nella crescita fetale.

• Cause placentari

Le anomalie primitive della placentazione sono la causa più frequente di IUGR.  L'evoluzione della mancata crescita è simile: un difetto di placentazione, una insufficiente trasformazione dei vasi spiraliformi, una ipoperfusione placentare ed un feto che non cresce.

La differenza con la preeclampsia è che non diventa malattia sistemica, non colpisce la madre ma è come se restasse racchiusa all'interno del prodotto del concepimento e non diventasse una malattia materna (quindi non c'è ipertensione ecc)

 Fattori annessiali.

  Arteria ombelicale unica; inserzione velamentosa del funicolo;   Placenta bilobata,  Corioangioma: è una sorta di neoplasia del corion ma sono cose eccezionali.  Placenta previa

 La placenta è un organo che lavora molto ed invecchia rapidamente; è possibile che un bambino cresca anche con mezza placenta staccata. L'infiltrazione delle arterie spirali avviene progressivamente. Il processo di placentazione dura tutta la gravidanza quindi i danni che si possono vedere nelle placente in epoca gestazionale avanzata hanno perfino una finalità: se vedete una placenta di una gravidanza a termine (40 settimane), girandola dal lato fetale si possono vedere degli infarti placentari; la finalità è ben precisa: il processo di aterosi dei vasi placentari a cosa è utile? A fatto che al momento del parto i vasi sono già in parte occlusi, per cui si chiudono prima! Quindi anche il processo di senescenza aiuta la donna a non dissanguarsi al momento del parto. Se però il processo di infarti placentari multipli avviene in epoche molto più precoci (al 6 o 7 mese) allora è lì che l'alterata placentazione provocherà una perfusione ridotta, una riduzione degli scambi materno fetali ed il feto non crescerà.