La prima causa di fastidio, con sensazione di peso e secrezione pruriginosa della regione
anale o di dolore anale, è rappresentata dalle
emorroidi; a seguire altre affezioni della regione anale
sono rappresentate dalle fistole ano-rettali e la
ragade anale, il cancro del canale
anale, il prolasso rettale, le
proctiti. Tralasciamo qui le problematiche
connesse con le patologie a trasmissione
sessuale
Cominciamo a capire cosa sono e come vanno ispezionate le emorroidi.
Le emorroidi sono delle dilatazioni o "varici" delle vene
del canale anale. Anatomicamente, esistono due reticoli venosi largamente anastomizzati
tra loro:
un reticolo superiore, sottomucoso, che drena verso la vena porta ed è all'origine
delle emorroidi interne.
un reticolo inferiore, sottocutaneo, che drena verso la cava inferiore ed è all'origine
delle emorroidi esterne.
La disposizione superficiale delle reti emorroidarie spiega la loro fragilità, la
loro sistemazione a cavallo sui sistemi porta e cava, permette di comprendere alcune
loro cause; l'una e l'altra particolarità spiegano la notevole frequenza di questa
malattia.
Le cause delle emorroidi sono dunque numerose:
Ogni ostacolo alla circolazione portale (ipertensione portale)
favorisce la stasi venosa nel sistema emorroidario ed il reflusso nel sistema della
cava; nelle cirrosi lo sviluppo anormale di queste anastomosi porta-cava è
all'origine delle emorragie, con lo stesso meccanismo
del sanguinamento delle varici esofagee, all'altra estremità del tubo digerente.
Ogni ostacolo del sistema della cava (collettore della rete emorroidaria inferiore)
in particolare in corrispondenza del piccolo bacino, favorisce la stasi e la insorgenza
delle emorroidi.
E' il caso:
della gravidanza
di una compressione da tumore pelvico
del cancro del retto che bisogna sempre ricercare poiché le emorroidi possono
esserne la manifestazione.
A prescindere da queste cause che bisogna sempre ricercare sono predisposti
a questa malattia gli obesi, i grandi mangiatori, soprattutto dopo eccessi alimentari,
o dopo viaggi, ecc.
Infine, le emorroidi sono anche favorite dalla stipsi, dalla vita sedentaria, dalla
prolungata posizione seduta, dall'equitazione, ecc..
Clinicamente le emorroidi (dal
greco aima: sangue, reo: scorro) insorgono con:
dolori anali più o meno intensi a seconda dello stato delle lesioni, spesso a
tipo di bruciore talvolta molto doloroso,
emorragie; soprattutto di sangue rosso che compaiono dopo l'evacuazione e che
verniciano le feci di rosso.
L'esame clinico consiste nella:
ispezione ad occhio nudo dell'ano, con il paziente in posizione genu-pettorale:
piccoli noduli rotondi, mollicci, bluastri nel versante mucoso, biancastri nel versante
cutaneo, non dolenti;
con il rettoscopio, per assicurarsi della integrità del retto e dell'assenza
di lesioni soprastanti.
Un prolasso emorroidario può portare le emorroidi interne fuori dall'ano; con la
pressione esercitata dal dito esse rientrano facilmente nel canale anale.
La trombosi emorroidaria (coagulazione del sangue in un nodulo infiammato) provoca
dolori più violenti e la turgescenza del pacchetto emorroidario.
La trombosi esterna, visibile ad occhio nudo, sottoforma di una tumefazione infiammatoria,
molto dolente, in cui si distingue sotto la mucosa o la cute
la sporgenza bluastra
del coagulo.
Le trombosi interne non sono invece visibili se non con l'anuloscopio, salvo quando
protrudono attraverso il canale anale: allora si è di fronte allo psudostrozzamento
emorroidario che non bisogna confondere con semplice trombosi esterna.