La causa più frequente di ipoparatiroidismo è il paratiroidismo post-chirurgico, nello 0.5 al 10% dopo asportazione della tiroide. La mancata formazione delle paratiroidi (agenesia) può essere isolata o associata ad alterazioni di altre ghiandole come il timo (Sindrome di Di George). La produzione di anticorpi anti-paratiroidi determina, invece, il quadro di ipoparatiroidismo autoimmune che può essere isolato o associato ad altre malattie autoimmuni come il morbo di Addison, la gastrite atrofia e il diabete tipo 1 (Sindrome Polighiandolare Autoimmune).
Esame obiettivo. Spesso l'esame obiettivo generale è negativo, sebbene all'esame obiettivo neurologico si rilevi un aumento della eccitabilità neuromuscolare. I riflessi muscolari quasi sempre sono aumentati della stessa entità bilateralmente. Anche i pazienti asintomatici possono presentare i segni di Chvostek e di Trousseau. Per evocare il segno di Chvostek occorre colpire con forza il nervo facciale con un dito posto al di sopra della zona preauricolare della guancia. Il segno è considerato positivo se si verifica la contrazione della muscolatura perforale. Peraltro questo segno può essere positivo anche nei casi di instabilità neurovegetativa. Il segno di Trousseau è considerato positivo, quando si verifica la contrazione di tutta la mano con la tipica adduzione del pollice sul palmo (mano da ostetrico), dopo avere insufflato lo sfigmo-manometro attorno al braccio del paziente.
Caratteristicamente nell'ipo-paratiroidismo si apprezzano bassi livelli di calcio
ed elevati livelli di fosforo, conseguenti ad una carenza di PTH. Le alterazioni
patologiche della concentrazione sierica del calcio e del fosforo corrispondono
a quelle che si verificano nell'iperparatiroidismo secondario, ad eccezione dei
livelli di PTH, che ha un comportamento opposto. Normalmente, nei casi non trattati,
il livello della calcemia sierica non raggiunge la soglia dell'eliminazione renale,
per cui la concentrazione del calcio urinario è inferiore alla norma. In caso di
iperfosfatemia, per i bassi livelli di PTH, aumenta il riassorbimento di fosforo
a livello tubulare. Mentre nell'ipoparatiroidismo idiopatico di solito si verifica
una ipocalcemia molto intensa con livelli sierici inferiori a 1,8 mmol/l (7 mg/100
ml), nel quadro di origine chirurgica le concentrazioni di calcio oscillano tra
valori piuttosto ampi. Nei casi lievi, in cui si verifica solo una ipofunzione latente,
i livelli di calcio e fosforo di solito sono normali. In questi casi lievi si verificano
deficit di cacio solo per sforzi fisiologici o patologici, per esempio durante la
gravidanza o in casi di diarrea grave, tuttavia, nei casi ad eziologia chirurgica,
può presentare un'ipocalcemia moderata o severa con decorso grave ed una grave carenza
di PTH.
Radiografia. Durante la carenza acuta di PTH il riassorbimento osseo è inibito.
Tuttavia, se la carenza è cronica, il tasso di formazione ossea compensa la riduzione
del riassorbimento osseo. Di conseguenza, sebbene nell'ipoparatiroidismo cronico
il tasso ili trasformazione ossea sia ridotto, la massa ossea è normale o addirittura
un poco aumentata. Per quesiti motivo radiograficamente non si osservano quasi mai
alterazioni. Alla TAC encefalo si possono apprezzare calcificazioni.
Il trattamento dell'ipoparatiroidismo consiste nella somministrazione orale di calcio e di vitamina D sebbene nelle forme lievi sia sufficiente l'apporto di calcio.
Le dosi dei prodotti calcici non devono essere eccessivamente elevate (al di sotto
di 2 g/die per evitare la comparsa di diarrea con un peggioramento grave del riassorbimento.
Non si deve raccomandare al paziente di assumere latte o suoi derivati come fonte
di calcio, perché essi sono fonte simultanei di una grande quantità di fosforo.Vitamina
D.
Nei casi più severi, l'assorbimento inte stinaie di calcio è estremamente limitato,
cosicché occorre somministrare anche la vitamina D per aumrn tare la sua capacità
di riassorbimento. Quando è alterata l'attivazione della vitamina D, occorre sommmistrarla
ad alte dosi e cioè tra le 50.000 e le 100.000 Ul die. Al contrario, l'l,25-diidrocolecalciferolo
può essere somministrati a dosi sensibilmente più basse. A causa della diminuzione
della soglia renale, che si verifica nell'ipoparatiroidismo per evitare l'ipercalciuria
e la possibile nefrolitiasi, occorre mantenere i livelli sierici di calcio a livelli
bassi (circa 2,0-2,3mmol/l = 8-9 mg/100 ml).
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