Segni di ipocalcemia

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cfr anche: L’ipocalcemia

Dalle discinesie vanno distinte le manifestazioni motorie causata da un’aumentata eccitabilità neuromuscolare che insorgono nell'ipocalcemia e nell'ipoparatiroidismo. L'ipoparatiroidismo causa ipocalcemia, la cui principale manifestazione è la tetania. Per tetania si intende una sindrome caratterizzata da ipereccitabilità neuromuscolare agli stimoli esterni, che si traduce in spasmi dolorosi muscolari a carattere tonico o clonico. Esiste anche un tetania ipocalcemica a genesi extraparatiroidea (sindromi da malassorbi-mento, pancreatite acuta, acidosi tubulare renale ecc.) ed una tetania normocalcemica (da alcalosi respirato­ria o metabolica).

Manifestazioni cliniche dell'ipocalcemia

Avremo la:
tetania latente
tetania manifesta

Tetania latente (o spasmofilia)

Trattasi di una ipereccitabilità neuro-muscolare che si evidenzia con il:
segno di Trousseau: l'interruzione temporanea della circolazione sanguigna dell'avambraccio (mediante applicazione di un manicotto per la misurazio­ne della pressione arteriosa, gonfiato al di sopra dei valori della pressione sistolica per almeno tre minuti) provoca un crampo tetanico della mano che assume un atteggiamento particolare: "mano da ostetrico" (v. appresso). La sua comparsa può essere favorita dall'iperventilazione (30 atti respiratori profondi in un minuto);
—  segno di Chwostek: percussione col dito sul nervo facciale a metà di una linea che unisce il lobulo dell'orecchio e la commessura labiale; quando il segno è presente, si ottiene una contrazione dell'orbicolare delle labbra;
—  segno di Weiss: la percussione dell'angolo esterno dell'orbita provoca contrazione dell'orbicolare delle palpebre;
—  modificazioni delle reazioni elettriche, ipereccitabilità di stimolazione, abbassamento della reo base, presenza di onde ripetitive all'elettromiogramma.

Tetania manifesta

Sono accessi che compaiono negli spasmofilici sotto forma di contratture (contrazioni toniche) e/o di convulsioni (contrazioni cloniche). Un'aura tetanica (prodromi sotto forma di malessere generale, formicolii delle estremità, ansia o torpore psichico) in genere precede gli accessi. Le contratture spesso interessano le estremità degli arti e soprattutto i superiori, sono simmetriche, dolorose; durano da qualche minuto a qualche ora: nell'arto superiore realizzano la mano da ostetrico: le dita sono estese e serrate, le articolazioni metacarpofalangee sono semiflesse, il palmo della mano è incavato a doccia, il pollice è addotto ed applicato contro la faccia palmare delle altre dita, il polso è in flessione e adduzione, l'avambraccio è flesso sul braccio ed il braccio è addossato al torace. Nell'arto inferiore i piedi sono in atteggiamento varo-equino.Segno di Trosseau

Le contratture spesso interessano le estremità dei quattro arti: spasmo carpopodalico. Le contratture possono interessare altri territori muscolari, realizzandosi:
—  trisma: spasmo doloroso dei muscoli masticatori;
—  opistotono: spasmo dei muscoli della nuca e del dorso, con incurvamento all'indietro del corpo;
—  "risus sardonicus": sogghigno o smorfia pro­dotta dallo spasmo dei muscoli del viso.
Più rare sono le contratture viscerali:
—  faringospasmo, laringospasmo (è il più noto e grave: esordio brusco, con inspirazione cupa e rumo­rosa, apnea di alcuni secondi, cianosi, sudore freddo e poi ripresa graduale dei movimenti respiratori);
—  singhiozzo, per contrattura del diaframma;
—  tetania gastrica: ipertonia della muscolatura gastrica, spasmo pilorico, vomito, disfagia per contrattura dell'esofago;
—  coliche epatiche, renali;
—  stipsi spastica.
Le convulsioni possono essere associate alle con­tratture (precedendole, succedendole o alternandosi con esse) e sono localizzate agli arti sede di contrattu­ra, ma possono generalizzarsi; in tal caso si può avere cianosi, elevazione termica. Le convulsioni possono presentarsi, invece, isolatamente (forma eclamptica della tetania): iniziano con contrazioni cloniche dei bulbi oculari e possono generalizzarsi.

Alle crisi tetaniche suole far seguito una ipersensi­bilità tattile, dolorifica ed agli stimoli acustici e lumi­nosi. Per la contrattura la diagnosi differenziale va po­sta con il tetano (non spasmo delle estremità, non Trousseau, né Chwostek; presenza di febbre e di sudo­razione profusa); con la meningite (cefalea, vomito, Kernig, Brudzinski, Binde), con l'intossicazione da stricnica (visione in verde, presenza di Chwoestek, ma non del Trousseau). Le convulsioni della tetania vanno distinte dall’epilessia (perdita della coscienza con caduta, subito seguita dalle contrazioni toniche e poi cloniche); dall'eclampsia gravidica (ipertensione arteriosa,cefalea persistente, disturbi visivi, edemi, proteinuria) e nel bambino dalle convulsioni iperpiretiche; anche il segno di Chwostek riesce assai utile per la differenziazione. Per quanto riguarda la loro genesi, le sindromi telamene si possono distinguere in: Tetania ipocalcemica: 1)  da ipoparatiroidismo: primitivo o seconda­rio a paratiroidectomia;
2) non ipoparatiroidea:
—  insufficiente apporto di calcio;
—  aumentato fabbisogno di calcio (gravidanza, allattamento);
—  perdita di calcio con le urine (acidosi tubula-re, ipercalciuria idiopatica);
—  perdita di calcio intestinale (dissenteria, fi­stole biliari e gastro-coliche);
 avitaminosi D: rachitismo, osteomalacia;
—  iatrogena: accesso di alcalinizzanti. Tetania normocaìcemica:
—  alcalosi (vomito insistente, iperventilazione);
ipopotassiemia;
 iperpotassiemia: insufficienza renale;
—  ipermagnesìemia: insufficienza renale;
—  ipomagnesiemia.
 

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