appunti dott. Claudio Italiano
L'Italia, si sà, è il paese delle acque. Torino produce acqua perfino per gli astronauti. Alcune acque sono più usate, altre meno. Per esempio le acque sulfuree trovano impiego nella stitichezza; le acque bicarbonate nella dispepsia gastrica. Anche i fanghi trovano impiego, per esempio nelle artriti croniche. Se un paziente è cardiopatico, allora può essere indicato bere poca acqua oligominerale per evitare sovraccarico idrico ed aggravare il quadro dello scompenso.
Viceversa se soffro di osteoporosi posso preferire acque calciche come, per es. l'acqua di Sangemini.
Chi è stitico berrà l'acqua a base di solfato di magnesio di Tettuccio di Montecatini o quella più leggera di Uliveto. Chi ha una insufficienza epatica con ascite, berrà un acqua oligominerale come per es. la Mangiatorella o la Levissima o l'acqua di Chianciano, fegato sano! Se poi soffro di gotta o insufficienza renale o di litiasi berrò l'acqua di Fiuggi.
L'idrologia medica è quella branca della clinica medica che si occupa dello studio delle acque minerali naturali ad azione terapeutica. Acqua minerale s. s.: acqua naturale dotata di proprietà farmacologiche utilizzabili in terapia. Crenoterapia (krenòs) = sorgente) o terapia o cura termale: cura mediante acque minerali s. s., alla sorgente. Crenopinoterapia (o idropinoterapia o cura idropinica): cura con acque minerali s. s. per bibita.
cura con acque minerali s. s., per bagno. Crenolutoterapia: cura con acque minerali
per fanghi; applicazioni di fanghi naturali.
Nella terapia fìsica (roentgenterapia, finsenterapia, marconiterapia. ultrasuonoterapia,
ecc.) rientra invece la idroterapia: terapia per mezzo di acqua (bagni, docce, spugnature,
frizioni, impacchi; semicupi, maniluvi) per utilizzare le sole proprietà fisiche
(calore, pressione, umidità). Psammoterapia: applicazione sabbia a scopo terapeutico.
Lutoterapia: applicazioni fanghi a scopo terapeutico. Peloidoterapia: comprende
crenolutoterapia e lutoterapia.
La crenoterapia o terapia termale è squisitamente terapia delle malattie croniche:
essa va attuata solo quando la malattia che vi trova la sua indicazione, se non
cronica all'inizio, ha già superato la fase acuta. Controindicazioni generali: oltre
alla fase acuta di tutte le malattie, le malattia cardiocircolatorie in scompenso,
le malattie edemigene, la cachessia, il marasma senile, le neoplasie, la tbc.
Sindrome che può intervenire fra il 3° e l'8° giorno di cura termale, caratterizzata
clinicamente da sintomatologia generale (febbre, astenia, cefalea) e sintomatologia
specifici da riacerbazione di quelli propri della mal. in cura; ematochimicamente
da un complesso di variazioni delle costanti biologiche del mezzo interno che ora
si assimilano a quelle descritte nella sindrome generale di adattamento.
Per qualsiasi cura termale non potranno essere consigliati meno di 15 gg., sia per
dare la possibilità all'organismo di superare la crisi termale, anche se decorrente asintomaticamente, sia perchè la malattia curata è sempre cronica e quindi lentamente
influenzabile. Invecchiamento delle a. m.: le acque minerali s. s. perdono col tempo
le loro proprietà anche se conservate con i più opportuni accorgimento; pertanto
le cure a domicilio non sono paragonabili, in alcuna maniera, a quelle seguite nella
stazione di cura. Quivi non sono trascurabili, agli effetti terapeutici, anche i
fattori ambientali e climatici.
Acque oligominerali: a 180° danno un residuo inferiore a 0,2%; mediominerali:
da 0,2 a 1%; minerali: superiore a 1%. Acqua fredda sotto a 20°; ipotermale tra
20° e 30°; omotermale tra 30° e 40°; ipertermale oltre 40°. Acque ipotoniche con
A da -0,55° in meno; isotoniche con A tra -0,55° e -0.58°; ipertoniche con A da
-0,58° in più.
Alcune notevolmente radioattive.
Attivazione diuresi, sia acquosa che solida (NaCl, ac. urico, ac. ossalico, ecc.)
e potenziamento dell'azione diuretica dei mercuriali e teofillinici. Qualche acqua
oligominerale ha azione anti-infiammatorie, cheratoplastica e sedativa sulle terminazione
nervose cut. Tutte hanno azione detergente meccanica sulle vie urinarie e forse
attivano la peristalsi ureterale.
Indicazioni: nefrolitiasi; diatesi urica, ossalica; malattie infiammatorie vie urinarie;
malattie croniche infiammatorie e seborroiche della cute.
Posologia: os, iniziando con dose die di 2-3 bicchieri da 250 g al mattino
a digiuno, progressivamente e lentamente aumentando sino a 2-3 litri al dì.
Controindicazioni: insufficienza renale e cardiaca; nefrite cronica, ipertensione
arteriosa, arteriosclerosi; atonia gastrica; deperimento e cachessia.
Indicazioni e controindicazioni: intermedia tra le oligo- e le minerali secondo
la loro composizione.
Azione: potenziamento di As e Fe, reciprocamente e da parte di microdosi
di Ca, Mn, Zn, ecc. e conseguente miglioramento della eritro-poiesi, nutrizione
e cenestesi.
Indicazioni: malattie del sangue e organi emopoietici; linfatismo (non scrofola);
m. di Basedow e ipertiroidismo; infantilismi; leucorree; malattie cutanee (eczema,
acne, lupus, lichen, psoriasi); convalescenza e stati di esaurimento e depressioni.
Posologia: sec. ricchezza in minerali (As); in media 2-3 cucchiai 2-3 v.
al dì; bagno 10'-15' eventualmente diluito; irrigazioni; inalazioni; fanghi.
Controindicazioni: tbc polmare attiva, stati febbrili; diatesi emorragica; pletore;
dispepsie; insufficienza epatica e renale.
Bicarbonato alcaline, bicarbonato calciche, bicarbonato alcalino-terrose, bicarbonato solfato-alcaline
Caratterizzate principalmente da radicale HCO3.
Azione: a digiuno, inibiscono secrezione gastrica; la stimolano durante e dopo i
pasti; favoriscono attività dei fermenti pancreatici; alcalinizzano bile e urina;
aumentano riserva alcalina del sangue.
Indicazioni: bicarbonate alcaline: gastriti croniche ipercloriche (lontano
dai pasti); epatopatie; stati di acidosi; vomito acetonico; calcolosi uratica. Bicarbonate
alcalino-terrose: oltre le precedenti, gravidanza ed allattamento.
Somministrazione: per os la mattina a digiuno.
Controindicazioni: le poco mineralizz. come oligominerali; le più mineralizz. come
clorurato sodiche.
(solfato alcaline, solfato magnesiache, solfato alcalino-terrose) e solfato-bicarbonato-alcalino-terrose.
Caratterizzate da radicale SO2. Purgativa o lassativa. Per le ipertoniche: inibitrice
secrezioni fermenti digestivi, gastrici, favorisce secrezione succhi più diluiti
e ristabilendo isotonia turbata dai solfati, con effetto finale antiacido, che può
essere eventualmente rinforzato dalle contenenti bicarbonato. Non eccitante, se
mai inibente la peristalsi gastrica ed intestinali; detergente per azione locale;
antiflogistica se non eccessivamente ipertonica o se contenente Calcio Colagoga.
Solo se fortemente mineralizzate; coleretica anche per leggermente mineralizzate.
Indicazioni: principali: epato- e colecistopatie (specie colelitiasi), precedenti
infiammazioni croniche gastrointestinali, stipsi; secondarie: ricambio.
Posologia: secondo mineralizzazione e secondo periodo di cura, da 250 a 2000 ml
os al mattino a digiuno (eventualmente clismi 200-500 ml).
Controindicazioni: nefropatia, cardiopatia, ipertensione, ascile e quelle dei purganti
salini.
Azione: dovuta prevalmente al NaCl e talora anche al Na2S04 che possono contenere.
Hanno carattere di transizione con solfate.
Prevalentemente purgativa (proporzionata generalmente alla concentrazione in NaCl);
inibitrice secrezione gastrica se ipertonica; colagoga, coleretica, colecistocinetica,
antiurica; attivazione funzione pancreatica.
Indicazioni: gastriti croniche; dispepsia ipoclorica.; stipsi, diarrea; obesità;
diatesi uratica.
Posologia: os a digiuno lentamente, progressiva da 500 sino a 1500 ml al dì.
Controindicazioni: nefrite ac. e subacuta; nefrosi; ulcera gastrica; gastrite iperclorica;
ipertensione; cardiopatie.
Distinguere fra radioattiva p. d. in cui la radioattività è unica e peculiare caratteristica,
e secondariamente radioattiva in cui la radioattività è in modesta quantità o, pur
notevole, fa parte di un'azione ben caratterizzata da un ricco contenuto minerale.
La quantità minima misurabili con attendibilità si può valutare a circa 10-15 U.M./l.
Azione: propria delle particelle a di Radon attivazione dei tessuti particolarmente
ricchi di lipidi: sistema nervoso, surrene, testicolo; antiallergica; diuretica.
Indicazioni: senescenza precoce, stati di affaticamento. da superlavoro; diatesi
gottosa e calcolosi renale; nevralgie, artralgie; dolori tabetici, distonia neurovegetativa;
allergiche (respiratorie, cutaneo).
Posologia: os da 500 ml a 1500 mi. Bagno 20' a 30°C. Quantità minima di radioattività
80 U.M./l.
Controindicazioni: quelle delle acque oligominerali.
Azione generale: attivante ricambio e funzioni neuroendocrine; locale su cute e
mucose, in senso iperergico, antiflogistiche (attraverso fase di riacutizzazione).
Indicazioni: postumi di processi infiammatori; processi infiammatori cronici
(tbc, linfatismo), articolari post-reumatismo (r. tipo Grocco-Poncet, ecc.), rinofaring.,
otitici, ginecologici (metriti, salpingite, annessite); sterilità femminile anche
da disendocrinopatie (insufficienza o disfunzione ovarica); adenopatia tracheo-bronchiti,
obesità; dermopatie secondarie ad alterazioni, di circolo (flebiti, linfangiti,
tuberculidi).
Posologia: bagni da 2° Bè fino a 12° Bè gradualm. (1° Baumè = concentrazione,
di circa g 11 di sali per L), durata 20'-30' a 37°.
Inalazioni: 1) a getto e nebulizzione: da 1° Bè a 5° Bè (a concentrazione maggiore
pericolo di fenomeni congestizi); 2) polverizzazione con azione deferrizzante, per
20'-60' a 30°-45°C; 3) irrigazioni vaginali (acque diluite e deferr.) in
bagno o su lettino ginecologico 1-3 1, 2°-4° Bè a 38°-40°C, con dislivello di 35-40
cm.
Controindicazioni: malattie acute, tumori, condizioni generali scadenti,
tbc polmare gravidanza (anche mestruazione), alterazioni cardiocircolatorie gravi.
Azione: caratterizzata. da H2S e S in combinazioni variabili, diffìcilmente
defìnibile (S colloidale, solfiti, solfati, polisolfit:, solfuri, ecc.;
Carboniche o acidule.
Azione: caratterizzata da presenza di C02 libero gassoso: quantità minima ml 300-500x1 1
(1 1 di C02 a 0° e 760 mmHg = g 1,9768). In acque a prevalente mineralizzione C02
conferisce le seguenti peculiarità: aumento solubilità dei soluti, loro più facile
riassorbimento attraverso mucose gastrointestinali, maggiore gradevolezza. Inoltre
eccita peristalsi gastrointestinale.; aumenta quantità ed acidità secrezione gastrica;
attiva diuresi, probabilmente per eccitazione diretta sul rene e indiretta riflessa
su centri vasomotori e secretori, e per più rapido e massivo assorbimento di acqua.
Alcalinizza urine.
Dispepsie ipocloriche Atonie gastriche senza eccessiva dilatazione o ptosi: diatesi
uricemica.
Posologia: 2-3 bicchieri prima o durante i pasti come eccitante secrezione gastrica
e peristalsi;
Controindicazioni: stati iperclorurati (ulcere), dilatazione e ptosi gastrica, diatesi
fosfaturica, cistiti con urine alcaline.
Vulcano, Eolie, Messina: pozza con i fanghi sulfurei radoattivi
Azione: in parte dai caratteri fisici del fango, in parte dai ca-ratteri chimici
conferitigli dalle acque minerali che lo impastano; ipertermizzante gen. (da 0,30°
a 1,30°) proporzionata, alla P del fango e all'estensione di applicazione; diaforetica,
bradi- e tachicardizzante alternativamente, con aritmia respiratoria; ipotensiva;
aumenta ampiezza dell'oscillografo, letto capillare e velocità corrente sanguigna;
determina leucocitosi con eosinofilia e success, leuco- ed eosinopenia; diminuzione
della V.E.S. varia durante cura e secondo morbilità.
Indicazioni, a) Sedativi. Salsobromoiodici e radioattivi, sulfurei.
Convalescenza di poliartrite acuta reumatica; esiti di artriti e poliartriti acute
secondarie; artriti gottose in fase di remissione; reumatismo muscolare genuino,
b) Stimolanti. Clorurosodici, sulfurei. Artriti croniche (poliartrite cronica primaria;
spondilite anchilosante; m. di till: poliartrite cronica secondaria a Reumatismo
Articolare Acuto); artriti deformanti; artriti post-traumatiche; esiti fratture
e calli esuberanti, miositi criche; nevralgie e nevriti. c) Risolventi. Salsoiodici
(vedi salsobromoiodici). Perivisceriti, sierositi croniche.
Posologia: applicazione, a digiuno, di strato di cm 5-10 per 20'-30', seguito
da bagno caldo e riposo a letto ben coperto e caldo (reazione). Non più di un fango
al giorno. Eventualmente un giorno di riposo ogni quattro.
Controindicazioni: primi 3 gg. delle mestruazioni; gravidanza; vecchiaia;
arteriosclerosi; osteiti, periostiti con carie e seni fistolosi; m. della pelle;
flebiti e tromboflebiti; diatesi emorrorragica, emottisi; nevrastenia, epilessia;
miocarditi; vizi aortici e mitralici scompensati; nefropatie acute.
Azione: vasodilatazioni periferica, diaforesi, attivazione del ricambio, ipotensione, tachicardia.
Indicazioni: diatesi artritica e sue manifestazioni, gotta, obesità; nefriti subacuta e cronica; ipertensione con arteriosclerosi lieve; ipercloridria; iper-succorree,
bronchiti croniche.
Posologia: soggiorno da 15' a 1 h con solo accappatoio di tela dagli ambienti meno ai più riscaldati. Quindi passaggio graduale all'esterno, doccia calda, mass, eventuale,
riposo.
Controindicazioni: cardiopatie croniche, grave arteriosclerosi; m. febbrili, depressione; ipocloridrie iposecretorie con atonia gastrica.