a cura del dott. Claudio Italiano
Siamo sicuri che riusciamo a controllare i nostri impulsi, sempre e comunque?
Che non abbiamo bisogno di giocare alle macchinette o di cercare donne per stare bene e
che non riusciamo a frenarci in questa azione nefanda?
E poi, a quanti di noi non è capitato di vedere persone che continuamente giocano
al lotto, altri che imbucano intere pensioni nelle slot machine o dal tabaccaio
per comprare le schede milionarie "raschia e perdi", ed altri ancora che fanno
del sesso, come se assumessero una specie di farmaco antidepressivo e che
sono sempre alla ricerca di nuove emozioni ?
Stiamo parlando dello 0,4-3,4% della popolazione della popolazione adulta,
che è affetta da disturbi del controllo degli impulsi (ICD, Impulse Control Disorders),
cioè da disordini che si caratterizzano per la perdita del controllo di sè
stessi, patologia di pertinenza psichiatrica per cui un individuo ha difficoltà
o incapacità a resistere alla spinta o pulsione o tentazione di compiere un atto dannoso.
Il paziente sta male prima di compiere un atto ed è in tensione emotiva; quindi, una volta compiutolo, prova piacere e gratificazione. Può anche essere che compaiono sentimenti negativi di colpa o di rimorso, se ancora la psiche e le emozioni sono integre.
Eccovi la "Classificazione internazionale Health Organization (WHO)
/ American Psychiatric Association (APA)"
Disturbo esplosivo intermittente
Gioco d'azzardo patologico ( gambling)
Cleptomania
Tricotillomania
Piromania
Disturbo del controllo degli impusi NAS
Altri ICD
Shopping compulsivo
Sesso compulsivo
Alimentazione compulsiva
Tra di essi il DSM IV include:
il disturbo esplosivo intermittente, cioè quando una persona non sa frenarsi dal compiere azioni vergognose o "impulsi aggressivi", quali la cleptomania, ossia la ricorrente incapacità di resistere all'impulso di rubare oggetti di scarsa utilità personale e basso valore commerciale;
la piromania, o impulso ad appiccare il fuoco per il piacere di vedere i boschi in fiamme, ed alleviamento la tensione,
il gioco d'azzardo patologico (gambling), definito come impossibilità da parte del paziente a resistere all'impulso del gioco, nonostante importanti;
la tricotillomania, cioè l'impulso ricorrente a strapparsi peli
o capelli!
Si parla di gioco d'azzardo patologico o gambling se vi è:
A) Persistente e ricorrente comportamento di gioco d'azzardo maladattativo, come
indicato da cinque (o più) dei seguenti items:
è eccessivamente assorbito dal gioco d'azzardo
Ha bisogno di giocare d'azzardo con quantità crescenti di denaro per raggiungere
l'eccitazione desiderata
Ha ripetutamente tentato senza successo di ridurre, controllare o interrompere
il gioco d'azzardo
è irrequieto o irritabile quando tenta di ridurre o interrompere il gioco d'azzardo
Gioca d'azzardo per sfuggire ai problemi o per alleviare un umore disforico
Dopo aver perso al gioco, spesso torna un altro giorno per giocare ancora (rincorrendo
le proprie perdite)
Mente ai membri della famiglia, al terapeuta, o ad altri per occultare l'entità
del proprio coinvolgimento nel gioco d'azzardo
Ha commesso azioni illegali come falsificazione, frode o furto, o appropriazione
indebita per finanziare il gioco d'azzardo
Ha messo a repentaglio o perso una relazione significativa, il lavoro, oppure
opportunità scolastiche o di carriera per il gioco d'azzardo
Fa affidamento su altri per reperire il denaro per alleviare una situazione finanziaria
disperata causata dal gioco d'azzardo
B) Il comportamento del gioco d'azzardo non è meglio attribuibile a un episodio
maniacale
Gli ICD comprendono ancora altri disturbi propri delle donne, come :
- lo shopping patologico,
- l'istinto irrefrenabile a compiere abbuffate e poi vomitare, con disturbi della condotta alimentare (bulimia)
- attuare rapporti sessuali compulsivi, specie le donne. Queste persone hanno ancora altre patologie o comorbidità, per esempio abusano di alcool o droga; talora alternano momenti di profonda depressione a stati maniacali o vero e proprio disturbo bipolare, stati di ansia e nevrosi, disturbo ossessivo-compulsivo ed attacchi di panico fino a stati psicotici, disturbo istrionico.
Pare che questi disturbi risiedano nel fatto che il cervello presenta dei problemi nella trasmissione dei neuroni dopaminergici dello striato ventrale.
Si parla, cioè, di una stimolazione dei recettori dopaminergici post-sinaptici di queste aree, che sono sovraespressi e ipersensibili, e che potrebbe essere alla base dei disturbi del controllo degli impulsi.
Esiste, ancora, una malattia strana, la sindrome da disregolazione edonistica (SDE), in alcuni pazienti affetti da morbo di Parkinsonche iniziano a incrementare la dose e il numero di somministrazioni dei farmaci dopaminergici, in maniera non proporzionale a quanto richiesto per il controllo dei sintomi motori, come se assumessero una droga e ciò per gli effetti gratificanti che il farmaco può offrire loro, perché fa raggiungere stati di agitazione, euforia, eccitabilità e aggressività, fino a veri e propri stati maniacali e paranoidei.
La riduzione dei farmaci dopaminergici si associa, al contrario, ad apatia, abulia, depressione, aumento dello stato ansioso e disforia. Alla SDE sono spesso associati altri ICD quale gambling, ipersessualità e punding.
Quest'ultima è una sindrome relativamente specifica, che si definisce come una costellazione complessa di comportamenti stereotipati e sterili, caratterizzati dall'intensa attrazione e dall'interesse morboso per apparecchiature e/o oggetti tecnologici comuni, associata a manipolazioni ripetitive e tendenza a osservare a lungo, ordinare e accumulare tali oggetti. E' chiaro che un ruolo nella genesi di ICD e SDE è sicuramente svolto da fattori predisponenti quali la personalità premorbosa e l'eventuale comorbidità psichiatrica personale e familiare.
In
conclusione, gli ICD sono condizioni disabilitanti che alterano le relazioni interpersonali
e lavorative del paziente e quindi la qualità di vita. Alcuni di questi disturbi
come il gambling, lo shopping e il sesso compulsivo sono frequenti anche in assenza
di Morbo di Parkinson e si associano ad altri disturbi psichiatrici caratterizzati
da impulsività, come il disturbo bipolare, i disturbi da uso di sostanze e alcuni
disturbi di personalità.