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Alterazioni del numero e della morfologia dei globuli rossi

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La pratica clinica

appunti del dott. Claudio Italiano

- i parametri di laboratorio
- i parametri di laboratorio 2

Il sangue è formato da una sospensione di cellule speciali in un liquido chiamato plasma. In un uomo adulto, il sangue costituisce circa 1/12 del peso corporeo e corrisponde a 5-6 litri. Il 55 % del sangue è costituito da plasma, il 45 % da cellule chiamate anche elementi figurati: tale valore rappresenta l'ematocrito. L'ematocrito, se elevato, per es. 50-55%, significa che il sangue è ispessito, dunque troppo denso di cellule e scarso in plasma e, dunque, molto viscoso.

Queste  condizioni si realizzano per es. nelle policitemia, o nelle poliglobulie in genere, siano esse primitive o secondarie, come per es. nel paziente broncopatico.  Nel sangue, sono presenti cellule speciali, classificate in: eritrociti e leucociti. Sono presenti anche le piastrine, che non sono però considerate vere e proprie cellule. 

In condizioni patologiche si può osservare sia un aumento, sia una diminuzione dei globuli rossi. Inoltre, possono in diverse condizioni patologiche presentarsi modificazioni della morfologia eritrocitaria.Per poliglobulia si intende un aumento stabile del volume eritrocitario totale circolante; per pseudopoliglobulia si intende un aumento numerico non assoluto degli eritrociti, ma relativo, in quanto si riferisce alla quantità degli eritrociti per mmc (per lo più transitorio per fenomeni di emoconcentrazione, come per esempio nelle condizioni in cui il paziente è disidratato.

Una riduzione del patrimonio eritrocitario (oligocitemia) si può associare o meno ad una riduzione del patrimonio emoglobinico (anemia), intendendosi con quest'ultimo termine quella condizione in cui si viene ad attuare una riduzione del patrimonio totale emoglobinico.In generale, ogni qualvolta si verifica una riduzione del patrimonio emoglobinico si attua pure una riduzione del numero delle emazie.

Le alterazioni della morfologia eritrocitaria comprendono:
- Anisocitosi: presenza di emazie con notevole variabilità nelle dimensioni. Può essere dovuta alla presenza di macrociti (cfr anemia megaloblastica), cellule cioè più voluminose della norma come nelle condizioni di carenza di vitamina B12 e di folati, in cui i globuli non riescono a dividersi e presentano, dunque, un volume eccessivo e di microciti, (cfr anemia microcitica) cellule cioè più piccole della norma. Le prime si possono trovare non solo nelle anemie megaloblastiche, ma anche in anemie aplastiche e in corso di leucemie, mentre i microciti sono di solito presenti nelle anemie da carenza di ferro.

Queste ultime sono delle forme di facile riscontro in medicina che più da vicino interessano l'internista,  Si tratta di anemie ipocromiche, cioè con scarso contenuto di emoglobina per globulo rosso, che, se viene pesata, risulta inferiore alla norma, quindi inferiore a 27 picogrammi per globulo, e che in questo caso scende anche a valori inferiori del 30%, rispetto alla norma.

Inoltre il medico, leggendo l'emocromocitometrico, (in questo caso anche voi dopo che avrete letto questa pagina) valuterà, tra le righe, il volume dei globuli rossi, che normalmente è intorno a 76-80 micron cubi, e noterà che VCM (valore globulare medio, cioè il volume dei globuli) sarà inferiore a tali valori, quindi i globuli sono più piccoli e, pertanto, si parlerà di microcitemia o anemia microcitica. Tale forma, che in genere dipende da perdite occulte di sangue (per es. diverticolosi del colon, terapia con aspirina, gastrite ecc), necessita della cura con il ferro (per es. emacrit, sideral, ferrograd, ferrofolin ecc.).  Altre forme di anemie con microcitosi si riscontrano nelle anemie emolitiche, nella mielosclerosi e nella talassemia. In questi casi il medico specialista di medicina interna può trasfondere con emazie concentrate un paziente se il valore di emoglobina si abbassa sotto 7 g/dl e ci troviamo di fronte a pazienti cardiopatici ischemici.

- Megalocitosi: macrociti ovali (megalociti) che si rinvengono negli stati megaloblastici; i megaloblasti posseggono anche un nucleo di dimensioni maggiori rispetto agli eritroblasti.- Schistocitosi: presenza di "frammenti" di emazie di piccole dimensioni (il loro riscontro indica un aumento dell'emolisi); la loro presenza è frequente quindi in alcune anemie emolitiche e nella talassemia major.
- Sferocitosi: presenza di emazie di volume normale, ma di diametro più piccolo; conseguentemente all'aumento dello spessore manca la zona centrale più chiara. Sono presenti in molte anemie emolitiche.
- Ellissocitosi: presenza di globuli rossi di forma ellittica, spesso simili a bastoncelli. Si riscontra nella ellissocitosi ereditaria e nell'anemia megaloblastica.

Globuli rossi normali sopra e sotto globuli rossi a bersaglio, poichilocitosi

- Poichilocitosi: presenza di emazie a pera, a biscotto, a racchetta e di altre forme abnormi; si trova solitamente ogni qualvolta vi è una anormalità dell'eritropoiesi.
- Policromatofilia: presenza di emazie con colorazione basofila più o meno marcata. Il precipitare di questa sostanza basofila citoplasmatica sotto forma di punteggiati bluastri dà origine alle punteggiature basofile.
- Ipocromia: emazie con ingrandimento della zona chiara centrale. In alcuni casi l'emoglobina è presente solo all'estrema periferia del globulo rosso (anulociti); è di frequente riscontro nella talassemia.
- Ipercromia: emazie in cui si ha la scomparsa della zona chiara centrale, dovuta ad un aumento del contenuto globulare di emoglobina (ECM), come avviene solitamente negli sferociti.
- Emazie a bersaglio o leptociti o platiciti: eritrociti con apparente condensazione dell'emoglobina al centro, tanto da apparire, con le comuni colorazioni, scure al centro ed alla periferia con un anello intermedio più chiaro. Si riscontrano nelle anemie emolitiche, nella drepanocitosi e nella malattia da HbC.

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