Quando un paziente non riesce a deglutire, per es. per un ictus, oppure per un tumore dell'esofago o per sclerosi multipla, miastenia ecc (cfr disfagia), allora si ricorre in un primo tempo ad alimentare il soggetto per via parenterale, cioè per vena. In tal caso si incannula una vena centrale e/o in caso di urgenza, si può impiegare anche una buona vena basilica, ovviamente per un tempo limitato di qualche giorno, utilizzando della soluzioni adatte alla Nutrizione Parenterale Totale, per es. una sacca nutrizionale del tipo Clinimix N9G15E, con aggiunta di insulina del tipo analogo (es. Novorapid, Humalog) in caso di soggetto diabetico. Successivamente si può utilizzare il sondino naso-gastrico, per somministrare dei boli di pasti semifluidi oppure delle pompe nutrizionali con soluzioni apposite (nutripompa e soluzioni infusionali del tipo Nutrison, per es. o similari). Se, viceversa, il paziente non sarà in grado di rialimentarsi per os, allo scopo di garantire un'alimentazione più possibile fisiologica, si ricorre al confezionamento di una PEG.
alimentazione mediante sonda per via enterica in caso di disturbi cronici della
deglutizione di genesi diversa.
Vantaggi: dopo l'impianto senza complicanze, minore disagio per il paziente rispetto
alla sonda nasale, pericolo minore di spostamento, possibili lunghi periodi di applicazione.
Svantaggi: metodo più invasivo rispetto alla sonda nasale, consente alimentazione
per lunghi periodi anche nei malati terminali (in questi casi porre l'indicazione
in modo particolarmente rigorosa e informare dettagliatamente il paziente o i congiunti).
Sono rappresentate da:
- disturbi della coagulazione
- infezioni locali della cute addominale
- peritonite
- carcinosi peritoneale
- ascite massiva
- ulcera gastrica florida (da trattare in precedenza)
- diafanoscopia insufficiente (vedere sotto).
- lesione di organi addominali
- infezione della ferita
- peritonite
- fistola gastrocolica
- aspirazione di alimenti somministrati con sonda.
Preparazione del paziente
Il medico deve richiedere:
stato della coagulazione (Quick > 50%, tempo di protrombina < 60 secondi, trombociti
> 50.000/u.l);
sospendere 3 giorni prima la somministrazione di inibitori della pompa protonica
e di H2-bloccanti.
mascherina, guanti sterili e garze, gastroscopio con accessori (meglio se dotato
di impianto video)
set speciali per PEG con cannula per puntura, filo di trazione e sonda,
5-10 ml di anestetico locale (per es., lidocaina all'1%).
Esecuzione: quella più frequente è con il metodo con passaggio dei filo; inoltre
necessarie due persone per l'assistenza nell'esecuzione dell'endoscopia):
- Posizione: all'atto dell'introduzione del gastroscopio, decubito laterale sinistro
(pericolo d'aspirazione), ulteriori manovre in decubito dorsale
- Mascherina e guanti sterili per la seconda persona
- Esecuzione di una diafanoscopia con il gastroscopio come fonte luminosa (in genere
parete anteriore del corpo); riempire lo stomaco con quantità sufficiente d'aria
- Interventi da parte della seconda persona
Marcatura del punto d'iniezione, dove si ha la migliore immagine con la diafanoscopia;
per stomaco Billroth-ll, nell'ambito dell'ansa efferente
disinfezione, copertura
anestesia locale fino alla parete dello stomaco
incisione cutanea (il passaggio della sonda deve essere agevole)
introduzione dell'ago, estrarre la cannula d'acciaio dopo aver raggiunto il lume
gastrico
inserimento del filo di trazione attraverso la cannula di plastica
- Afferrare con la pinza da biopsia il filo di trazione nello stomaco, indi estrarre
il gastroscopio, insieme alla pinza da biopsia e al filo
- Annodare con la sonda il filo di trazione all'estremità del cavo orale, indi estrarre
filo e sonda attraverso la parete addominale finché la piastra di compressione gastrica
della sonda si viene a trovare sulla parete gastrica
- Montaggio delle restanti componenti della sonda, bendaggio sterile
- In caso di pazienti con pericolo di aspirazione, nel corso di una seconda gastroscopia
si può inserire in aggiunta una sonda duodenale attraverso la sonda gastrica, posizionandola
nel duodeno inferiore mediante endoscopia (controllo radiografico).
Gastrostomia endoscopica percutanea (metodo con passaggio del filo)
Impiego delle sonde: è possibile iniziare 3 ore dopo applicazione della sonda; in
caso di sonde gastriche, controllare il regolare svuotamento dello stomaco con successive
prove di aspirazione; in caso di svuotamento alterato dello stomaco ricorrere a
procinetici o ad applicazione di sonda duodenale.
indice di gastroenterologia