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Lesioni eritematoseQuesti disturbi della fotosensibilità sono correlati alla somministrazione topica o sistemica di farmaci e altre sostanze chimiche. Ambedue le reazioni, di fototossicità e fotoallergia, richiedono l'assorbimento di energia da parte di un farmaco o di una sostanza chimica, che ha come risultato la produzione di una sostanza fotosensibilizzante allo stato eccitato, la quale può trasferire l'energia assorbita a una molecola di supporto o all'ossigeno molecolare, generando in tal modo composti chimici distruttivi per i tessuti. Tra i tipi più frequenti di allergia al sole ricordiamo:
Dermatite allergica solare |
FARMACI FOTOTOSSICI Per via topica Farmaco Acido nalidixico Amiodarone Dacarbazina Fenotiazine Fluorochinoloni 5-fluorouracile Furosemide Psoraleni Retinoidi Sulfonamidi Sulfoniluree Tetracicline Tiazidi Vinblastina |
FARMACI FOTO- ALLERGENICI Per via topica Per via sistemica Acido aminobenzoico e suoi esteri Ambrette di muschio Bithionol Clorpromazina Diclofenac Fluorochinoloni Ipericina 6-Metilcumarina Piroxicam Prometazina Salicilanilidi alogenate Sulfonamidi Sulfonilur |
La sostanza fotosensibilizzante allo stato eccitato può generare radicali liberi
aptenici, altamente instabili, che si legano covalentemente alle macromolecole per
formare un antigene capace di scatenare una risposta di ipersensibilità ritardata.
Alcuni farmaci e prodotti chimici in grado di provocare fotoallergia. Le manifestazioni
cliniche differiscono tipicamente da quelle di fototossicità per la comparsa di
una dermatite intensamente pruriginosa che tende a dominare il quadro clinico ed
evolve verso la lichenificazione e l'ispessimento della cute, che assume un aspetto
"pachidermico" nelle parti esposte. In una forma clinica meno frequente di fotoallergia
(5-10% dei casi) si può sviluppare un'intensa ipersensisibilità alla luce persino
dopo l'identificazione e la rimozione del farmaco della sostanza chimica lesiva.
Questa condizione è nota come fotodermatite persistente. Un tipo molto meno comune
di fotosensibilizzazione persistente è la cosidetta dermatite cronica attinica.
Questi pazienti sono tipicamente uomini anziani con una storia clinica di preesistente
dermatite allergica da contatto o fotosensibilità di lunga data. Solitamente essi
sono particolarmente sensibili a UV-B, UV-A e lunghezze d'onda del visibile.