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Ecostress

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appunti del dott. Claudio Italiano

L'ecostress farmacologico è un esame utilizzato in ambito cardiologico per studiare il cuore "fiacco", cioè la cardiopatia ischemica,  come alternativa al test ergometrico (test da sforzo su cyclette o su pedana) o come passo diagnostico successivo.

E' indicato nei pazienti che non possono compiere uno sforzo fisico, come pedalare o camminare su tappeto rotante, perché affetti da patologie ortopediche, dell'apparato respiratorio o circolatorio, o nel caso in cui il test ergometrico non abbia fornito indicazioni conclusive sullo stato delle coronarie del paziente.

Richiede un'attrezzatura più sofisticata; è più complicato e meno fisiologico rispetto al test ergometrico e presenta un'elevata capacità diagnostica.

Indicazioni

A chi si rivolge?

Nei pazienti che si rivolgono al cardiologo accusando  dolore toracico, serve per stabilire se questo sintomo è dovuto a una malattia delle arterie coronarie. La capacità di diagnosi è subordinata al raggiungimento di un adeguato incremento della frequenza cardiaca; nel caso in cui ciò non si verificasse, verranno proposti test alternativi.

Nei pazienti con diagnosi accertata di malattia delle arterie coronarie, il test è utile per valutare periodicamente lo stato della malattia e per indirizzare la scelta terapeutica. Nei pazienti con diagnosi accertata di malattia delle arterie coronarie già sottoposti ad angioplastica o by-pass aorto-coronarico, il test fornisce indicazioni sul risultato a distanza di tali procedure. Nei pazienti che hanno già subito un infarto cardiaco, consente di precisare meglio l'entità del danno a carico del cuore e l'eventuale capacità di recupero contrattile del muscolo cardiaco.

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Esecuzione

L'esame consiste nel somministrare per via venosa un farmaco (dobutamina o dipiridamolo) capace di produrre delle modificazioni a carico dell'apparato cardiocircolatorio simili a quelle che si verificano durante l'esecuzione di uno sforzo fisico, allo scopo di produrre la comparsa di eventuale ischemia del cuore, che sarà prontamente rilevata mediante l'esame ecocardiografico o all'elettrocardiogramma. La scelta del farmaco da utilizzare (dobutamina o dipiridamolo) è subordinata al parere del medico in base alle caratteristiche cliniche del paziente. A tale scopo il paziente è tenuto a segnalare alcune patologie quali l'asma bronchiale, eventuali patologie vascolari o allergie a farmaci.

Diagnostica cardiovascolare

Alcuni giorni prima dell'esecuzione del test il paziente verrà istruito circa l'eventuale sospensione della terapia cardiologica in atto. Nei tre giorni precedenti l'esame dovrà evitare l'assunzione di thè e caffeina. Al momento dell'esame dovrà essere a digiuno da almeno tre ore.

Prima dell'esecuzione del test si procederà all'applicazione di una linea venosa nell'avambraccio attraverso la quale verranno somministrati i farmaci specifici per l'esecuzione del test (dobutamina o dipiridamolo), i farmaci per antagonizzarne l'effetto o farmaci utili a contrastare eventuali effetti collaterali. Durante la prova, la registrazione in continuo di un ecocardiogramma consentirà di individuare la comparsa di alterazioni della contrazione del muscolo cardiaco.

Il battito cardiaco sarà costantemente tenuto sotto controllo mediante un monitor. Ad intervalli regolari verrà rilevata la pressione arteriosa e sarà registrato un elettrocardiogramma completo. Il paziente dovrà tempestivamente avvertire dell'eventuale comparsa di dolore al petto, senso di malessere e di qualsiasi altro disturbo. Personale addestrato e esperto, farmaci e apparecchiature necessarie per fronteggiare eventuali emergenze saranno costantemente presenti durante lo svolgimento della prova. Gli eventuali effetti indesiderati prodotti dal farmaco potranno comunque essere tempestivamente antagonizzati dalla somministrazione dell'antidoto.

Rischi e complicanze dell'ecostress

L'ecostress, con le modalità di esecuzione sopra descritte, rappresenta un test affidabile. Dalle ampie casistiche ormai a disposizione è noto che in alcuni casi i farmaci utilizzati possono indurre vari tipi di aritmie cardiache prontamente rilevabili al monitor e contrastabili con i farmaci a disposizione, e di complicanze maggiori (il rischio di aritmie/complicanze maggiori è intorno a 1:350 per il test con dobutamina e 1:1500 per il test con dipiridamolo). Nel caso in cui l'ischemia cardiaca indotta dal farmaco suggerisca una patologia coronarica rilevante, a giudizio del medico si potrà prolungare l'osservazione clinica in ambito ospedaliere anche per impostare eventuali terapie. Effetti collaterali minori rappresentati dall'insorgenza di cefalea, cardiopalmo, arrossamento, senso di calore e talora formicolio al volto sono relativamente frequenti, ma clinicamente poco importanti.

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