Dolore toracico ma di origine gastrointestinale

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Appunti del dott. Claudio Italiano

Non sempre se ho dolore al petto devo pensare ad un'origine toracica dello stesso dolore.

Per esempio, come dice il mio prof. Peppino Oreto, il dolore anginoso toracico, cioè quello riferito al precordio, può dipendere da

a) angina pectoris,

 b) angina esofagea,

c) da angina intrigata

Come si può capire, il dolore al petto, dunque, può essere generato da uno spasmo esofageo diffuso, da un’esofagite, dal dolore per l'ernia jatale, oppure

Nel caso c) dipende da entrambi i due organi,  essendo condotto dallo stesso nervo vago.

Così accade che una grave cardiopatia può essere simulata da un'ernia diaframmatica o da alterazioni della parte superiore del tubo digerente.

 In una casistica i pazienti affetti da ernia dello hiatus esofageo, in almeno il 5% dei casi si aveva un dolore simile a quello dell'angina pectoris, ma nessuno soffriva di una cardiopatia.

Viceversa, ci si può imbattere in paziente che si recano dal medico e dicono che hanno un malessere allo stomaco, come se avesse digerito male, per esempio i diabetici.

Ebbene, costoro possono aver fatto un infarto mentre voi prescrivete serenamente del maalox !

 In altri studi però è stato dimostrato che il 23% dei pazienti ricoverati in ospedale con dolore precordiale, si aveva un'affezione gastrointestinale.

L'ernia dello hiatus esofageo e l'esofagite da reflusso sono le alterazioni gastrointestinali che più frequentemente simulano l'ischemia miocardica.

 La sindrome di Mallory-Weiss si riscontra talora negli etilisti e viene ricono­sciuta in base ad un'anamnesi di vomito ripetuto ed ematemesi.

Uno scatenamento del dolore esofageo a seguito di uno sforzo o di un'emozione è stato riscontrato nel 25% dei soggetti di una casistica.

 Il dolore esofageo in tali casi era scatenato più frequentemente dalla assunzione di cibo che non il dolore cardiaco.

Inoltre, il carattere urente del dolore, il suo rapporto con la posizione e la scomparsa a seguito della somministrazione di antiacidi dovrebbero portare ad una corretta diagnosi.

Le prove me­diante perfusione (cfr L’esofagite e la diagnostica )  sono talora utili per documentare la causa del dolore nelle malattie esofagee.

 Anche il cancro dell’esofago può provocare un dolore intenso precordiale che simula un attacco anginoso o, nelle migliore delle ipotesi, un esofago di Barrett può dare algie precordiali e deve essere indagato.

Le coliche biliari e la colecistite possono provocare dolori simili a quelli dell'infarto miocardico. Una volta si riteneva che le malattie della colecisti fossero in rapporto con le coronaropatie e potessero scatenare un'angina pectoris, ma i dati più recenti sembrano escludere un siffatto rapporto.

Altre affezioni addominali come l'acalasia, la sindrome della flessura splenica, l'ulcera peptica e la pancreatite vengono di solito facilmente diagno­sticate facendo ricorso alle indagini radiologiche e alle prove di laboratorio.

La pancreatite può rappresentare un problema particolarmente difficile in quanto può provocare alterazioni elettrocardiografiche simili a quelle dell'infarto miocardico. Anche un dolore da distensione del fegato nelle epatomegalie può irradiarsi al torace ed intensificarsi con gli atti del respiro e deve essere tenuto in debito conto alla visita del paziente.

 

cfr indice di cardiologia