Disturbo da adattamento allo stress

  1. GASTREOEPATO
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  3. Disturbo di adattamento allo stress
  4. Regolazione delle risposte allo stress
  5. Stress e cura
  6. Clinica dello stress
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da appunti del dott. Claudio Italiano

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Mobbing

I disturbi dell'adattamento compaiono in seguito a uno o più eventi stressanti in grado di influenzare la sfera psichica e quella sociale. I sintomi si sviluppano entro tre mesi dall’esordio del fattore o dei fattori stressanti e solitamente sono transitori avendo una durata non superiore ai sei mesi.
Se i sintomi perdurano per più di sei mesi si parla di disturbo dell'adattamento cronico.
 Il fattore stressante può essere costituito da:
 · Mobbing nell’ambiente di lavoro
· Lutto o privazione (es. morte di un congiunto, fine di una relazione sentimentale, divorzio, partner violento ecc.)
· Perdita del lavoro, debiti, pensionamento
· Disastro naturale (es. terremoto, perdita della propria abitazione
· Malattia cronica invalidante ecc.
· Cambio di lavoro, abbandono della propria famiglia per studio o lavoro o matrimonio, ecc.gatto stressato

Ogni condizione succitata ha una potenzialità per indurre una condizione di stress

Ne deriva una sindrome generale da adattamento da stress (cfr fisiopatologia dello stress) caratterizzata da:

1) Reazione di Allarme

2) Fase di resistenza,

3) Fase di esaurimento.

Ne deriva:
· intensa sofferenza provocata dal disturbo causa una compromissione delle funzionalità della persona a livello relazionale, lavorativo e sociale.
· Perdita del ritmo sonno-veglia, con riposo notturno ridotto o abolito
· Sindrome del burn-out o della candela esaurita
· Depressione del tono dell’umore
· Sindrome ansioso-depressiva
Continuando la fase dello stress, si può arrivare alla psicosi (disturbo maggiore di stretta pertinenza psichiatrica), nei soggetti francamente fragili psicologicamente o predisposti geneticamente.

La psicosi si caratterizza per:

-ansia, agitazione psicomotoria

- una forte compromissione del pensiero e delle capacità critiche e di giudizio.
 - mutacismo, abulia, alogia;
- negativismo;
- rigidità;
- smorfie e posture bizzarre;
-stupor o eccitamento.

- deliri;

- allucinazioni;

 eloquio disorganizzato;

- comportamento grossolanamente disorganizzato o catatonico;

In tale evenienza l’organismo cerca di reagire per come può o può essere in grado di fare costituzionalmente parlando; per es. si liberano fattori di rilasciamento ad opera del sistema nervoso centrale neurovegetativo (risposta allo stress dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene): CRF o corico tropo Releasing factor, che agisce con aumento dell’ACTH (ormone adrenocorticotropo), beta endorfine, catecolamine; a sua volta per azione sul surrene si ha la liberazione di sostanze glicocorticoidi e si blocca la produzione di sostanze sedative e rilassanti con inibizione del sistema GABAergico.

Azioni da attuare a breve termine

Sul posto di lavoro, l’amministrazione, pubblica o privata, deve intervenire per porre fine a condizioni di pressing psicologico e mobbing;
nell’ambito della coppia, si deve riuscire a stabilire un colloquio, servendosi delle figure dello psichiatra e dello psicologo; nell’ambito della famiglia i genitori devono intervenire stabilendo un canale comunicativo con i figli, evitando atteggiamenti violenti, facendosi aiutare da figure professionali ad ho (psicologo).
 

Medicina interna e sindrome da adattamento da stress

Nell’ambito internistico, il paziente sotto pressing, deve essere attentamente visitato, stabilendo quali interventi vanno attuati per la cura e la salute psico-fisica.
Per es. una condizione di stress continuato può generale ipertensione secondaria o malattie cardiovascolari in genere.

Eventi stressanti e cardiopatia

I primi studi controllati, basati su interviste anamnestiche strutturate, effettuati tra gli anni '50 e '60 sul rapporto tra stress emozionale e successivi episodi d’ischemia miocardíca acuta hanno spesso rilevato un aumento statisticamente significativo di eventi e situazioni emozionali stressanti nel pazienti nelle settimane e nei mesi immediatamente precedenti l'episodio acuto.

L'ipertensione secondaria

L'ipertensione secondaria è più rara di quella essenziale. Pur tuttavia, la prevalenza dell'ipertensione arteriosa come tale fa si che - presuntivamente -siano milioni i pazienti che possono essere affetti da una elevazione secondaria del regime tensivo. Ciò è particolarmente frequente nei soggetti mobizzati e sottoposti a stress prolungati, per l’azione di adattamento a cui l’organismo va incontro, con incremento della costellazione ormonale catecolaminergica conseguente allo stress (cfr stress)
E’ importante, quando prima possibile, intervenire per cambiare quelle condizioni esterne che possono essere modificate perché non generino più intenso disagio nel soggetto.
Gli interventi mirano alla presa in carico del paziente con sindrome da disturbo di adattamento (codice ICD 309.28) negli ambulatori di psichiatria, ai fini preventivi, per impedire un ulteriore aggravamento del quadro psichico del paziente fino a sfociare in pericolose patologie psichiatrice (psicosi e depressione reattiva maggiore del tono dell’umore, episodi di acting-out nel nucleo familiare e nell’ambiente di lavoro). Ricordiamoci che l'acting out è l'espressione dei propri vissuti emotivi conflittuali attraverso l'azione piuttosto che con il linguaggio. Per esempio il soggetto sottoposto a stress si comporta in modo poco riflessivo, senza considerare le possibili conseguenze negative delle sue azioni, scaricando la sua ansia con azioni violente, per es. picchia il partner, i figli, aggredisce il datore di lavoro. In psicoanalisi è considerato come un tentativo di scarica della tensione emotiva, ottenuta mediante una reazione alla situazione attuale di pressing psicologico vissuta. L’internista avrà cura di prescrivere trattamenti terapeutici miranti al controllo della patologie ipertensiva e della cardiopatia ischemica. Il datore di lavoro opererà creando ambienti di lavoro confortevoli, con turnazione adeguata, con tempestivo intervento anti-mobizzante nei confronti del lavoratore sottoposto a stress negli ambienti di lavoro, anziché sottovalutare il problema.

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