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Diabete mellito ed invalidita' civile

  1. GASTROEPATO
  2. Diabetologia
  3. Invalidità civile ed accompagnatore per il diabetico
  4. La nefropatia diabetica
  5. La retinopatia diabetica
  6. Cuore e diabete
  7. Il piede diabetico
Il caso medico-legale reale.

Mi telefona un avvocato e mi rimprovera per essere stato troppo stretto nella valutazione di invalidità civile, nella fattispecie, di un signore diabetico. Ho assegnato, in una perizia,  un punteggio di 11% di invalidità ad un diabetico. Il legale ritiene che avrei dovuto assegnare 40 punti percentuali, secondo la tabella del DM/92, quella prevista per il computo delle invalidità,  per il semplice fatto che il paziente era diabetico ed assumeva metformina 500 mg cpr, una a pranzo ed una a cena ! Per questa sua convinzione muoverà ricorso contro il mio giudizio medico-legale. Ma è corretta la sua osservazione?

No!

E vediamo perchè.

 Il paziente non aveva esibito, in effetti, documentazione sanitaria  alcuna per qualsivoglia complicanza diabetica, nè aveva particolari problemi, per es. una nefropatia, una retinopatia, una  cardiopatia, non praticava insulina e via dicendo, vedi i link in testata di pagina.

Non aveva neppure cartelle cliniche che documentassero  problematiche sanitarie serie. Aveva solo un mazzo di fogli, scritti da questo e quel tale collega, magari nei propri rispettivi ambulatori privati, a suono di quattrini, che riportano certificazioni discutibili!

Quindi, lungi da noi le truffe, non abbiamo calcolato quel diabete assegnando 40 punti%, ma rifacendosi a linee guida ministeriali per gli stati invalidanti che dettano, appunto, questi criteri per il computo.

 I malati di diabete hanno diritto in genere ad esenzione del ticket sanitario per tutto ciò che concerne la malattia.  Se presentano domanda, possono essere iscritti alle categorie protette in caso di invalidità superiore al 46%, se lavoratori dipendenti. pensione per inabilità alle mansioni, se dipendenti pubblici.

Per approfondire il tema:

invalidità e diabete

calcolo delle invalidità

Morale della favola. Cercate di non farti prendere in giro da chi vi cerca di distogliere denaro e vi fa perdere tempo prezioso illudendovi che vi toccano pensioni varie. Il tempo delle vacche grasse è finito da tempo: oggi solo vacche magre e sifilitiche!

Se siete diabetici per davvero, invece, continuate a leggete appresso....

Considerazioni generali: la spesa per il diabete

Il diabete mellito è una delle patologie considerate tra le più invalidanti. Infatti il problema del diabete mellito non consiste semplicemente nel controllo glicometabolico, cioè delle glicemie e del metabolismo dei grassi, ma nelle complicanze macro e microangiopatiche che lo accompagnano inevitabilmente.  In tal senso è possibile accedere a tutte le agevolazioni, rapportate al grado di invalidità, previste dalle leggi attuali. Mentre attualmente si tende a risparmiare su tutto e su tutti, agevolare la persona diabetica significa spendere per prevenire le sue complicanze future. Infatti, con un pò di lungimiranza, se un diabetico è anche cardiopatico, cosa assai probabile, ed io lo stresso nei turni di lavoro e lo metto in mobilità o gli faccio mobbing, alla fine s'aggraverà la sua patologia di base e finirà per ricoverarsi. Infatti una persona con diabete deve mangiare bene, ad orario, secondo criteri, avere tempo per muoversi, per fare palestra, per controllare le sue glicemie, per curare le sue complicanze tipiche: retinopatia, cardiopatia, nefropatia, piede diabetico, neuropatie ecc.

Classificazione del diabete mellito per sue complicanze

Ricordiamoci che un diabetico con complicanze macroangiopatiche ( ictus ed ischemia miocardica) e microangiopatiche ( retinopatia, neuropatia e nefropatia) o col piede diabetico, costa più di 10.800 euro per anno contro 1700 circa del paziente non diabetico! Quindi anche agevolarlo per consentirgli una vita meno stressante significa. alla fine, investire sulla risorsa umana che rappresenta e prevenire lo spreco che deriverà dal suo aggravamento di salute! Seguono appresso una tabella dove si riporta la spesa in euro per il Diabete Non Complicato, complicato da macroangiopatia,  da microangiopatia e da entrambe.

Il diabetico, in sostanza, se presenta delle complicanze alla sua patologia, allora il grado di invalidità civile si implementa. Un soggetto che assume solo compresse per il suo diabete può avere un punteggio a partire da 5% fino a 100%, per le complicanze maggiori, di occhio, rene, cuore, rispettivamente nei casi conclamati di grave retinopatia, nefropatia e cardiopatia ischemica, per esempio, post-infartuale.

Ai fini della Legge 104/92, occorre essere meritevoli dei benefici di cui all'art. 3, comma 1, ma soprattutto dell'articolo 3, comma 3, il che significa essere meritevole dell'ottenimento del connotato di gravità che presuppone, che la persona abbia un grado di handicap - appunto - con connotazione di gravità, cioè stato di handicap grave, che porta ad una riduzione dell'autonomia personale anche in relazione all'età, in modo continuativo e globale. Per es. se sono persona diabetica, insulinotrattato con schema intensivo,  quasi cieca per retinopatia con visus ridotto a meno di 1/20 in un solo occhio, con  esiti di vasculopatia cerebrale, sostanzialmente con vita in  poltrona o allettata, che necessita di familiari o terzi soggetti che si prendano cure di me nei bisogni della vita quotidiana, per la toilette, igiene intima, nutrizione, preparazione dei pasti, cambi di postura, ecc. ecc.

 Per stabilire quale punteggio assegnare alla persona diabetica, occorre prendere atto delle classi funzionali del diabete.

CLASSI FUNZIONALI DEL SOGGETTO DIABETICO

1. Classe 1: Diabete mellito tipo 2, indipendentemente dal grado di compenso glicemico, in terapia orale e/o iniettiva non insulinica (exenatide, liraglutide) o con sola dieta e NON
complicato
2. Classe 2: Diabete mellito tipo 1 o tipo 2 insulino-trattato in buon compenso (A1c 7.0%) e NON complicato
3. Classe 3: Diabete mellito tipo 1 o tipo 2 insulino-trattato in mediocre compenso glicemico (A1c >7% e <10% per un periodo 1 anno) nonostante adeguato trattamento e autocontrollo glicemico, e/o con complicanze solo strumentalmente rilevate
4. Classe 4: Diabete mellito tipo 1 o tipo 2 in buon compenso con complicanze renali e/o oculari e/o neurologiche e/o vascolari periferiche di grado lieve
• Nefropatia lieve definita da: VFG <60ml/min con proteinuria <0.5gr/die o albuminuria <300mg/die
• Retinopatia non proliferante, moderata, definita da microaneurismi ed emorragie con essudati, senza edema maculare
• Neuropatia strumentalmente rilevata e definita da segni riferibili ad alterazioni specifiche della sensibilità tattile, dolorifica e termica
• Arteriopatia ostruttiva strumentalmente rilevata con claudicatio che compare tra 200- 500 m.
5. Classe 5: Diabete mellito di tipo 1 o tipo 2 in terapia insulinica scompensato* NON complicato e/o con complicanze solo strumentalmente rilevate
6. Classe 6: Diabete mellito di tipo 1 o tipo 2 in terapia insulinica in mediocre compenso con complicanze renali e/o oculari e/o neurologiche e/o vascolari periferiche di grado lieve
7. Classe 7: Diabete mellito di tipo 1 o tipo 2 in terapia insulinica scompensato* con complicanze renali e/o oculari e/o neurologiche e/o vascolari periferiche di grado lieve
8. Classe 8: Diabete mellito di tipo 1 o di tipo 2 in buon compenso con complicanze di grado moderato
• Nefropatia moderata definita da: VFG tra 60 e 20 ml/min e/o proteinuria tra 0.5 e 3gr/die (o albuminuria >300mg/die)
• Retinopatia lieve o moderata non-proliferante con edema maculare e deficit visivo oppure retinopatia proliferante
• Neuropatia strumentalmente rilevata e definita da segni riferibili ad alterazioni specifiche della sensibilità tattile, dolorifica e termica con sintomatologia dolorosa
• Arteriopatia ostruttiva con claudicatio a meno di 200 m. senza dolore a riposo o lesioni ischemiche
9. Classe 9: Diabete mellito di tipo 1 o di tipo 2 in mediocre compenso con complicanze di grado moderato
10. Classe 10: Diabete mellito di tipo 1 o tipo 2 in terapia insulinica scompensato con complicanze di grado moderato
11. Classe 11: Diabete mellito di tipo 1 o di tipo 2, indipendentemente dal trattamento e dal grado di controllo glicemico con complicanze gravi
• Nefropatia grave definita da: VFG < 20 ml/min con o senza proteinuria
• Retinopatia proliferante o non-proliferante grave con residuo visivo corretto non superiore a 1/10 o con residuo campimetrico binoculare < 30%
• Neuropatia diabetica grave definita da: presenza di ulcere torpide, piede di Charcot, ipotensione posturale con episodi lipotimici ricorrenti, gastroparesi con difficoltà
all'alimentazione, vescica neurogena con necessità di cateterizzazione, amiotrofia
• Arteriopatia ostruttiva grave agli arti inferiori definita da presenza di dolore ischemico a riposo, gangrena, amputazioni maggiori



Domanda per l'accompagnatore

Perciò se sei diabetico, stante le difficoltà che incontri quotidianamente nella gestione della tua vita, non può anche il problema del lavoro assillarti e, perciò, è opportuno che tu presenti una domanda di invalidità civile, parlandone semplicemente col tuo medico di famiglia ed indirizzandola all'ufficio Invalidità Civile dell'INPS. Se per te questa istanza è difficile da attuare, rivolgiti con fiducia a qualche centro di assistenza o CAF o patronato che dir si voglia, che saprà istituire e seguire la tua pratica, sia ai fini dell'assegno di pensione e/o di altri benefici di legge previsti per i paziente con connotato di gravità.

E' chiaro che se sono diabetico tipo 2 in classe 1, cioè se prendo la pillola di metformina da 500, due volte al giorno, se non ho problemi di salute al cuore, alla vista o complicanze di altro tipo, non mi devo creare illusioni e pensare di essere invalido al 40% !

Se, viceversa, sono diabetico e pratico insulinoterapia a schema intensivo, se ho uno scompenso metabolico cronico e delle complicanze micro e macroangiopatiche e neuropatiche, allora rientro nella cerchia dei pazienti meritevoli di una buona percentuale di invalidità civile.

Perchè debbo presentare la domanda di invalidità civile?

Le ragioni che possono condurre alla presentazione della domanda di invalidità civile e di riconoscimento dell'handicap per il soggetto diabetico sono:
- Diritto all'inserimento nelle liste per la collocazione obbligatoria
- Elevazione nei limiti di età nei concorsi pubblici
- Diritto ad ottenere mansioni compatibili con l'infermità invalidante
- Maggiori garanzie per la conservazione del posto
- Eventuale diritto ad alcune forme di sovvenzionamento
- Diritto ad acquisire la indennità di accompagnamento (cioè una pensione aggiuntiva che non fa reddito e serve per agevolare l'assistenza di chi necessità di una persona che lo accompagni negli atti della vita, per esempio l'amputato di piede, il cardiopatico severo, colui che col il diabete ha avuto una complicanza, per es.ictus)
Altri diritti sono sanciti dalla Legge del 5 febbraio 1992, n. 104 come:
• Diritto per i parenti a particolari agevolazioni per permettere l'assistenza al paziente
• Precedenza nell'assegnazione della sede di lavoro
Se piuttosto è la patente di guida che ti preoccupa e, dunque, pensi che una volta invalido il suo rinnovo sarà per te difficoltoso, collegati alla pagina di questo sitoweb che ne parla:

Provvidenze economiche

Esse sono previste dal D.P.R. 21 settembre 1994, n. 688 (G.U. n. 22 dicembre 1994, n. 298) riguarda infine il "Regolamento recante norme sul riordinamento dei procedimenti in materia di riconoscimento delle minorazioni civili e sulla concessione dei benefici economici".
• I cittadini con età compresa tra 18 e 65 anni e con invalidità pari al 100% possono aver diritto a pensione di inabilità.
• Ai mutilati e invalidi civili minori di 18 anni è prevista la corresponsione di un'indennità di frequenza.
• L'indennità di accompagnamento è corrisposta in caso di totale inabilità per minorazioni fisiche o psichiche, l'impossibilità di deambulare, oppure l'impossibilità di compiere gli atti quotidiani della vita

Diabete e invalidità

Le prime leggi che affrontano il problema dell'invalidità nei cittadini affetti da diabete mellito (L.n° 118 del 30 marzo1971 e il D. Min. N° 282 del 27 luglio 1980) attribuivano al diabete invalidità da un massimo del 71-80% per il diabete insulino-dipendente complicato con grave compromissione dello stato generale ad un minimo del 31%-40%.

 Le possibili complicanze erano considerate indipendentemente dal diabete:
-retinopatia diabetica con cecità

- nefropatia diabetica

- neuropatia diabetica

- cardiopatia ischemica

- scompenso cardiaco

- piede diabetico  complicato da amputazioni

Il D.M. n° 43 del 5/2/92, che sostituisce il precedente decreto, definisce con maggior precisione il diabete, ma tiene conto della vecchia classificazione della patologia:

Gastroepato :

Cardiologia

Dermatologia

Diabetologia

Diete

Ematologia

Endocrinologia

Epatologia

Esami laboratorio

-strumentali

Gastroenterologia

Malattie autoimmuni

Malattie infettive

Malattie vascolari

Nefrologia

Neurologia

Obesità

Ortopedia

Otorino

Psichiatria

Pneumologia

Tumori

Sessuologia Clinica

Visita medica

visita: Un Medico per Tutti

Classificazione del diabete in classe ai fini della inavlidità

Classe I
Diabete mellito tipo 2° (non insulino dipendente) con buon controllo metabolico (tasso glicemico a digiuno mg l00-120/dL e tasso glicemico dopo pasto mg 80-200/dL)
Classe II
Diabete mellito tipo 1° (insulino-dipendente) con buon controllo metabolico (tasso glicemico a digiuno mg150/dL e tasso glicemico dopo pasto mg180-200dL) Diabete mellito tipo 1° e 2° con iniziali manifestazioni micro e macroangiopatiche rilevabili solo con esami strumentali.
Classe III
Diabete mellito insulino-dipendente con mediocre controllo metabolico (tasso glicemico a digiuno mg150dL e tasso glicemico dopo pasto mg180-200dL) con iperlipidemia o con crisi ipoglicemiche frequenti (nonostante una terapia corretta ed una buona osservanza da parte del paziente). Diabete mellito tipo 1° e 2° con complicanze micro e/o macroangiopatiche con sintomatologia clinica di medio grado es. retinopatia non proliferante e senza maculopatia, presenza di microalbuminuria patologica con creatininemia ed azotemia normali, arteriopatia ostruttiva senza gravi dolori ischemici ecc.).
Classe IV
Diabete mellito complicato da
a) nefropatia con insufficienza renale cronica e/o
b) retinopatia proliferante, maculopatia, emorragie vitreali e/o
c) arteriopatia ostruttiva con grave "claudicatio" o amputazione di un arto".

Il D.M. n° 43 del 5/2/92 individua poi le seguenti percentuali di invalidità:

9309 Diabete mellito tipo 1° o 2° con complicanze micro-macroangiopatiche con manifestazioni cliniche di medio grado (Classe III) 41- 50 punti % invalidità
9310  Diabete mellito insulino-dipendente con mediocre controllo metabolico e iperlipidemia o con crisi ipoglicemiche frequenti nonostante terapia (Classe III)  51  - 60%
9311 Diabete mellito complicato da grave nefropatia e/o retinopatia proliferante, maculopatia, emorragie vitreali e/o arteriopatia ostruttiva (Classe IV) 91- 100

Purtroppo l'interpretazione di tali norme, essendo la definizione piuttosto generica, è lasciata al buon senso delle commissioni medico-legali, ingenerando disparità di trattamento tra una commissione e l'altra.

 

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