Mi telefona un avvocato e mi rimprovera per essere stato troppo stretto nella valutazione di invalidità civile, nella fattispecie, di un signore diabetico. Ho assegnato, in una perizia, un punteggio di 11% di invalidità ad un diabetico. Il legale ritiene che avrei dovuto assegnare 40 punti percentuali, secondo la tabella del DM/92, quella prevista per il computo delle invalidità, per il semplice fatto che il paziente era diabetico ed assumeva metformina 500 mg cpr, una a pranzo ed una a cena ! Per questa sua convinzione muoverà ricorso contro il mio giudizio medico-legale. Ma è corretta la sua osservazione?
No!
E vediamo perchè.
Il paziente non
aveva esibito, in effetti, documentazione sanitaria alcuna per qualsivoglia
complicanza diabetica, nè aveva particolari problemi, per es. una nefropatia,
una retinopatia, una
Non aveva neppure cartelle cliniche che documentassero problematiche sanitarie serie. Aveva solo un mazzo di fogli, scritti da questo e quel tale collega, magari nei propri rispettivi ambulatori privati, a suono di quattrini, che riportano certificazioni discutibili!
Quindi, lungi da noi le truffe, non abbiamo calcolato quel diabete assegnando 40 punti%, ma rifacendosi a linee guida ministeriali per gli stati invalidanti che dettano, appunto, questi criteri per il computo.
I malati di diabete hanno diritto in genere ad esenzione del ticket sanitario per tutto ciò che concerne la malattia. Se presentano domanda, possono essere iscritti alle categorie protette in caso di invalidità superiore al 46%, se lavoratori dipendenti. pensione per inabilità alle mansioni, se dipendenti pubblici.
Morale della favola. Cercate di non farti prendere in giro da chi vi cerca di distogliere denaro e vi fa perdere tempo prezioso illudendovi che vi toccano pensioni varie. Il tempo delle vacche grasse è finito da tempo: oggi solo vacche magre e sifilitiche!
Se
siete diabetici per davvero, invece, continuate a leggete appresso....
Il diabete mellito è una delle patologie considerate tra le più invalidanti. Infatti il problema del diabete mellito non consiste semplicemente nel controllo glicometabolico, cioè delle glicemie e del metabolismo dei grassi, ma nelle complicanze macro e microangiopatiche che lo accompagnano inevitabilmente. In tal senso è possibile accedere a tutte le agevolazioni, rapportate al grado di invalidità, previste dalle leggi attuali. Mentre attualmente si tende a risparmiare su tutto e su tutti, agevolare la persona diabetica significa spendere per prevenire le sue complicanze future. Infatti, con un pò di lungimiranza, se un diabetico è anche cardiopatico, cosa assai probabile, ed io lo stresso nei turni di lavoro e lo metto in mobilità o gli faccio mobbing, alla fine s'aggraverà la sua patologia di base e finirà per ricoverarsi. Infatti una persona con diabete deve mangiare bene, ad orario, secondo criteri, avere tempo per muoversi, per fare palestra, per controllare le sue glicemie, per curare le sue complicanze tipiche: retinopatia, cardiopatia, nefropatia, piede diabetico, neuropatie ecc.
Ricordiamoci che un diabetico con complicanze macroangiopatiche (
Il diabetico, in sostanza, se presenta delle complicanze alla sua patologia, allora il grado di invalidità civile si implementa. Un soggetto che assume solo compresse per il suo diabete può avere un punteggio a partire da 5% fino a 100%, per le complicanze maggiori, di occhio, rene, cuore, rispettivamente nei casi conclamati di grave retinopatia, nefropatia e cardiopatia ischemica, per esempio, post-infartuale.
Ai fini della Legge 104/92, occorre essere meritevoli dei benefici di cui all'art. 3, comma 1, ma soprattutto dell'articolo 3, comma 3, il che significa essere meritevole dell'ottenimento del connotato di gravità che presuppone, che la persona abbia un grado di handicap - appunto - con connotazione di gravità, cioè stato di handicap grave, che porta ad una riduzione dell'autonomia personale anche in relazione all'età, in modo continuativo e globale. Per es. se sono persona diabetica, insulinotrattato con schema intensivo, quasi cieca per retinopatia con visus ridotto a meno di 1/20 in un solo occhio, con esiti di vasculopatia cerebrale, sostanzialmente con vita in poltrona o allettata, che necessita di familiari o terzi soggetti che si prendano cure di me nei bisogni della vita quotidiana, per la toilette, igiene intima, nutrizione, preparazione dei pasti, cambi di postura, ecc. ecc.
Per stabilire quale punteggio assegnare alla persona diabetica, occorre prendere atto delle classi funzionali del diabete.
1. Classe 1: Diabete mellito tipo 2, indipendentemente dal grado di compenso
glicemico, in
terapia orale e/o iniettiva non insulinica (exenatide, liraglutide) o con sola
dieta e NON
complicato
2. Classe 2: Diabete mellito tipo 1 o tipo 2 insulino-trattato in buon compenso
(A1c 7.0%) e
NON complicato
3. Classe 3: Diabete mellito tipo 1 o tipo 2 insulino-trattato in mediocre
compenso glicemico
(A1c >7% e <10% per un periodo 1 anno) nonostante adeguato trattamento e
autocontrollo glicemico, e/o con complicanze solo strumentalmente rilevate
4. Classe 4: Diabete mellito tipo 1 o tipo 2 in buon compenso con complicanze
renali e/o
oculari e/o neurologiche e/o vascolari periferiche di grado lieve
Nefropatia lieve definita da: VFG <60ml/min con proteinuria <0.5gr/die o
albuminuria
<300mg/die
Retinopatia non proliferante, moderata, definita da microaneurismi ed
emorragie con
essudati, senza edema maculare
Neuropatia strumentalmente rilevata e definita da segni riferibili ad
alterazioni
specifiche della sensibilità tattile, dolorifica e termica
Arteriopatia ostruttiva strumentalmente rilevata con claudicatio che compare
tra 200-
500 m.
5. Classe 5: Diabete mellito di tipo 1 o tipo 2 in terapia insulinica
scompensato* NON
complicato e/o con complicanze solo strumentalmente rilevate
6. Classe 6: Diabete mellito di tipo 1 o tipo 2 in terapia insulinica in
mediocre compenso con
complicanze renali e/o oculari e/o neurologiche e/o vascolari periferiche di
grado lieve
7. Classe 7: Diabete mellito di tipo 1 o tipo 2 in terapia insulinica
scompensato* con
complicanze renali e/o oculari e/o neurologiche e/o vascolari periferiche di
grado lieve
8. Classe 8: Diabete mellito di tipo 1 o di tipo 2 in buon compenso con
complicanze di grado
moderato
Nefropatia moderata definita da: VFG tra 60 e 20 ml/min e/o proteinuria tra
0.5 e
3gr/die (o albuminuria >300mg/die)
Retinopatia lieve o moderata non-proliferante con edema maculare e deficit
visivo
oppure retinopatia proliferante
Neuropatia strumentalmente rilevata e definita da segni riferibili ad
alterazioni
specifiche della sensibilità tattile, dolorifica e termica con sintomatologia
dolorosa
Arteriopatia ostruttiva con claudicatio a meno di 200 m. senza dolore a riposo
o lesioni
ischemiche
9. Classe 9: Diabete mellito di tipo 1 o di tipo 2 in mediocre compenso con
complicanze di
grado moderato
10. Classe 10: Diabete mellito di tipo 1 o tipo 2 in terapia insulinica
scompensato con
complicanze di grado moderato
11. Classe 11: Diabete mellito di tipo 1 o di tipo 2, indipendentemente dal
trattamento e dal
grado di controllo glicemico con complicanze gravi
Nefropatia grave definita da: VFG < 20 ml/min con o senza proteinuria
Retinopatia proliferante o non-proliferante grave con residuo visivo corretto
non
superiore a 1/10 o con residuo campimetrico binoculare < 30%
Neuropatia diabetica grave definita da: presenza di ulcere torpide, piede di
Charcot,
ipotensione posturale con episodi lipotimici ricorrenti, gastroparesi con
difficoltà
all'alimentazione, vescica neurogena con necessità di cateterizzazione,
amiotrofia
Arteriopatia ostruttiva grave agli arti inferiori definita da presenza di
dolore ischemico a
riposo, gangrena, amputazioni maggiori
Perciò se sei diabetico, stante le difficoltà che incontri quotidianamente nella gestione della tua vita, non può anche il problema del lavoro assillarti e, perciò, è opportuno che tu presenti una domanda di invalidità civile, parlandone semplicemente col tuo medico di famiglia ed indirizzandola all'ufficio Invalidità Civile dell'INPS. Se per te questa istanza è difficile da attuare, rivolgiti con fiducia a qualche centro di assistenza o CAF o patronato che dir si voglia, che saprà istituire e seguire la tua pratica, sia ai fini dell'assegno di pensione e/o di altri benefici di legge previsti per i paziente con connotato di gravità.
E' chiaro che se sono diabetico tipo 2 in classe 1, cioè se prendo la pillola di metformina da 500, due volte al giorno, se non ho problemi di salute al cuore, alla vista o complicanze di altro tipo, non mi devo creare illusioni e pensare di essere invalido al 40% !
Se, viceversa, sono diabetico e pratico insulinoterapia a schema intensivo, se ho uno scompenso metabolico cronico e delle complicanze micro e macroangiopatiche e neuropatiche, allora rientro nella cerchia dei pazienti meritevoli di una buona percentuale di invalidità civile.
Le ragioni che possono condurre alla presentazione della domanda di invalidità civile
e di riconoscimento dell'handicap per il soggetto diabetico sono:
- Diritto all'inserimento nelle liste per la collocazione obbligatoria
- Elevazione nei limiti di età nei concorsi pubblici
- Diritto ad ottenere mansioni compatibili con l'infermità invalidante
- Maggiori garanzie per la conservazione del posto
- Eventuale diritto ad alcune forme di sovvenzionamento
- Diritto ad acquisire la indennità di accompagnamento (cioè una pensione aggiuntiva
che non fa reddito e serve per agevolare l'assistenza di chi necessità di una persona
che lo accompagni negli atti della vita, per esempio l'amputato di piede, il cardiopatico
severo, colui che col il diabete ha avuto una complicanza, per es.ictus)
Altri diritti sono sanciti dalla Legge del 5 febbraio 1992, n. 104 come:
Diritto per i parenti a particolari agevolazioni per permettere l'assistenza al
paziente
Precedenza nell'assegnazione della sede di lavoro
Se piuttosto è la patente di guida che ti preoccupa e, dunque, pensi che una volta
invalido il suo rinnovo sarà per te difficoltoso, collegati alla pagina di questo
sitoweb che ne parla:
Esse sono previste dal D.P.R. 21 settembre 1994, n. 688 (G.U. n. 22 dicembre 1994,
n. 298) riguarda infine il "Regolamento recante norme sul riordinamento dei procedimenti
in materia di riconoscimento delle minorazioni civili e sulla concessione dei benefici
economici".
I cittadini con età compresa tra 18 e 65 anni e con invalidità pari al 100% possono
aver diritto a pensione di inabilità.
Ai mutilati e invalidi civili minori di 18 anni è prevista la corresponsione di
un'indennità di frequenza.
L'indennità di accompagnamento è corrisposta in caso di totale inabilità per minorazioni
fisiche o psichiche, l'impossibilità di deambulare, oppure l'impossibilità di compiere
gli atti quotidiani della vita
Le prime leggi che affrontano il problema dell'invalidità nei cittadini affetti
da diabete mellito (L.n° 118 del 30 marzo1971 e il D. Min. N° 282 del 27 luglio
1980) attribuivano al diabete invalidità da un massimo del 71-80% per il diabete
insulino-dipendente complicato con grave compromissione dello stato generale ad
un minimo del 31%-40%.
Le possibili complicanze erano considerate indipendentemente dal diabete:
-retinopatia diabetica con cecità
- piede diabetico complicato da amputazioni
Il D.M. n° 43 del 5/2/92, che sostituisce il precedente decreto, definisce
con maggior precisione il diabete, ma tiene conto della vecchia classificazione
della patologia:
visita: Un Medico per Tutti
Classe I
Diabete mellito tipo 2° (non insulino dipendente) con buon controllo metabolico
(tasso glicemico a digiuno mg l00-120/dL e tasso glicemico dopo pasto mg 80-200/dL)
Classe II
Diabete mellito tipo 1° (insulino-dipendente) con buon controllo metabolico
(tasso glicemico a digiuno mg150/dL e tasso glicemico dopo pasto mg180-200dL) Diabete
mellito tipo 1° e 2° con iniziali manifestazioni micro e macroangiopatiche rilevabili
solo con esami strumentali.
Classe III
Diabete mellito insulino-dipendente con mediocre controllo metabolico (tasso
glicemico a digiuno mg150dL e tasso glicemico dopo pasto mg180-200dL) con iperlipidemia
o con crisi ipoglicemiche frequenti (nonostante una terapia corretta ed una buona
osservanza da parte del paziente). Diabete mellito tipo 1° e 2° con complicanze
micro e/o macroangiopatiche con sintomatologia clinica di medio grado es. retinopatia
non proliferante e senza maculopatia, presenza di microalbuminuria patologica con
creatininemia ed azotemia normali, arteriopatia ostruttiva senza gravi dolori ischemici
ecc.).
Classe IV
Diabete mellito complicato da
a) nefropatia con insufficienza renale cronica e/o
b) retinopatia proliferante, maculopatia, emorragie vitreali e/o
c) arteriopatia ostruttiva con grave "claudicatio" o amputazione di un arto".
Il D.M. n° 43 del 5/2/92 individua poi le seguenti percentuali di invalidità:
9309 Diabete mellito tipo 1° o 2° con complicanze
micro-macroangiopatiche con manifestazioni cliniche di medio grado (Classe III)
41- 50 punti % invalidità
9310 Diabete mellito insulino-dipendente con mediocre controllo metabolico
e iperlipidemia o con crisi ipoglicemiche frequenti nonostante terapia (Classe III)
51 - 60%
9311 Diabete mellito complicato da grave nefropatia e/o retinopatia proliferante,
maculopatia, emorragie vitreali e/o arteriopatia ostruttiva (Classe IV) 91- 100
Purtroppo l'interpretazione di tali norme, essendo la definizione piuttosto generica, è lasciata al buon senso delle commissioni medico-legali, ingenerando disparità di trattamento tra una commissione e l'altra.
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