Le nuove raccomandazioni per il diabete gestazionale
Ricordiamo alle nostre gentili navigatrici che le informazioni contenute in questa pagina servono solo per avere delle notizie scientifiche circa il problema del diabete gestazionale. Se la donna gravida ha riscontrato per caso che le sue glicemie, dopo o prima dei pasti, sono aumentate, secondo quanto appresso spiegato, deve rivolgersi subito al proprio medico ostetrico-ginecologo ed al diabetologo per le cure da attuarsi. Ricordiamo che in nessun caso ci si può automedicare o praticare delle diete seguendo le nostre indicazioni, tanto più in gravidanza!
Il diabete gestazionale può comparire anche in donne non diabetiche nel secondo trimestre di gravidanza e termina con il parto, interessando fino al 7% delle donne, con maggior rischio di sviluppare ipertensione e quindi di mortalità e morbilità fetali.
Il rischio di un bimbo macrosomico, il gigante con i piedi d'argilla |
il bambino che nasce da una madre diabetica
diabete e concepimento il diabete gestazionale gestione diabete gestazionaleSi diagnostica dalla 16° alla 24° settimana con un test provocativo di screening detto minicarico (cioè somministrando per bocca alla gravida 75 gr di sciroppo di glucosio anidro e valutazione glicemica al tempo 0' e dopo 60 e 120 minuti); se l’esito di questo test è positivo, come appresso specificato, si procede con l'esecuzione di una ulteriore curva da carico di glucosio per via orale (OGTT), stavolta con 100 g di glucosio e valutazione della glicemia al tempo 0', dopo 60 minuti, dopo 120 minuti e dopo 180 minuti, da effettuarsi al massimo entro la 25° - 30° settimana gestazionale.
Lo screening si impone tra la 24° e 28 ° settimana, soprattutto in caso di:
-Pregresso GDM (diabete mellito in gravidanza)
-Familiarità di 1° grado per diabete (cfr classificazione del diabete)
-Obesità BMI > a 28
-Età > 35
-Che appartiene a particolare gruppi etnici (per esempio indiani, cinesi, africani
ecc. cfr diabete)
-Pregressa microsomia fetale
-Storia di mortalità neonatale incerta
Le nuove direttive prevedono di effettuare lo screening ad una donna con le
seguenti caratteristiche:
In sintesi:
Lo screening si effettua dapprima con una prova da carico con glucosio di soli 75
g (la paziente cioè beve una soluzione di sciroppo) e si controlla quindi la glicemia
al tempo zero, ad un ora ed a due ore (linee guida 2010)
Se la glicemia è maggiore o uguale a 92 ed inferiore a 126 mg/dl, anche se non siamo
di fronte ad un diabete manifesto, tuttavia oggi 2010, si pone già diagnosi di DIABETE
GESTAZIONALE.
se è inferiore a 92 mg/dl si dovrà comunque eseguire una priva da carico tra la
24 a e 28 a settimana.
In particolare la prova da carico si può attuare nei seguenti modi:
L'OGTT dovrà essere eseguito con 100 grammi di glucosio e prelievi venosi
ai tempi 0', 60' e 120' per la determinazione della glicemia su plasma.
Si pone diagnosi di GDM quando uno o più valori risultano ugualí o superiori
a quelli soglia.
E’ altamente specialistica e si avvale della consulenza combinata del ginecologo e del diabetologo. Si comincia con la sola dieta ed un moderato esercizio fisico, compatibilmente con le condizioni della donna. E’ importante che la donna in gravidanza cammini dai 30 ai 60 minuti, almeno 3 volte alla settimana per non aumentare di peso e per controllare i livelli di glicemia. La dieta dovrà privilegiare l’assunzione di fibre (I cereali, questi nobili sconosciuti )e proteine, anzi deve essere leggermente iperproteica ( Uova, latte, yogurt e formaggi: valore nutritivo) limitando invece l’assunzione di carboidrati, lipidi, e glucidi. I grassi saturi vanno ridotti al massimo e preferita la frutta poco zuccherina e la verdura, evitando al massimo i prodotti chimici. Lo zucchero a rapido assorbimento deve essere evitato in ogni sua forma (dolci, miele, marmellate, bevande zuccherate, ecc). Persino gli alimenti con dicitura “senza zucchero” dovranno essere momentaneamente eliminati, in quanto contengono comunque dei sostitutivi dello zucchero non indicati in gravidanza. Inoltre va evitato l’alcool ed il fumo e preferita una adeguata idratazione.
è importante eseguire un attento autocontrollo glicemico domiciliare perché in qualche caso la futura madre deve ricorrere all’aiuto della terapia insulinica: l’insulina, infatti, è uno dei pochi farmaci privi di controindicazioni in gravidanza, preferendo la medicazione ai pasti con insuline analogo rapido ; in particolare sembrerebbe che novorapid sia la prima insulina analogo da impiegare secondo studi in donne con Diabete tipo 1. Confronta anche la gestione del diabete in gravidanza. Il trial, che ha coinvolto 322 donne con diabete tipo 1 in gravidanza durato più di 4 anni, ha dimostrato che questa insulina migliora significativamente il controllo glicemico postprandiale nel primo e nel terzo trimestre, se paragonata all’insulina umana. Il rischio di episodi maggiori di ipoglicemia è stato del 28% inferiore per i pazienti trattati con NovoRapid rispetto all’insulina umana. Il rischio di episodi maggiori (notturni e diurni) di ipoglicemia è stato rispettivamente del 52% e del 15% più basso con NovoRapid che con l’insulina umana. Se paragonata all’insulina umana, il trial con NovoRapid ha mostrato risultati migliori sia per la madre che per il bambino: