Cura della menopausa
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metrorragia
LEGGETE QUANTO SEGUE SOLO PER INFORMAZIONE: LE CURE PER LA MENOPAUSA SONO ALTAMENTE
SPECIALISTICHE.
Si manifesta tra i 42 ed i 60 anni, solitamente preceduta da un periodo detto di
premenopausa di durata variabile, in cui il ciclo mestruale diviene irregolare,
con mestruazioni di breve durata e diradate nel tempo. La menopausa inizia dall'ultimo
ciclo mestruale fisiologico e può essere considerata avvenuta quando i flussi mestruali
siano assenti da almeno un anno. Elementi per la diagnosi: (1) cessazione delle
mestruazioni per processo fisiologico di invecchiamento o per ovariectomia bilaterale.
(2) Elevazione di FSH ed LH [In fase di accertamento iniziale vengono anche
effettuati il dosaggio di TSH, PRL e testosterone per valutare l'eventuale indicazione
ad ulteriori indagini come uno studio RM della regione sellare in caso di iperprolattinemia
o di sospetto ipopituitarismo.
Trattamento
Uno dei più importanti concetti terapeutici attuali sul trattamento ormonale delle
donne in menopausa è quello che l'indicazione ad intraprendere tale trattamento
è presente solo se vi sono segni e sintomi significativi mentre non vi è mai indicazione
ad un trattamento preventivo in quanto il rapporto benefici/rischi è in questi casi
sfavorevole (aumentato rischio di ictus e di eventi
tromboembolici e forse di
Cancro mammario). Il trattamento estrogenico di
norma va effettuato alle dosi più basse e per il periodo più breve possibile.
Sintomi vasomotori
— Una modifica dello stile di vita sembra in grado di ridurre la sintomatologia
nelle forme lievi: abolizione del fumo, riduzione del consumo di alcol, aumento
dell'attività fisica.
— La terapia ormonale sostitutiva va iniziata solo in pazienti con sintomatologia
che causi severo disagio e dopo valutazione dei benefìci attesi e dei rischi potenziali
(tra i quali vi sono l'ictus, gli eventi coronarici ed un modestissimo aumento del
rischio di cancro dell'endometrio quando si usino estrogeni da soli e di cancro
della mammella e del polmone quando si usino estrogeni associati a progestinici).
La decisione di iniziare un trattamento, che comunque è prolungato, va quindi presa
con il paziente, dopo adeguata informazione che metta in rilievo anche le incertezze
ancora esistenti.
— La terapia estrogenica (associata o meno a progestinici) è in grado di
eliminare in tutto o in parte le vampate di calore e le sudorazioni ma non le cefalee
o i capogiri.
Come approccio iniziale le preparazioni estrogeniche transdermiche e quelle
topiche vaginali sono oggi ampiamente preferite alla terapia estrogenica orale tradizionale
per il minore rischio di effetti collaterali:
Estradiolo (Estraderm TTS 25, 50, 75, 100 /*g). Pos: sostituire un sistema
transdermico due volte a settimana per 25 giorni al mese;
oppure
estrogeni coniugati naturali (Premarin crema vag 25 g cZappl). Pos: 1-2 ap-plicazioni
al giorno). Alla luce di ampi e recenti trial, le dosi degli estrogeni devono essere
le più basse possibili mentre l'associazione con progestinici è spesso evitata o
somministrata solo per brevi periodi al fine di evitarne gli effetti collaterali
aggiuntivi.
Etinilestradiolo (Etinilestradiolo Amsa cpr 10 pig). Pos: 10-20 fig/die per
os per 25 giorni al mese;
oppure
estrogeni coniugati (Premarin cpr 0,3 e 0,625 mg). Pos: 0,3-0,625 mg/ die
per os per 25 giorni al mese.
Prima di iniziare un trattamento estrogenico: escludere la presenza di controindicazioni
assolute o relative; controllare la pressione arteriosa ed effettuare un'ecografia
pelvica ed una citologia utero-vaginale. Controindicazioni assolute: sanguinamento
vaginale non diagnosticato, cancro mammario sospetto o pregresso; cancro dell'endometrio
sospetto pregresso; trombosi venosa in atto. Melanoma maligno. Controindicazioni
relative: fibrosi uterina; endometriosi; storia di emicrit-nia; epatopatie in
genere; colelitiasi. Gravidanza. Allattamento. Storia di malattie tromboemboliche.
Effetti
collaterali: cefalea, sonnolenza, depressione. Edemi, tromboembolie, ipertensione.
Anoressia, diarrea, nausea, vomito, incremento ponderale. Interruzione di un sanguinamente,
dismenorrea, amenorrea candidosi vaginale, perdita della libido. Acne, orticaria,
pigmentazione cute seborroica. Iperglicemia, ritenzione di sodio e di acqua. Crampi
alle gambe. Tensione mammaria. Peggioramento della miopia o dell'astigmatismo. Intolleranza
alle lenti a contatto. Il rischio di cancro dell'endometrio viene meno associandovi
un progestinico.
Interazioni: anticoagulanti orali, ipoglicemizzanti orali o l'insulina possono
richiedere modificazioni di dosaggio. Barbiturici e rifampicina ne riducono l'effetto.
Test di laboratorio: nelle terapie a lungo termine controllare la funzione
epa tica. Può causare elevazioni di glicemia, sodiemia, trigliceridemia, cortisolemia.
Allo scopo di ridurre il rischio di cancro dell'endometrio, le varie formula zioni
di estrogeno vengono non di rado associate a medrossiprogesterone acetato (Farlutal
cpr 10 mg). Pos: 5-10 mg/die dal 14° al 25° giorno. Alla sospensione di entrambi
i farmaci vi sarà un qualche perdita ematica per alcuni giorni. Un regime alternativo
prevede l'associazione fissa di medrossiprogesterone a piccole dosi (Provera
G cpr 5 mg. Pos: 2,5 mg/die) all'estrogeno, senza effettuare interruzioni
(ciò al fine di prevenire i fenomeni vasomotori nei giorni di sospensione dell'estrogeno).
In questo modo si provocherà (dopo qualche mese di trattamento) l'atrofia dell'endometrio
senza più perdite ematiche. Il trattamento deve essere continuato per alcuni anni
e se interrotto precocemente, porta alla ricomparsa dei disturbi vasomotori. Se
la paziente è stata isterectomizzata non è necessario somministrare progestinici.
In alternativa raloxifene (Optruma cpr 60 mg). Pos: una compressa al giorno
indipendentemente dai pasti. Il raloxifene è un modulatore selettivo dei recettori
per gli estrogeni che ha effetti estrogenici a livello delle ossa e del fegato nonché
effetto antiestrogenico a livello di mammelle ed utero. Non riduce le vampate di
calore, la secchezza vaginale o l'atrofia mammaria. Aumenta invece la massa minerale
ossea. Non è richiesta l'aggiunta di progestinici e non determina iperplasia endometriale.
Di rado può esso stesso causare vampate di calore o crampi muscolari. Di recente
è stato osservato che la clonidina (Catapresan) in cpr da 0,150 mg o per via transdermica
è in grado di ridurre i fenomeni vasomotori.
Dispareunia
Qualora si associ ai fenomeni vasomotori, la dispareunia può essere trattata con
estrogeni coniugati in crema vaginale (Premarin crema vaginale). Pos: una
applicazione a giorni alterni o due volte a settimana. In caso di controindicazioni
al trattamente estrogenico possono essere usati gel lubrificanti (Fain gel)
a base di centella asiatica e ialuronato.con gel topici a base di allamidi,
che specificamente inibiscono la degranulazione mastocitaria a livello vaginale,
riducendo così i fattori irritativi locali. Possono essere utilizzati sulla mucosa
vestibolare, per lubrificare e proteggere la mucosa sia come terapia, sia come prevenzione,
quando sarà consentita la ripresa dei rapporti. La penetrazione deve essere evitata
fino a completamento della terapia, per
non rinnovare il trauma meccanico e le microabrasioni che costituiscono un potente
fattore di richiamo e attivazione del mastocita. Curare infezioni vaginali,
es. vaginiti da candida.
Per le donne in menopausa ed in postmenopausa è indicata una dieta ad ele¬vato
tenore di calcio che privilegi il latte ed i latticini specie se a basso con¬tenuto
di grassi. Inoltre viene ritenuta utile l'assunzione di calcio carbonato
(Cacit 1.000 cpr efferv 1 g). Pos: una compressa sciolta in acqua durante i pasti.
Un adeguato apporto di vitamina D può essere fornito dai cibi, dalla luce solare
o da preparati farmaceutici. Viene inoltre sempre consigliato l'esercizio fisico
regolare. La terapia sostitutiva ormonale (descritta sopra) migliora il bilancio
del calcio, riduce l'entità dell'osteoporosi ma non il numero delle fratture. Appare
particolarmente indicata nelle donne con (1) menopausa precoce, (2) familiarità
di osteoporosi, (3) fumatrici, (4) magrezza e/o bassa statura, (5) sedentarie
e con (6) dieta a basso tenore di calcio. Il trattamento è uguale a quello descritto
per i sintomi vasomotori. In alternativa per ridurre il rischio di fratture:
alendronato (Adronat cpr 5 mg). Pos: 1 cpr/die (al mattino), lontano dai
pasti.
Menopausa chirurgica
Dopo ovariectomia bilaterale, per evitare l'immediata insorgenza di sintomi vasomotori
e le altre sequele della menopausa, è necessario iniziare subito un trat-tamento
estrogenico:
estrogeni coniugati (Premarin cpr 0,625 mg). Pos: 1,25 mg/die per os per 25 giorni
al mese; oppure estradiolo (Estrofem cpr riv 2 mg). Pos: 1 cpr/die per os
per 25 giorni al mese. Per entrambi dopo i 50 anni la dose può essere dimezzata.
Prima di iniziare un trattamento estrogenico: escludere la presenza di controindicazioni
assolute o relative; controllare la pressione arteriosa ed effettuare un'ecografia
pelvica ed una citologia utero-vaginale. Controindicazioni assolute: sanguinamento
vaginale non diagnosticato cancro mammario sospetto o pregresso; cancro dell'endometrio
sospetto pregresso; trombosi venosa in atto.
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