Cuore polmonare: introduzione al tema
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cfr anche cuore polmonare, fisiopatologia
Si definisce cuore polmonare quella patologia che si manifesta con la dilatazione
del ventricolo destro in risposta all’aumento del postcarico, cioè ad un incremento
del lavoro cardiaco conseguente ad incremento delle resistenze di circolo polmonari,
quindi conseguente a patologie del torace, dei polmoni e della circolazione polmonare.
Così i pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (cfr
Bronchite cronica ). Il passaggio di sangue
nel circolo polmonare serve per lo scambio dei gas, per il filtraggio delle particelle
e al condizionamento chimico del sangue (per esempio alla trasformazione della angiotensiona
I in II). Durante la inspirazione il polmone si espande e consente una miglior
circolazione ematica. La gittata del Ventricolo destro è funzione del precarico,
della contrattilità del cuore e delle resistenze (post-carico), ma il ventricolo
destro non ha grande capacità di aumentare la pressione ed il post-carico è funzione
della pressione arteriosa polmonare che si mantiene sempre bassa. Anzi la differenza
tra la pressione in atrio sinistro e arteria polmonare è di 5 cm di H20, essendo
15 cm in arteria polmonare e 10 in atrio e questa esigua pressione consente una
portata di 5 litri di sangue a riposo fino a 25 litri sotto sforzo per ogni minuto.
La dilatazione del ventricolo destro nel cuore polmonare dipende dal fatto che le
resistenze al circolo sanguigno nel polmone in corso di broncopneumopatia cronica
sono alterate, sia perché i vasi sono stirati e, quindi, più piccoli di diametro,
sia perché i capillari polmonari sono compressi. Ma la stessa cosa capita pure nelle
forme restrittive, dove i vasi sono compressi e distorti o nella ipossia, dove c’è
vasocostrizione.
Il cuore polmonare può essere acuto o cronico.
Condizioni che causano cuore polmonare acuto sono l’embolia polmonare (cfr
embolia polmonare), evento questo
assai diffuso specie in USA dove almeno 50.000 persone muoiono per embolia polmonare,
conseguente alla bassa portata cardiaca che ne deriva per l’ostacolato flusso sanguigno
polmonare. Il paziente è in preda a violento dolore toracico che ricorda un infarto
(cfr Il dolore al torace
Il dolore al torace: l'angina instabile
infarto del miocardio), sudato, pallido,
ipoteso, con polso accelerato, dispnoico (cfr
dispnea), si osserva turgore delle giugulari perché il sangue che giunge con
il sistema delle vene cave non scarica in atrio destro per come dovrebbe, poiché
il ventricolo destro spinge contro un circolo polmonare embolizzato, cioè con dei
coaguli che bloccano i vasi. All’auscultazione compare un soffio sistolico da insufficienza
tricuspidalica ed un ritmo di galoppo. L’emogas (cfr
equilibrio acido-base) evidenzia quasi sempre
ipossemia, secondaria a squilibri del rapporto ventilazione/perfusione, nonché calo
della Pa C02. Se la portata cardiaca regge per 2-3 ore, allora naturalmente il trombo
si lisa ed il paziente sopravvive, per cui la terapia trombolitica è più indicata
della semplice eparina.
Il cuore polmonare cronico è secondario, invece, a patologie croniche che interessano
il polmone. In questo caso l’aumento di resistenza del circolo polmonare è graduale
e si assiste ad una ipertrofia del ventricolo destro. L’aumento di resistenza del
circolo polmonare riconosce cause differenti:
- Microembolia ripetuta con organizzazione degli emboli
- Somministrazione di polveri endovena, es, nel tossicodipendente (cfr
oppiacei)
- Parassiti
-Tumori
- Cause essenziali primitive.
- Vasculopatie del collagene
Artrite reumatoide granulomatosi di Wegener
La presenza di dispnea, (cfr dispnea),caratterizza
l’ipertensione polmonare, cosa assai evidente perfino dopo sforzi lievi, che si
associa a tosse non produttiva (cfr Il paziente con la tosse,
diagnosi e cura), talora insorge perfino dolore toracico (cfr
Il dolore al torace) per fatti ischemici
cardiaci. Può essere presente sdoppiamento del secondo tono, ipocarbia per iperventilazione
alveolare, con pressione parziale di ossigeno ridotta e sdoppiamento costante del
secondo tono, con soffio da insufficienza della mitrale.
La diagnosi si può fare con l’RX del torace (cfr
rx_torace) che dimostra una dilatazione
del tronco comune dell’arteria polmonare e dei vasi ilari. L’ecocardiogramma dimostra
il ventricolo destro ipertrofico e la pressione del ventricolo destro può essere
studiata al colordoppler studiando il picco del flusso del rigurgito tricuspidalico
e polmonare.
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