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Covid 19

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ARTICOLO AGGIORNATO Al  gennaio 2022

Le cose da fare subito per il covid 19

 

Esiste un vaccino per un nuovo Coronavirus?

Si, secondo la panoramica dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), al 5 gennaio 2021 erano 235 i vaccini candidati in corso di sviluppo, di cui 172 in fase pre-clinica e 63 in fase clinica (15 di questi ultimi nella fase 3). Personalmente il titolare di questo website consiglia :

IN PRIMIS, AL PIU' PRESTO, LA VACCINAZIONE DI MASSA  CHE RAPPRESENTA LA SOLUZIONE AL PROBLEMA DELLA PANDEMIA DA COVID 19- occorre effettuare tutte le dosi previste, anche la terza dose è necessario e presto sicuramente la quarta dose.  L'impiego dei tamponi e delle mascherine è sempre fondamentale, vedi appresso.

Non è vero che i vaccini sono realizzati con cellule di aborti umani ! Molte notizie fasulle girano in rete!

Il vaccino rappresenta un'arma efficace per prevenire il contagio da SARS COV2 e, comunque, anche in caso di infezione, questa risulta molto leggera rispetto a chi non si è vaccinato.

I vaccini sono:

- Il vaccino BioNTech, Pfizer ha l'obiettivo di proteggere dal COVID-19.
Produttore/sviluppatore: BioNTech, Fosun Pharma, Pfizer
Nome della ricerca: BNT162b2
Tipo di vaccino: RNA
Metodo di somministrazione: Iniezione intramuscolare

- Il vaccino Moderna ha l'obiettivo di proteggere dal COVID-19.
Produttore/sviluppatore: Moderna, NIAID
Nome della ricerca: mRNA-1273
Tipo di vaccino: RNA
Metodo di somministrazione: Iniezione intramuscolare

- Il vaccino Johnson & Johnson ha l'obiettivo di proteggere dal COVID-19.
Produttore/sviluppatore: Janssen Pharmaceutical Companies
Nome della ricerca: JNJ-78436735 (Ad26.COV2.S)
Tipo di vaccino: Vettore virale non replicante
Metodo di somministrazione: Iniezione intramuscolare

- Il vaccino Oxford, AstraZeneca ha l'obiettivo di proteggere dal COVID-19.
Produttore/sviluppatore: AstraZeneca, Università di Oxford
Nome della ricerca: AZD1222 (ChAdOx1)
Tipo di vaccino: Vettore virale non replicante
Metodo di somministrazione: Iniezione intramuscolare

- Il vaccino Novavax ha l'obiettivo di proteggere dal COVID-19.
Produttore/sviluppatore: Novavax
Nome della ricerca: NVX-CoV2373
Tipo di vaccino: Subunità proteica
Metodo di somministrazione: Iniezione intramuscolare

Vaccinazione contro influenza stagionale

Vaccinarsi contro l'influenza almeno due settimane prima della partenza serve a rendere più semplice la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra coronavirus e influenza, a evitare la coesistenza dei due virus in uno stesso organismo e a ridurre l'accesso al pronto soccorso per le complicanze da influenza.
 

Tamponi

Se ho la febbre è utile fare il tampone nasofaringeo, quello rapido subito, e quello molecolare se vi sono dubbi di infezione.

Test molecolare (mediante tampone naso orofaringeo)

Il principale e più affidabile strumento diagnostico è il cosiddetto tampone molecolare naso orofaringeo che consiste in un'indagine capace di rilevare il genoma (RNA) del virus SARS-Cov -2 nel campione biologico attraverso il metodo RT-PCR. Questo test ha un altissimo grado di sensibilità e specificità, ossia ha un'elevata capacità di identificare gli individui positivi al virus in modo che ci sia il minor numero possibile di falsi positivi e una altrettanto elevata capacità di identificare correttamente coloro che non hanno la malattia. L'esito di questo tampone si ottiene mediamente in tre/sei ore.
Il tampone molecolare è la prima scelta, ad esempio, in caso di caso sospetto sintomatico, di contatto stretto di caso confermato che manifesta sintomi, negli screening degli operatori sanitari, nei soggetti a contatto con persone fragili o per l'ingresso in comunità chiuse o ospedali.

Quando fare il test molecolare

Su richiesta della Asl:

- se si è contatti stretti di una persona a cui è stata confermata l'infezione, al decimo giorno dall'ultimo contatto (per es. mia moglie è positiva ed io abito con lei...)
- se compaiono sintomi riferibili a Covid-19, in caso di sintomatologia dopo aver consultato il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta
- se si è una persona già risultata positiva ai test per controllare l'avvenuta guarigione
In attesa dell'esito del test diagnostico va rispettato l'isolamento domiciliare.

Test antigenico rapido (mediante tampone nasale, naso-oro-faringeo, salivare)

Il test antigenico rapido costa meno e non ha bisogno di personale specializzato producendo più rapidamente il risultato (30-60 minuti) rispetto al test molecolare. E' uno strumento utile soprattutto per le indagini di screening e laddove servano in poco tempo indicazioni per le azioni di controllo. A differenza dei test molecolari, però, i test antigenici rilevano la presenza del virus non tramite il suo acido nucleico (RNA) ma tramite le sue proteine (antigeni). Per questo comunemente viene anche chiamato test antigenico. L'affidabilità non è ancora paragonabile a quella dei test molecolari e la positività in alcuni contesti può richiedere la conferma del test molecolare.

Mascherine

Le mascherine, obbligatorie sempre, al chiuso e all'aperto, ogni volta che si è in prossimità di persone non conviventi (fatta eccezione per patologie o disabilità che ne rendono incompatibile l'uso e per chi fa sport, comunque attuando il distanziamento dagli altri), rappresentano una misura complementare per il contenimento della trasmissione del virus e non possono in alcun modo sostituire il distanziamento fisico, l'igiene delle mani e l'attenzione scrupolosa nel non toccare il viso, il naso, gli occhi e la bocca.

Possono essere mascherine chirurgiche (monouso) o di comunità (lavabili a 60° con comune detersivo o secondo le istruzioni del produttore), anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire un'adeguata barriera e devono coprire dal mento fino al di sopra del naso. Nel caso in cui compaiano sintomi di infezione respiratoria è necessario l'utilizzo di mascherine certificate come dispositivi medici.

Le mascherine possono essere del tipo:

MASCHERINE CHIRURGICHE - Le mascherine chirurgiche sono ritenute utili per bloccare la trasmissione del virus se vengono indossate da tutte le persone che entrano in contatto l'una con l'altra. La loro capacità filtrante funziona infatti soprattutto verso l'esterno: se si è positivi al Covid-19 e si indossa il dispositivo, gli altri sono protetti dal contagio; se si indossa una mascherina chirurgica e si viene in contatto con una persona positiva che non la indossa, il livello di protezione fornito è basso

 MASCHERINE FFP2 - Le mascherine Ffp2 sono invece ritenute dalla comunità scientifica come più efficaci contro la trasmissione del coronavirus, grazie al loro alto potere filtrante sia in entrata che in uscita, che si aggira intorno al 90% in entrambi i casi Sono dispositivi costituiti da diversi strati di tessuto in grado di filtrare gli aerosol, particelle che possono trasportare e quindi trasmettere anche il virus. Tra i diversi strati che le compongono c'è anche un filtro di polipropilene che, creando minuscole fibre irregolari, riesce a intrappolare le particelle infette. Le Ffp2 sono poi obbligatorie per poter usufruire del trasporto pubblico. Vanno indossate per salire su aerei, navi e traghetti, treni di qualsiasi tipo (interregionali, regionali e locali), pullman, tram, autobus e metropolitane. Necessario utilizzarle anche per poter salire su impianti sciistici di risalita - funivie, cabinovie e seggiovie - qualora vengano utilizzate con chiusura delle cupole paravento

Come devo mettere e togliere la mascherina?

Ecco come fare:
• prima di indossare la mascherina, lavati le mani con acqua e sapone o con una soluzione alcolica
• copri bocca e naso con la mascherina assicurandoti che aderisca bene al volto
• evita di toccare la mascherina mentre la indossi, se la tocchi, lavati le mani
• quando diventa umida, sostituiscila con una nuova e non riutilizzarla; infatti sono maschere mono-uso
• togli la mascherina prendendola dall'elastico e non toccare la parte anteriore della mascherina; gettala immediatamente in un sacchetto chiuso e lavati le mani.
 


Prima di indossare la mascherina

Lavare le mani con acqua e sapone per almeno 40-60 secondi o eseguire l'igiene delle mani con soluzione alcolica per almeno 20-30 secondi
indossare la mascherina toccando solo gli elastici, avendo cura di non toccare la parte interna
posizionare correttamente la mascherina facendo aderire il ferretto superiore al naso e portandola sotto il mento
accertarsi di averla indossata nel verso giusto (ad esempio nelle mascherine chirurgiche la parta colorata è quella esterna)


Durante l'uso

se si deve spostare la mascherina manipolarla sempre utilizzando gli elastici o i legacci
se durante l'uso si tocca la mascherina, si deve ripetere l'igiene delle mani
non riporre la mascherina in tasca e non poggiarla su mobili o ripiani

 

Che cos'è Covid-19?

Si tratta della nuova malattia respiratoria acuta da nuovo coronavirus 2019-nCoV.

Variente omicron: uno studio Usa dimostra che Omicron è il virus con la propagazione più rapida della storia, un numero crescente di prove indica che la variante ha maggiori probabilità di infettare la gola rispetto ai polmoni, il che secondo gli scienziati potrebbe spiegare perché sembra essere più infettiva ma meno mortale rispetto ad altre versioni del virus.
I sintomi più comuni di un'infezione da coronavirus nell'uomo includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie.

Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino exitus.

In particolare:
I coronavirus umani comuni di solito causano malattie del tratto respiratorio superiore da lievi a moderate, come il comune raffreddore, che durano per un breve periodo di tempo.

I sintomi possono includere:

-mancanza di sintomi (condizione di portatore asintomatico del virus?)
- naso che cola
- mal di testa
- tosse
- insufficienza respiratoria
- gola infiammata
- febbre
- una sensazione generale di malessere.

Come altre malattie respiratorie, l'infezione da nuovo coronavirus può causare:

- affezione asintomatica
- sintomi lievi come raffreddore
- mal di gola, tosse e febbre,
- sintomi severi quali polmonite e difficoltà respiratorie.
 

L'infezione da SARS Covid 2 può essere fatale a seguito della tempesta citochinica che si produce in corso di infezione a livello polmonare

Le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie pre-esistenti, quali diabete e malattie cardiache.
Dato che i sintomi provocati dal nuovo coronavirus sono aspecifici e simili a quelli del raffreddore comune e del virus dell'influenza è possibile, in caso di sospetto, effettuare esami di laboratorio per confermare la diagnosi.

Sono a rischio di infezione le persone che vivono o che hanno viaggiato in aree infette dal nuovo coronavirus, soprattutto in Cina o in altri paesi, compresa l'Italia, dove si è manifestata l'infezione e si sono avuti dei focolai.

 Pochi altri casi si sono manifestati in coloro che hanno vissuto o lavorato a stretto contatto con persone infettate in Cina.

Come si trasmette la malattia?

Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto con le goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite:
- la saliva, tossendo e starnutendo;
- contatti diretti personali;
- le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi.
In rari casi il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.
Il problema emergente attuale è che molte persone di infettano da soggetti apparentemente asintomatici.

Per tale evenienza è importante essere a conoscenza dei contatti stretti, dei contatti occasionali e ricostruire ed identificare l'elenco dei contatti;

- i contatti  debbono poter avere tracciabilità e valutazione dei contatti (ovvero occorre sapere le persone che sono venute a contatto e valutare i rischi di contagio);
- gestione dei contatti e follow-up (ad es. Informare, consigliare, follow-up - questo include esecuzione del test se indicato);
- follow-up della traccia del contatto, a cura di un team di controllo delle epidemie
Normalmente il nuovo coronaviurs non si trasmette con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti.
Nuovo coronavirus: il punto sui meccanismi di trasmissione
Secondo i dati attualmente disponibili, le persone sintomatiche sono la causa più frequente di diffusione del virus.

L'OMS considera non frequente l'infezione da nuovo coronavirus prima che sviluppino sintomi.

Il periodo di incubazione varia tra 2 e 12 giorni; 14 giorni rappresentano il limite massimo di precauzione.
La via di trasmissione da temere è soprattutto quella respiratoria, non quella da superfici contaminate.

E' comunque sempre utile ricordare l'importanza di una corretta igiene delle superfici e delle mani.

Anche l'uso di detergenti a base di alcol è sufficiente a uccidere il virus. 

Per esempio disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 75% o a base di cloro all'1% (candeggina).
Le malattie respiratorie normalmente non si trasmettono con gli alimenti. Anche qui il rispetto delle norme igieniche è fondamentale.

Il test per coronavirus

Il test si attua con un "tampone", vale a dire con un bastoncino provvisto di cotone alla punta, simile ai bastoncini per pulire le orecchie;  si preleva del materiale (secrezioni, muco, saliva ecc) dalle vie respiratorie.

Le persone di cui si sospetta il contagio vengono inizialmente sottoposte a una serie di domande:

- quali sono stati "i contatti" che hanno avuto

- se hanno fatto viaggi in Cina o in luoghi da cui proviene l'infezione (focolai infettivi)

Una volta ottenuto il tampone, cioè pescando con bastoncino dentro le secrezioni, successivamente questi tamponi vanno conservati  + 4 °C .

Quindi, senza trauma termico, vengono  spediti al primo laboratorio di virologia specializzati per il  SARS CoV-2

In laboratorio il materiale genetico relativo al virus del paziente viene "amplificato" attraverso una tecnica chiamata RT-PCR (reazione a catena della polimerasi inversa) che  parte dalla molecola di RNA virale per moltiplicare all'infinito questa molecola, ottenendo prima la sintesi di una molecola di Dna a doppio filamento a partire da questo stampo di Rna. Ciò si ottiene con la retrotrascrizione di RNA a cDNA.

Si ottiene cosi il materiale ideale per saggiarlo con delle "sonde" rilevatrici, che si basano sui geni che stiamo cercando. Se le porzioni del codice genetico del coronavirus vengono rintracciate,  allora il test risulta positivo.

Prevenzione dell'infezione da nuovo coronavirus

è possibile ridurre il rischio di infezione, proteggendo se stessi e gli altri, seguendo alcuni accorgimenti:
Proteggi te stesso
Lavati spesso le mani con acqua e sapone o con soluzione alcolica (dopo aver tossito/starnutito, dopo aver assistito un malato, prima durante e dopo la preparazione di cibo, prima di mangiare, dopo essere andati in bagno, dopo aver toccato animali o le loro deiezioni o più in generale quando le mani sono sporche in qualunque modo).
In ambito assistenziale (ad esempio negli ospedali) segui i consigli degli operatori sanitari che forniscono assistenza.
Non è raccomandato l'utilizzo generalizzato di mascherine chirurgiche in assenza di sintomi.
 

Proteggi gli altri
Se hai una qualsiasi infezione respiratoria copri naso e bocca quando tossisci e/ostarnutisci (gomito interno/fazzoletto);
Se hai usato un fazzoletto buttalo dopo l'uso;
Lavati le mani dopo aver tossito/starnutito.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di indossare una mascherina solo se sospetti di aver contratto il nuovo coronavirus e presenti sintomi quali tosse o starnuti o se ti prendi cura di una persona con sospetta infezione da nuovo coronavirus (viaggio recente in Cina e sintomi respiratori). In tal caso contatta il numero gratuito 1500 istituito dal Ministero della salute.

 

 Che cos'è un Coronavirus?

I Coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS).
Sono virus RNA a filamento positivo, con aspetto simile a una corona al microscopio elettronico. 

Chi può contrarre l'infezione?

Le persone che vivono o che hanno viaggiato in aree infette dal nuovo Coronavirus possono essere a rischio di infezione. E, soprattutto, chi ha incontrato  soggetti che provengono da luoghi definiti "focolai di infezione" e con i cosiddetti "contatti stretti"

Le persone possono contrarre l'infezione da nuovo Coronavirus dagli animali?
Indagini dettagliate hanno scoperto che, in Cina nel 2002, SARS-CoV è stato trasmesso dagli zibetti agli esseri umani e, in Arabia Saudita nel 2012, MERS-CoV dai dromedari agli esseri umani.


Come si diffonde il nuovo Coronavirus?

Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto con le goccioline del respiro delle persone infette, ad esempio quando starnutiscono o tossiscono o si soffiano il naso.

è importante perciò che le persone ammalate applichino misure di igiene quali starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l'uso e lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche.
 

Quanto dura il periodo di incubazione?

Il periodo di incubazione rappresenta il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici. Si stima attualmente che vari fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni.

 

Quanto tempo sopravvive il nuovo Coronavirus sulle superfici?

Le informazioni preliminari suggeriscono che il virus possa sopravvivere alcune ore, anche se è ancora in fase di studio. L'utilizzo di semplici disinfettanti è in grado di uccidere il virus annullando la sua capacità di infettare le persone, per esempio disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 75% o a base di cloro all'1% (candeggina).


Gli operatori sanitari come si difendono dal nuovo Coronavirus?

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda che gli operatori sanitari applichino adeguate misure di prevenzione e controllo delle infezioni in generale e delle infezioni respiratorie, in particolare.

Sì, essi possono difendersi adottando le misure necessarie:

• Gli operatori sanitari dovrebbero eseguire un'igiene delle mani adeguata

• Utilizzare una maschera medica e, in caso di schizzi sugli occhi una protezione oculare anticipata (occhiali / visiera) .
• I pazienti pediatrici con sintomi e segni clinici che indicano una diagnosi specifica (ad es. croup parainfluenzale, bronchiolite acuta per RSV), in particolare durante le epidemie stagionali, possono richiedere l'isolamento precauzionale al più presto possibile.

• Applicare il controllo sulla sorgente infettiva (ad es. uso di camici, fazzoletti o maschere mediche) per il paziente nella sala d'attesa quando tossisce o starnutisce ed eseguire l'igiene delle mani dopo il contatto con le secrezioni respiratorie.
•Se possibile, accogliere il paziente ad almeno 1 m di distanza da altri pazienti.

• Gli operatori sanitari dovrebbero usare DPI (maschera medica o respiratore filtrato per il particolato, protezione per gli occhi, abito e guanti) eseguire un'igiene adeguata delle mani .
• Camera con ventilazione propria o una camera singola ben ventilata, se disponibile.
• Se la camera singola non è disponibile, posizionare una coorte pazienti con stessa diagnosi eziologica.
• Se l'eziologia sconosciuta e non sono disponibili camere singole,adottare misure speciali.

 

Che cosa si intende per contatto stretto?

Si tratta di un soggetto che può aver contratto il virus e che deve essere tenuto in stretta osservazione secondo le disposizioni in materia di prevenzione del contagio.

Uno stretto contatto con un caso di 2019 nCoV o SARS CoV-2 probabile o confermato è definito come:
• una persona che vive nella stessa famiglia di un caso di COVID-19;
• una persona che ha avuto un contatto diretto o si trovava in un ambiente chiuso con un caso di infezione da SARS CoV-2
• un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta per un caso COVID-19 o operatori di laboratorio che maneggiano campioni relativi a COVID-19;
• un contatto in un aeromobile seduto fra due posti (in qualsiasi direzione) di un caso COVID-19, compagni di viaggio oppure persone che prestano assistenza e membri dell'equipaggio che prestano servizio nella sezione dell'aeromobile in cui era alloggiato il caso indicato era seduto (se la gravità dei sintomi o il movimento del caso indicano un'esposizione più ampia, i passeggeri seduti nell'intera sezione o tutti i passeggeri sull'aeromobile possono essere considerati contatti stretti).

Come si manifesta un'infezione da nuovo Coronavirus?

Essa può decorrere in maniera asintomatica, talora come semplice malattia da raffreddamento, con tosse, mal di gola, mialgie e raffreddore, altre volte come polmonite interstiziale, che determina una grave insufficienza respiratoria.

I sintomi comuni, in uno studio pubblicato su PubMed su 138 pazienti ricoverati a Wuhan, includevano
Febbre (136 [98,6%]),
Affaticamento (96 [69,6%])
Tosse secca (82 [59,4%]). 
Linfopenia (conta dei linfociti, 0,8 X 10 9/ L [intervallo interquartile {IQR}, 0,6-1,1]) si è verificato in 97 pazienti (70,3%),
Tempo protrombinico prolungato (13,0 secondi [IQR, 12,3-13,7]) in 80 pazienti (58%)
lattato deidrogenasi elevato ( 261 U / L [IQR, 182-403]) in 55 pazienti (39,9%). 

Il tempo mediano dal primo sintomo alla dispnea è stato di 5,0 giorni, al ricovero in ospedale era di 7,0 giorni e all'ARDS era di 8,0 giorni. 
Circa il 30% di esse avevano necessitato di supporto di ossigeno, con tecniche non invasive (ventimask) fino all'intubazione. I decessi ammontavano a  circa il 3.1%

Cosa posso fare per proteggermi?
Mantieniti informato sulla diffusione dell'epidemia, disponibile sul sito dell'OMS e adotta le seguenti misure di protezione personale:
• lavati spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni a base di alcol per eliminare il virus dalle tue mani
• mantieni una certa distanza — almeno un metro — dalle altre persone, in particolare quando tossiscono o starnutiscono o se hanno la febbre, perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso col respiro a distanza ravvicinata
• evita di toccarti occhi, naso e bocca con le mani se presenti febbre, tosse o difficoltà respiratorie e hai viaggiato di recente in Cina o se sei stato in stretto contatto con una persona ritornata dalla Cina e affetta da malattia respiratoria.  
• se presenti febbre, tosse o difficoltà respiratorie e hai viaggiato di recente in Cina o se sei stato in stretto contatto con una persona ritornata dalla Cina o da altri luoghi dove è presente l'infezione chiama il numero gratuito 1500, istituito dal Ministero della salute.

Il virus si trasmette per via alimentare?
Normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto tra alimenti crudi e cotti.
 

Esiste un trattamento per un nuovo Coronavirus?

Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus. Il trattamento deve essere basato sui sintomi del paziente. La terapia di supporto può essere molto efficace.

ATTENZIONE AI CIARLATANI IN RETE CHE VI VENDONO FARMACI PERICOLOSI SENZA PRESCRIZIONE MEDICA!

Terapie specifiche sono in fase di studio.

L'elenco è suddiviso in 3 categorie terapeutiche e continuerà a evolvere con l'emergere di nuove prove scientifiche:
- Antivirali orali da utilizzare il più rapidamente possibile dal momento dell'infezione
- Anticorpi monoclonali antivirali più efficaci nelle prime fasi dell'infezione
- Immunomodulatori per la cura dei pazienti ricoverati
 

 

Antivirali contro il covid 19

Dagli studi su PubMed risulta l'impiego sperimentale di ribavirina ed olsetamivir che, però, non è supportato da ulteriori studi di conferma. Altri autori hanno evidenziato che remdesivir (codice di sviluppo GS-5734 ) è un nuovo farmaco antivirale nella classe degli analoghi nucleotidici . è stato sviluppato da Gilead Sciences come trattamento per la malattia da virus Ebola e le infezioni da virus di Marburg, sebbene sia stato successivamente dimostrato che mostra anche attività antivirale contro altri virus a RNA a singolo filamento come virus respiratorio sinciziale, virus di Junin , virus della febbre di Lassa , Virus Nipah , virus Hendra e coronavirus.
I primi casi trattati hanno ricevuto gli antibiotici che tuttavia poco possono fare per la cura o per la prevenzione dell'infezione da nuovo Coronavirus, perchè il virus non è un batterio.

 La nuova pillola anti-Covid della Merck inizierà a essere distribuita anche in Italia dal  4 gennaio 2022. Lo ha fatto sapere l'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco, che lo scorso 22 dicembre 2021 ha approvato l'uso di questo farmaco in condizioni di emergenza.

L'antivirale prodotto da MSD si chiama Molnupiravir (anche se il nome comune con cui si troverà in commercio è Lagevrio). Secondo i test effettuati durante gli ultimi dodici mesi, il medicinale dovrebbe prevenire oltre il 30% dei casi gravi e dei ricoveri tra coloro che risultano positivi al virus: questo però nel caso in cui il farmaco venga assunto subito dopo l'avvenuto contagio.


In particolare, per quanto riguarda il nuovo Coronavirus identificato in Cina (SARS-CoV-2) cosa è raccomandato rispetto ai viaggiatori?
Si raccomanda di posticipare i viaggi non necessari in aree a rischio della Cina ed in Italia ed all'estero verso i luoghi focolaio di infezione.
 

Altri trattamenti fin qui in sperimentazione o già consolidati dalla pratica clinica

Prendendo queste cure solo come curiosità scientifica, perche' la cura e' a cura dei Medici Preposti,  pare che possa risultare efficace impiegare:

- Nelle prime fasi:

- antimalarici (idrossiclorochina o Plaquenil 200 mg cpr) bis in die, con dose di attacco di 400 mg x due in prima giornata ed a seguire 200 mg x due. L'impiego di tale farmaco antimalarico è in fase di studio all'Università di Oxford. In atto, però, poco usati, secondo le nostre conoscenze.

- azitromicina 500 mg cpr una x due x 5 gg dopo dose iniziale d'attacco a 400 mg bis/die, molto impiegata negli attuali protocolli

- paracetamolo a cpr o supposte o per via endovenosa, per il controllo della temperatura, se essa si impenna oltre 38° C

- eparina a basso peso molecolare, il cui impiego trova razionale nel fatto che in corso di Covid-19 si può determinare una CID con trombosi del circolo polmonare per lo stato infiammatorio massivo che determina l'infezione massiva da coronavirus

- impiego di plasma iperimmune, da paziente donatori che hanno superato l'infezione e prodotto anticorpi bloccanti.

- impiego di cortisone, per esempio deltacortene cpr 25 mg, bis in die, SOTTO CONTROLLO DEL MEDICO

- impiego di ossigeno, tenuto conto che in 8°-10° giornata o anche da subito, si può sviluppare la forma respiratoria con grave "desaturazione". Ricordiamoci che è consigliabile impiegare dei pulsossimetri o saturimetri digitali, in sostanza si tratta di quei presidi che sembrano una "molletta da bucato" e vengono posizionate alle dita per valutare l'ossigenazione del corpo in periferia.

 

Anticorpi monoclonali, farmaci immunomodulanti

AIFA rende disponibili i medicinali anakinra, baricitinib e sarilumab per il trattamento di Covid-19
Con il comunicato stampa n. 665 del 28 settembre AIFA rende noto che la Commissione tecnico-scientifica (CTS) dell'AIFA ha valutato le nuove evidenze che si sono rese disponibili all'utilizzo per il trattamento di Covid-19 di anakinra, baricitinib e sarilumab, farmaci immunomodulanti, attualmente autorizzati per altre indicazioni. I tre farmaci, pur avendo proprie specificità, si aggiungono al tocilizumab nel trattamento di soggetti ospedalizzati con COVID-19 con polmonite ingravescente sottoposti a vari livelli di supporto con ossigenoterapia. Nella riunione del 28 settembre 2021, il CdA dell'AIFA ha approvato l'inserimento dei tre farmaci anakinra, baricitinib e sarilumab nell'elenco della L.648/96, che consente la copertura a carico del Servizio Sanitario Nazionale.

Una lettera di The Lancet ha suggerito che lo screening dei pazienti con Covid-19 per l'iperinfiammazione ed il successivo trattamento con farmaci immunosoppressori potrebbe migliorare la mortalità. Fra questi, Anakinra inibisce le citochine proinfiammatorie interleuchina (IL) -1α e IL-1β ed è stato usato con un certo successo nel trattamento della sindrome da attivazione macrofagica causata da varie condizioni infiammatorie e in diversi studi su pazienti con COVID-19.
King e colleghi in un articolo su The Lancet del 21 maggio 2020 sostengono tale logica per il targeting dell'iperinfiammazione con Anakira in pazienti COVID-19, enfatizzando diversi aspetti del suo utilizzo, la selezione dei pazienti, il dosaggio e le misure di outcome. Infatti, nonostante sia stato dimostrato che concentrazioni di ferritina sierica e IL-6 siano altamente specifici dell'iperinfiammazione, i criteri diagnostici per individuare i pazienti da sottoporre a tale terapia sono ancora scarsamente sviluppati.
Numerose evidenze sperimentali e cliniche hanno dimostrato che una parte importante del danno provocato dal virus è legato ad un'alterata risposta infiammatoria e in alcuni pazienti a un abnorme rilascio di citochine pro-infiammatorie come interleuchina-6, interferone-gamma, tumor necrosis factor alfa.

Per questo, anche in base alla precedente esperienza dimostrata nei pazienti con SARS, vengono utilizzati nell'emergenza Covid-19 farmaci anti-infiammatori (in particolare anticorpi monoclonali) che da alcuni anni vengono utilizzati in reumatologia al fine di inibire la risposta immunitaria: il Tocilizumab e l'Anakinra.

In particolare, il farmaco maggiormente utilizzato nell'ambito delle sperimentazioni cliniche per il trattamento della malattia è stato il Tocilizumab (anticorpo diretto contro il recettore dell'interleuchina-6).

L'efficacia e la sicurezza di Emapalumab, un anticorpo monoclonale anti-interferone gamma, e Anakinra, un antagonista del recettore per la interleuchina-1, sono in valutazione in uno studio di fase 2/3, multicentrico, volto a ridurre l'iper-infiammazione e il distress respiratorio in pazienti con infezione da nuovo coronavirus.

Gli anticorpi monoclonali sono anticorpi identici, in grado di legarsi a un solo determinante antigenico, sintetizzati in laboratorio da un clone di linfocita B.
La maggior parte degli antigeni ha diversi determinanti antigenici, ognuno dei quali stimola la produzione di una miscela di anticorpi, ciascuno prodotto da un diverso clone di linfociti B.

Nel 1975 fu messa a punto per la prima volta la tecnica per sintetizzare gli anticorpi monoclonali. Tecniche avanzate di ingegneria genetica hanno permesso la generazione di vari tipi di anticorpi monoclonali, che attualmente vengono utilizzati sia in ambito diagnostico che terapeutico.

I ricercatori stanno cercando di sintetizzare anticorpi monoclonali specifici per SARS-CoV-2 in modo tale da impedire al virus, attraverso meccanismi d'azione diversi, di attaccarsi al recettore ACE-2 della cellula ospite.
 

Ricordiamoci che i problemi della polmonite da covid 19 comprendono 2 ordini di condizioni:

- Mancato circolo polmonare (ridotta perfusione del polmone per fenomi microembolici)

- Mancata ventilazione alveolare per secrezioni massive.

Se nelle due settimane successive al ritorno da aree a rischio si dovessero presentare sintomi respiratori (febbre, tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie) a scopo precauzionale:
• contattare il numero telefonico gratuito del Ministero della Salute o dell'ASP di riferimento o dei Centri USCA

Le USCA sono Unità Speciali di Continuità Assistenziale.

Le USCA, attive dalle 8.00 alle 20.00 compresi i festivi, sono composte da un medico e un infermiere e hanno lo specifico compito di valutare, su segnalazione del medico di famiglia o del pediatra, i pazienti Covid positivi o sospetti, che sono a domicilio, nelle strutture territoriali, dimessi dal pronto soccorso o dal reparto.

E' sempre il medico del team USCA che decide, anche consultando i colleghi specialisti pneumologi, se il paziente ha la necessità di effettuare un tampone, in questo caso sarà eseguito immediatamente, oppure se necessità di ricovero, attivando il 118.
 

Quali sono i rischi di propagazione in Europa?

Il rischio è considerato alto a livello globale.
La probabilità che si verifichino ulteriori casi importati in Europa è considerata medio-alta.
L'adesione a adeguate pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni, in particolare nelle strutture sanitarie nei paesi UE/EEA con collegamenti diretti con le aree a rischio, fa sì che la probabilità che un caso riportato nell'UE generi casi secondari all'interno dell'UE/EEA sia bassa.
www.salute.gov.it/nuovocoronavirus.
Quali misure di prevenzione verso i donatori di sangue organi e tessuti sono state introdotte per questo virus a livello nazionale?
Il Centro nazionale sangue e il Centro nazionale trapianti hanno disposto misure specifiche volte all'applicazione, da parte dei sanitari, dei criteri di sospensione temporanea dei donatori provenienti dalle aree interessate.
 

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