cfr prima corticosteroidi
Il composto in commercio trova indicazione nel trattamento dell'asma bronchiale
La budesonide, somministrata sia nella formulazione spray che in polvere, è caratterizzata da una bassa deposizione polmonare e da un'elevata deposizione orofaringea. Dopo inalazione orale il prodotto viene assorbito regolarmente dal polmone, mentre la quota depositata a livello orofaringeo viene degiutita e assorbita a livello gastrointestinale.
Uno svantaggio della somministrazione di polveri è rappresentato dalla necessità di un flusso inspiratorio elevato per poter sospendere la polvere. I bambini, gli anziani e coloro che soffrono di esacerbazione d'asma posono non essere in grado di produrre un adeguato flusso d'aria inspiratorio. A conferma di quanto sopra la budesonide, somministrata sia in spray, che in special modo in polvere, è pertanto caratterizzata da una bassa deposizione polmonare (circa 10%) e da una elevata deposizione nel tratto orofaringeo (circa 55-65%).
Della quota somministrata, nonostante una parziale met-ibolizzazione durante il primo passaggio epatico in metaboliti con scarsa attività glucocorticoide, ben il 10% rimane ancora attivo e quindi può provocare l'insorgenza di effetti sistemici. Se il farmaco viene somministrato per inalatoria tale quota sale al 21 %.
La quota assorbita viene eliminata parzialmente per via unaria, e in piccola parte con le feci.
Ipersensibilità individuale nota alla budesonide, tubercolosi polmonare e tre infezioni batteriche, virali e micotiche a carico delle vie aeree. La budesonide non è efficace nelle crisi d'asma in atto.
Nei pazienti in terapia con corticosteroidi per via orale il passaggio all'impiego della sola budesonide per via orale deve avvenire gradualmente. L'uso nei primi tre mesi di gravidanza e durante l'allattamento è sconsigliato. Particolare precauzione d'uso va posta nei bambini, essendo stata di mostrata da alcuni studi un soppressione dose dipendente a breve termine della crescita.
Possono verificarsi irritazioni della gola, raucedine, abbassamento della voce, secchezza e sapore sgradevole in bocca, nausea e infezione da Candida nell'orofaringe. La frequenza di questi effetti può aumentare con la dose assunta durante la giornata. L'assunzione prolungata del prodotto può determinare una soppressione dell'asse ipofisario e surrenalico. Tale effetto risulta evidente a dosi di budesonide pari a 600-800 μg/die e quindi ampiamente nell'ambito del dosaggio raccomandato. La soppressione dell'asse ipofisi-surrene, oltre a provocare effetti sistemici, può rendersi evidente al momento della sospensione della terapia, che pertanto deve essere graduale.
La dose raccomandata è di 400-800 μg/die da suddividersi in 2-4 volte.
Preparazioni commerciali
Pulmaxan Turbohaler 200 inal polv 200 gg/dose, Pulmaxan Turbohaler 400 inal polv 400 μg/dose.
Il composto in commercio trova indicazione nel controllo dell' evoluzione della
malattia asmatica e della condizione di broncostenosi.
Distribuzione. La formulazione spray determina una deposizione polmonare e orofaringea
paragonabile a quella degli altri MDI; per migliorare tale distribuzione è necessario
usare dispositivi appositi. L'erogatore polveri denominato diskhaler sembra determinare
una deposizione polmonare pari a solo l'l 1% della dose erogata.
Della quota somministrata, nonostante una metabolizzazione epatica in metaboliti
di scarsa attività, ne riguita biodisponibile secondo alcuni Autori circa il 12%.
D'altro canto, una quota del farmaco sembra venire assorbita a livello polmonare
determinando livelli ematici bassi ma rilevabili. I dati appaiono in contrasto con
quanto affermato dall'azienda produttrice.
Ipersensibilità individuale verso i componenti. Il fluticasone non è adatto per
la terapia sintomatica delle esacerbazioni asmatiche.
Il paziente deve essere adeguatamente istruito sulle modalità corrette di
inalazione. In corso di trattamento a lungo termine possono verificarsi alcuni effetti
sistemici.
Le informazioni sulla tollerabilità in gravidanza sono ancora limitate. per
cui la somministrazione dovrebbe essere presa in considerazione solo se il beneficio
atteso è superiore ai rischi per il feto. Non è noto se il fluticasone venga escreto
nel latte materno.
Possono verificarsi candidosi orofaringea e raucedine.
A dosaggi pari a 2000 μg/die si determina alterazione dell'asse ipotalamoipofisi.
La dose raccomandata è pari a 100-1000 μg/die 2 volte al giorno. La dose iniziale
deve essere stabilita in funzione della gravità della malattia. ad esemrl,forme
lievi 100-250 μg 2 volte/die, forme moderate 250-500 μg 2 volte die,
Preparazioni commerciali
* Flixotide Forte aerosol dosato a 250 gg/dose.
Glucocorticoide classificato come agente antiinfiammatorio e antiasmatico,
è presente in Italia in composti per via orale e parenterale, e oltre che topici
per uso dermatologico. Fuori dal nostro Paese sono disponibili forme per via inalatoria.
I dati riguardanti la farmacocinetica sono ovviamente più ricchi per le prepazioni
utilizzate per via sistemica. Per quanto concerne la via inalatoria, è da ricordare
che il 10-25% della dose inalata viene distribuito nel polmone e che la restante
parte è inghiottita o depositata nella bocca. Inoltre i metaboliti derivanti da
una biotrasformazione prevalentemente epatica risultano essere inattivi. Una modesta
porzione può essere metabolizzata localmente nel polmone. L'emivita biologica risulta
essere di 18-36 ore. Il triamcinolone, disponibile in dose di 100 μg può essere
somministrato anche 16 volte in un giorno.
Sono simili agli altri corticosteroidi somministrabili per via inalatoria.
Non sono frequenti e sono comunque di lieve entità. Fra i più infrequenti si ricordano
broncospasmo, irritazione alla cavità orale, rash, soppressione della risposta immunitaria.
E' un glucocorticoide classificato come antiinfiammatorio, la cui dose di 750 μg
corrisponde a 5 mg di prednisolone. In altri Paesi è disponibile anche la forma
per via inalatoria orale o endonasale per la terapia dell'asma. In Italia è disponibile
la forma per via nasale, ma con indicazioni diverse, dalle riniti anche allergiche
alle congiuntiviti.
Il 30-50% della dose inalata oralmente viene assorbito per via sistemica. Distribuito
in massima parte attraverso la bocca e il faringe, in minima parte attraverso la
trachea e i bronchi, raggiunge rapidamente i muscoli, il fegato, la cute, l'apparato
enterico e il rene. Si lega debolmente con le proteine plasmatiche, attraversa la
barriera placentare e si ritrova nel latte materno.
Il metabolismo è prevalentemente epatico, dando luogo a metaboliti inattivi
glucuronati e solfati, che vengono poi escreti dal rene. L'emivita è di 36-54 ore.
Per la terapia di asma bronchiale da moderata a severa, il desametasone può essere
inalato da 3 a 12 volte al giorno.
I preparati a base di desametasone non devono essere impiegati nei casi acuti d'asma,
né in pazienti con lesioni cutanee da herpes e miceti, né in pazienti con diabete
mellito, ulcera peptica o tubercolosi.
Sono rappresentati da ipertensione, cefalea, nausea soppressione ipofisaria,
epistassi, petecchie, rash.
Preparazioni commerciali
In combinazione con ossimetazolina: * Nasicortin soluzione con pipetta 10mL.
In combinazione con tonzonio bromuro: * Rinedrone nebulizzatore 15 g.
Corticosteroidi per via orale e per via parenterale
La scelta dì un trattamento orale va operata solo dopo il fallimento di quello
inalatorio a dosi elevate, utilizzando molecole a breve durata d'azione e per un
tempo comunque limitato. Ciò è particolarmente importante nell'anziano, dove è necessario
porre attenzione a diminuìre la dose o limitare l'impiego di ogni altro farmaco
che venga assunto contemporaneamente, con particolare riguardo agli anticonvulsivanti.
agli antiacidi a base di salì di alluminio, all'eparina, ai FANS, ecc.
Altrettanta attenzione va posta nel controllare il quadro elettrolitico, spesso
già compromesso, e in particolar modo la kaliemia. poiché gli steroidi e i diuretici,
frequentemente associati, possono portare a un pericoloso stato di impoverimento
di potassio.
In questo volume verranno citati composti tra i più usati nella terapia pneumologica,
quali il betametasone, il deflazacort, il prednisolone e il prednisone.
Glucocorticoide che trova indicazione in varie forme patologiche. in campo pneumologico
è utilizzato nella terapia dell'asma sia per via orale che per via iniettiva. E'
disponibile sotto forma di vari sali, di cui il fosfato sodico è il più utilizzato,
anche in associazione con l'acetato. 0.75 mg di betametasone corrispondono a 25
μg di cortisone e a mg di prednisolone.
Il betametasone viene assorbito dal tratto gastroenterico Vista la
sua alta solubilità in acqua, se viene iniettato per via endovenosa fornisce una
risposta rapida, se viene iniettato per via intramuscolare può garantire un effetto
abbastanza prolungato.
Distribuzione. E' rapidamente distribuito a tutti i tessuti, si lega strettamente
alle proteine plasmatiche, soprattutto alle globuline per circa il 65%. Si ncorda
che, come la maggior parte dei corticosteroidi, il legame con le globuline ha un'alta
affinità e bassa capacità, al contrario del legame con l'albumina. che ha bassa
affinità e grande capacità di legame. li betametasone ha una biodisponibilità dei
72% e un tempo di dimezzamento pari a cìrca 6 ore.
Metabolismo. Il betametasone viene metabolizzato in larga misura nel iegato
e parzialmente nel rene. L'eliminazione avviene per via biliare e per via renale.
Il betametasone non deve essere utilizzato in pazienti in cui sia stata accertata
ipersensibìlità al farmaco o a componenti la preparazione. Non deve essere utilizzato
altresì nei pazienti sottoposti a vaccinazioni, poiché il farmaco può sopprimere
la risposta immune.
E' necessario non utilizzare il betametasone in pazienti che facciano contemporaneo
uso di corticosteroidi per via inalatoria.
Il farmaco va usato con cautela in soggetti portatori di ulcera gastrointestinale
gastrite erosiva disfunzioni renali osteoporosi, diabete mellito, tubercolosi, cirrosi
glaucoma, cataratta, disturbi tromboembolici, ipertensione arteriosa, instabilità
psichica.
Le più comuni reazioni nell'anziano sono insonnia ed euforia, seguite da nausea,
ipoglicemia, mialgia, ipokaliemia, ritenzione di sodio e di liquidi.
Uso e somministrazione
La dose usuale di betametasone o del suo sale fosfato sodico per via orale
corrisponde a 0.5-5 mg al giorno espressa in termini di betametasone, suddivisa
in vari tempi.
Per quanto riguarda la via parenterale, il fosfato sodico di betametasone
può essere iniettato per via endovenosa o intramuscolare in dosi equivalenti da
4 a 20 mg di betametasone
Preparazioni commerciali
Betametasone: * Celestone compresse 0.5 mg, liquido 0.5 mg/mL os gocce, fiale iniettabili
4 mg. Betametasone fosfato sodico: * Bentelan compresse effervescenti 0.5 nig, Bentelan-R
compresse effervescenti 1 mg, Bentelan fiale ev o im 1.5 mg, 4 mg, Bentelan Depot
5 mg fiale im; * Celestone-AR confetti 1 mg, Celestone Cronodose 6 mg fiale im;
* Minisone compresse effervescenti 0.5 mg.
E' un glucocorticoide di recente introduzione in commercio. Le caratteristiche farmacocinetiche
song paragonabili a quelle degli altri glucocortìcoidi, tranne per la minore incidenza
di effetti collaterali rispetto soprattutto al prednisone e prednisolone.
La dose per via orale va da 6 a 90 mg/die suddivisi in vari tempi.
Preparazioni commerciali
* Deflan compresse 6 mg, 30 mg, gocce * Flantadin compresse 6 mg, 30 mg.
E' un glucocorticoide utilizzato in varie patologie, comprese quelle pneumologiche,
ed è disponibile sotto forma di sali differenti, di cui l'acetato è il più usato
nella terapia dell'asma. Relativamente all'attività antiinfiammatoria 5 mg corrispondono
a 25 mg di cortisone.
Assorbimento. Avviene attraverso il tratto gastroenterico ed è compromesso dall'introduzione
di cibo.
Distribuzione. Si distribuisce in tutto l'organismo. Il picco di concentrazione
plasmatica viene raggiunto 1-2 ore dopo la somministrazione orale e la sua emivita
plasmatica è di 2-4 ore. Il prednisolone si lega strettamente alle proteine plasmatiche.
Metabolismo. Si deve ricordare che il prednisolone esiste informa metabolicamente
attiva, mentre il prednisone deve essere convertito in prednisolone. Questa conversione
è generalmente rapida, necessitando di un'emivita di 60 minuti. Viene biotrasformato
in metaboliti inattivi, quali glucuronato e solfato.
Eliminazione. Il prednisolone è escreto nelle urine sia in forma libera che
sotto forma di metaboliti coniugati.
Sono simili a quelli degli altri corticosterodi, con una ridotta propensione rare
ritenzione sodica, sbilanciamento elettrolitico ed edemi (v. prednisone).
Uso e somministrazione
Nella forma per via orale è solitamente impiegato il prednisolone acciaio
dosi di 5-60 mg/die somministrate in tempi diversi.
Per via parenterale, intramuscolare o endovenosa, si preferisce del fosfato
sodico alle dosi di 4-60 mg/die.
Prednisolone: * Cortisolone compresse 5 mg; * Meticortelone compresse 2.5 mg, 5
mg.
Prednisolone acetato: * Meticortelone fiale 125 mg: * Metilbetasone solubile fiale
im 80 mg.
Prednisolone emisuccinato sodico: * Soludacortin fiale ev 10 mg -` mg
Prednisolone acetato e prednisolone + prednisolone e cortisone acetato.
* Dutimelan 8-15 confetti 7 mg e 4 mg + 3 mg e 15 me. Dutimelan 15 Mite confetti
4 mg e 2 mg + 2 mg e 8 mg.
Il prednisone è un glucocorticoide biologicamente inerte, poiché viene convertito
in prednisolone nel fegato. Per quanto concerne l'attività antiinfiammatoria, 11
mg corrispondono a 10 mg di prednisolone.
Assorbimento. Avviene nel tratto gastroenterico. Dopo somministrazione orale si
raggiunge il picco in 1-2 ore.
Distribuzione. Viene distribuito rapidamente nei muscoli, fegato, cute,
intestino e rene, Si lega strettamente alle proteine plasmatiche, ma solo la
porzìone slegata è attiva.
Metabolismo. E' metabolizzato nel fegato nel metabolita attivo, il
prednisolone.
Eliminazione. L'eliminazione avviene soprattutto attraverso il rene. Solo una
minima parte viene escreta nelle feci.
Il prednisone non deve essere usato in pazienti con ipersensibilità accertata a
preparazioni contenenti adrenocorticoidi, né in pazienti sottoposti a vaccinazioni.
Il prednisone deve essere usato con cautela in soggetti con ulcera gastroduodenale,
disfunzioni renali, ipertensione arteriosa, diabete mellito, disturbi della coagulazione,
tubercolosi, ipoalbuminemia, ipotiroidismo, cirrosi instabilità emotiva e tendenze
psicotiche, iperlipidemia, glaucoma, cataratta.
I più comuni sono euforia insonnia, disturbi del simpatico, ma non rari
sono edemi, cefalea, comportamenti psicotici nervosismo, cambiamenti di umore, irritazione
gastrica, aumento dell'appetito, pancreatite, ipokaliemia, ritenzione di sodio,
iperglicemia, osteoporosi, eruzioni cutanee, irsutismo, atrofia muscolare.
Comuni e importanti sono le interazioni con altri farmaci, comunemente utilizzati
dal paziente anziano. Se ne citeranno alcune. Gli antiacidi diminuiscono l'effetto
del prednisone. I barbiturici e la fenitoina diminuiscono l'effetto a causa di una
maggiore induzione enzimatica a livello epatico. L'insulina e gli antidiabetici
orali causano ipoglicemia. L'isoniazide e i salicilati provocano alterazioni del
dosaggio, per un incremento dei loro metabolismo. Gli anticoaguianti orali diminuiscono
d'effetto. Il prednisone diminuisce la risposta anticorpale in seguito alla somministrazione
di vaccini aumentando il rischio di complicanze neurologiche. I diuretici depletori
di potassio associati a prednisone aumentano il rischio di ipokaliemia.
La dose giornaliera è di 5-40 mg/die. Occorre supplementare con calcio e Vitamina
D.
Preparazioni commerciali.
Deltacortene compresse 5 mg/25 mg
cfr anche indice di pneumologia