Nuove molecole, batteri probiotici e prebiotici sono le promesse del futuro per un efficace trattamento del colon irritabile.
Vediamo in particolare di che si tratta.
- Il ruolo fondamentale della sana flora batterica intestinale: in condizioni fisiologiche, la fermentazione colica da parte dei batteri saprofiti permette di trasportare i nutrienti provenienti dall'intestino tenue attraverso il colon per poi essere escreti come feci (A) (C).
L'alterazione dell'alvo e della funzionalità intestinale sono
fenomeni caratterizzanti in corso di colon irritabile, associati a sensazione di
gonfiore e flatulenza (B)
A) King TS, Elia M, Hunter JO"Abnormal colonie fermentation in irritante
bowel syndrome" Lancet 1998 352: 1187-1189
B) Madden JA, Hunter JO "A rewtev of thè role of the gut microflora in irritable
bowel syndrome and the effects of probiotics" Br J Nutr. 2002 Sep; 88 Suppl 1 :
S67-72
C) Moayyedi P, Ford AC, Cremonini F, Quigley EM "The efficacy of probiotics in thè
treatment of irritable bowel syndrome: a systematic rewiev" Gut 2010 Mar;59 (3):325-32
La sindrome del colon irritabile
Sindrome del colon irritabile:la visita
La sindrome del colon irritabile con stipsi
La cura del colon irritabile
Aggiornamento sulla sindrome da colon irritabile
La sindrome da colon irritabile e dispepsia
La cura con le piante nella sindrome del colon irritabile
Tra gli acidi boswellici, il principio più attivo nell'azione antinfiammatoria è l'acido acetil-11-keto-boswellico. - ANTINFIAMMATORIO (1), (3) inibitore della 5-lipossigenasi - enzima che, partendo dall'acido arachidonico endogeno, induce la formazione di leucotrieni, mediatori chimici coinvolti nel processo di infiammazione cronica a livello articolare, bronchiale, intestinale e nelle reazioni di tipo allergico aumentando, in queste, gli effetti di altri mediatori come l'istamina
-ANTIDOLORIFICO
Non agendo sulla sintesi delle prostaglandine, non inibisce la ciclossigenasi:
il risultato consiste nella riduzione del gonfiore e del dolore.
A differenza dei
comuni FANS gli acidi boswellici, non interferendo con la sintesi della prostaglandine,
non hanno dimostrato effetti collaterali a livello gastrico
1) "On the Interference of boswellic acids with 5-lipoxygenase: mechanistic studies
in vitro and pharmacologicai relevance" - Eur J Pharmacol. 2009 Mar 15;606(1-3):246-54
Siemoneit U, Pergola C, Jazzar B, Northoff H, Skarke C, Jauch J, Werz O,
2) "Interventions for treating microscopie colitis: a Cochrane Inflammatory Bowel
Disease and Functional Bowel Disorders Review Group systematic review of randomized
trials" - Am J Gastroenterol. 2009 Jan;104(1):235-41; Chande N, MacDonald JK, McDonald
JW
3) "Use of complementary and alternative medicine in Germany - a survey of patients
with infiammatory bowel disease" - BMC Complement Altern Med. 2006 May 22:6:19 Joos
S, Rosemann T, Szecsenyi J, Hahn EG, Willich SN, Brinkhaus B.
4) "Review article: complementary and alternative therapies for infiammatory
bowel disease" - Aliment Pharmacol Ther. 2006 Feb 1;23(3):341-9. Langmead L, Rampton
DS.
II 95% della serotonina (5-HT, 5-idrossitriptamina) corporea si trova nel tratto
gastrointestinale (il rimanente 5% nel SNC)
Nell'intestino la serotonina svolge un ruolo rilevante: è in grado di influenzare
notevolmente la motilità intestinafe (H)
Una sua eventuale deplezione può provocare alterazioni funzionali tipiche del quadro
di sintomi legati alla sindrome del colon irritabile .
II L-Triptofano ne è il precursore naturale
I) Coates MD, Mahoney CR, Lìnden DR, Crowell MD, Mawe GM, Moses PL "Molecular defects
in mucosal serotonin content and decreased serotonin reuptake transporter in irritatale
bowel syndrome" Gastroenterology 2004; 126:1657-64
II) Houghton LA, Atkinson W, Whitaker RP, Rimmer MJ "Increased platelet depleted
plasma 5-hydroxytriptamine concentration in symptomatic subjects with irritatale
bowel syndrome"
L'acido butirrico è un acido grasso a catena corta presente in natura come componente di modesta entità della frazione grassa del latte e dei suoi derivati.
Nell'uomo è una sostanza fisiologica che si forma nel colon a seguito della fermentazione della fibra alimentare; è la principale fonte di energia delle cellule del colon, stimola il ricambio e la maturazione fisiologica degli stessi e gioca un ruolo chiave nel mantenimento dell'integrità della mucosa e nei processi di riparazione delle lesioni intestinali; stimola il riassorbimento di acqua e sodio a livello colico; contribuisce ad abbassare il ph intestinale creando un ambiente sfavorevole allo sviluppo di batteri patogeni. Esperienze cliniche indicano che, nei pazienti con squilibri cellulari a carico del colon in generale e della porzione ileo colica in particolare, l'integrazione con acido butirrico determina un marcato miglioramento dei sintomi quali diarrea, dolore addominale e malessere generale.
Bifidobatteri sono i più importanti batteri reperibili nell'intestino crasso degli adulti e dei bambini. Questi batteri diminuiscono con l'età e quando lo stato di salute inizia a declinare. La popolazione di Bifidobacterium Bifidus che vive nell'intestino umano può essere distrutta da numerosi fattori legati allo stile di vita, alle condizioni di salute degli individui ed alle condizioni ambientali.
I benefici derivanti dall'integrazione
con Bifidobatteri sono:
Prevenzione della colonizzazione dell'intestino da parte di batteri patogeni ostili
e di lieviti, con i quali i bifidobatteri competono per i nutrienti.
Produzione di acido acetico e acido lattico, che abbassano il pH dell'intestino,
rendendo così la regione inabitabile per altri batteri.
L'inibizione dei batteri che possono ridurre i nitrati provenienti dalla dieta,
in nitriti potenzialmente pericolosi.
Una buona integrazione di bifidobatteri, può risolvere problemi di costipazione
e migliorare la funzionalità intestinale.
Sono dei carboidrati complessi, ovvero zuccheri naturali in forma di polimeri che si trovano in varie piante. Assieme ad altri oligosaccaridi di tipo amidaceo come l'inulina, i FOS sono quasi del tutto indigeribili. Sono molto utilizzati per i loro effetti "prebiotici", vale a dire che essi costituiscono il nutrimento per le varie popolazioni batteriche che compongono la nostra flora intestinale.
I FOS aumentano la capacità dei fermenti lattici (probiotici) di promuovere la salute
del nostro intestino. In combinazione con probiotici, soprattutto se di qualità
superiore come i bifido batteri, i FOS, oltre a migliorare digestione e assimilazione,
aiutano a prevenire i disturbi intestinali come ad esempio costipazione, colite
o diarrea.