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Cocchi Gram-positivi

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I cocchi

In microbiologia per cocco si intende un batterio di forma sferoidale, dal greco Kokkos, che significa bacca. In particolare si distinguono:

- diplococchi(cocchi raggruppati in coppie, tra cui gli Enterococchi)

- tetracocchi (cocchi in gruppi di 4)

- catene (cocchi in catenelle, tra cui gli Streptococchi)

- a grappolo (tra cui gli Stafilococchi)


Staphylococcus aureus è un patogeno comune che può infettare qualunque sistema di organi.

Gli stafilococchi sono una causa frequente di batteriemia e sepsi. Spesso colonizzano il naso, in particolare nei diabetici trattati con insulina, negli emodializzati e nei tossicodipendenti; questi pazienti sono quindi più a rischio di infezione sistemica. Operatori sanitari portatori sani di S. aureus sono fonte di epidemie nosocomiali.

I neonati e le madri in allattamento sono predisposti alle infezioni stafilococciche così come i pazienti con influenza, malattie croniche bronco-polmonari(p. es., fibrosi cistica, enfisema polmonare), leucemia, neoplasie, trapianti, portatori di protesi o di altri corpi estranei, ustioni, malattie cutanee croniche, incisioni chirurgiche, diabete mellito e portatori di cateteri vascolari in plastica. Sono pazienti a rischio anche quelli che ricevono corticosteroidi, irradiazioni, farmaci immunodepressori o antitumorali.

In genere, gli stafilococchi sono protetti dalla fagocitosi da una capsula polisaccaridica, ma possiedono anche una catalasi, che inattiva il perossido di idrogeno, prodotto dai neutrofili con funzione battericida.

Gli stafilococchi inducono la formazione di ascessi: il basso pH all'interno della cavità ascessuale limita l'efficacia delle difese dell'ospite. Inoltre, questi germi sintetizzano diverse tossine, responsabili di quadri specifici: un'enterotossina provoca avvelenamento da cibo. Le tossine stafilococciche determinano anche la sindrome della cute ustionata (scalded skin syndrome, SSS) e le manifestazioni sistemiche dello shock tossico.

La maggior parte degli stafilococchi è produttrice di penicillinasi e la percentuale di ceppi penicillino-resistenti è in aumento: anche se vengono indicati come stafilococchi meticillino-resistenti, in realtà sono resistenti a tutti i Betalattamici.

La vancomicina è attiva sulla maggior parte di questi ceppi. Alcuni stafilococchi "tollerano" gli antibiotici attivi sulla parete cellulare, come penicillina o vancomicina, e ne vengono perciò solo inibiti, ma non uccisi: il significato clinico di questa tolleranza è incerto.

Altri stafilococchi si distinguono da S. aureus principalmente per l'incapacità di produrre coagulasi: alcuni di questi ceppi coagulasi-negativi provocano infezioni del tratto urinano (S. saprophyticus). Un'altra specie, S. epidermidis, fa parte della normale flora batterica cutanea ed è responsabile di un notevole aumento delle infezioni su valvole protesiche, shunt ventricoloatriali e cateteri venosi o arteriosi. Come avviene per Corynebacterìum, S. epidermidis può contaminare le emocolture e in alcune situazioni deve essere considerato patogeno. S. saprophyticus è sensibile a diversi antibiotici impiegati per il trattamento delle infezioni urinarie; S. epidermidis è di solito resistente a tutti i Beta-lattamici, ma è sensibile alla vancomicina.

Infezioni da Stafilococco

Possono consistere in:

- mastite o da ascessi mammari

- ascessi dai punti di sutura fino a estesi interessamenti della ferita

-foruncoli e i favi , specie nel paziente diabetico

- polmonite stafilococcica deve essere sospettata in pazienti in trattamento con corticosteroidi o farmaci immunosoppressivi, può verificarsi a seguito di qualsiasi ascesso stafilococcico localizzato o con infezioni connesse a cateteri intravascolari o ad altri corpi estranei; si sviluppa in particolare nei tossicodipendenti che fanno uso di droghe EV e nei pazienti portatori di protesi valvolari. Essa si puo' riscontrare anche prevalentemente nei bambini e provoca brividi, febbre e dolore a livello delle ossa coinvolte. Successivamente compaiono rossore e rigonfiamento, ormai piuttosto rara, va sospettata in pazienti ricoverati che manifestino febbre, ileo, distensione e dolore addominale.

Trattamento

 Teoricamente, tutti i ceppi sono sensibili alle penicilline penicillasi-resistenti (meticillina, oxacillina, nafcillina, cloxacillina, dicloxacillina); cefalosporine (cefalotina, cefazolina, cefalexina, cefradine, cefamandolo, cefoxitina e cefalosporine di terza generazione); carbapenemici (imipenem, meropenem); gentamicina vancomicina; teicoplanina; lincomicina e clindamicina.è di frequente riscontro anche la resistenza ad aminoglicosidi e macrolidi (eritromicina, claritromicina, azitromicina, lincomicina e clindamicina).

Nei confronti di alcune infezioni da SAMR, sebbene possano risultare efficaci l'imipenem-cilastatina o i chinolonici, il farmaco di scelta è la vancomicina EV. Gli streptococchi vengono suddivisi in sierotipi in base alla presenza di carboidrati capsulari (classificazione di Lancefield). Gli streptococchi di gruppo A provocano infezioni cutanee e faringiti e sono associati a disturbi post-infettivi immuno-mediati, quali glomerulonefrite e febbre reumatica.

Gli streptococchi di gruppo D comprendono gli enterococchi, che si distinguono per la loro resistenza uniforme alla penicillina. Di recente sono stati isolati ceppi resistenti anche alla vancomicina: le infezioni dovute a questi microrganismi multiresistenti non rispondono bene alle terapie disponibili e la comparsa di epidemie a livello nosocomiale sta diventando un problema significativo in molti ospedali. 

Gli streptococchi possono essere classificati anche in rapporto al livello di emolisi in agar-sangue: si parla di forme alfa-emolitiche se il fenomeno è incompleto (colorazione verdastra dell'agar), di forme beta-emolitiche per l'emolisi completa e di forme beta-emolitiche per i ceppi non emolitici. Un importante germe alfa-emolitico è S. pneumoniae (pneumococco), l'agente eziologico più comune della polmonite batterica, che rappresenta anche una frequente causa di meningite e otite media.

La resistenza alla penicillina di queste specie sta diventando un problema sempre più rilevante in alcuni paesi: in genere, i germi rimangono sensibili alla vancomicina, anche se di recente sono stati isolati dei ceppi vancomicino-resistenti. Un gruppo eterogeneo di streptococchi, spesso impropriamente indicati come S. viridans (che determinano sia alfa che y-emolisi), include diversi ceppi di streptococco, fa parte della normale flora batterica orale e intestinale ed è responsabile di endocarditi batteriche, ascessi e infezioni dentali.

 

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