Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Cliccando su "Accetto" acconsenti all'uso dei cookie.

Cefalea, quale cura?

  1. GASTROEPATO
  2. argomenti di neurologia
  3. Cefalea, quale cura

Suddivisione delle cefalee

Si dividono in cefalea acuta, subacuta o cronica.

Inquadramento delle cefalee
Cefalee ad insorgenza acuta

(possono riconoscere cause severe) a) Emorragia subaracnoidea. b) Menigite ed encefalite, c ) Epilessia (postcritica),  d) Post-rachicentesi, e) Ipertensiva f) Da cause oculari (irite acuta, glaucoma ad angolo chiuso).

Cefalee ad insorgenza subacuta (causa organica significativa) a) Arterite a cellule giganti (arterite temporale, vedi alla voce Polimialgia reumatica). b) Masse intracraniche. ) Nevralgia del trigemino (vedi alla voce Nevralgia del trigemino). d) Nevralgia glossofaringea (dolore parossistico o continuo all'orofaringe, alla base della lingua o al meato uditivo) e) Nevralgia posterpetica ( branca del trigemino, dolore frontale unilaterale con ipoestesia) f) Pseudotumor cerebri (ipertensione endocranica benigna: cefalea diffusa con diplopia e perdita dell'acuità visiva, edema della papilla).

Cefalee croniche

a) Cefalee emicraniche (emicrania classica, emicrania comune, emicrania complicata, cefalea cronica quotidiana, varianti emicraniche). b) Cefalea da farmaci (nitriti, nifedipina, da sospensione di analgesici). c) Cefalea a grappolo (grappoli episodici, grappoli cronici, emicrania parossistica cronica). d) Cefalea tensiva (cefalea tensiva comune, equivalente depressivo, reazione di conversione, disfunzione dell'articolazione temporomandibolare, dolore facciale atipico). e) Altre cefalee vascolari: carotidodinia, ipertensione, cefalea orgasmica, da sforzo e tussiva, cefalea post-intossicazione (alcol), da farmaci, da alimenti (sodio glutammato). f) Cefalea ice pick (violento e brevissimo dolore a tipo scossa elettrica sul cuoio capelluto specie in pazienti emicranici o con cefalea a grappolo; risponde all'indometacina 75 mg/die). g) Patologie del rachide cervicale (traumi, processi degenerativi vertebrali: dolore occipitale talora irradiato fino ai bulbi oculari o agli arti superiori). h) Patologie dentali (disfunzione dell'articolazione temporomandibolare, infezioni gengivali, granulomi).

Segni di allarme in pazienti con cefalea

- Cefalea subacuta e/o progressiva che peggiora nel tempo.
- Cefalea di nuovo inizio o diversa.
- Cefalea che inizia con la massima severità.
- Cefalea che inizia dopo i 50 anni.
- Cefalea persistente precipitata dalla manovra di Valsalva.
- Cefalea con segni neurologici o convulsioni.
- Cefalea con febbre, mialgia, ipertensione, perdita di peso, tensione sul cuoio capelluto.

Cefalea a grappolo

(Cefalea istaminica di Horton, nevralgia emicranica). Elementi per la diagnosi: intensa, non pulsante, periorbitaria, unilaterale spesso con lacrimazione, secrezione nasale, sudorazione unilaterale, iperemia congiuntivale. Dura da mezz'ora a tre ore e si manifesta in giovani maschi con "grappoli" di 3-8 settimane per lo più notturni. Nella variante cronica gli attacchi recidivano senza intervalli significativi.

dolore nella sinusite

cefalea a grappolo

cefalea muscolo-tensiva

emicrania

Trattamento del singolo attacco

Ossigeno al 100%. La somministrazione di ossigeno al 100% con maschera facciale a 8 L/min per 15 minuti in genere risolve l'episodio acuto; Sumatriptan (Imigran fl-sir 6 mg). Pos: una fiala sottocute all'inizio dell'attacco. Il farmaco è controindicato se vi è storia di cardiopatia ischemica, di eventi cerebrovascolari, di arteriopatie periferiche, di assunzione di IMAO nelle ultime due settimane. Non va somministrato sotto i 18 anni; oppure diidroergotamina (Diidergot gocce). Pos: 15-30 gocce per os.; Interruzione del grappolo e prevenzione dell'attacco
I scelta:
ergotamina tartrato 1 mg, caffeina 100 mg (Cafergot conf). Pos: due confetti la sera prima di coricarsi se gli attacchi si verificano di notte altrimenti 1 cf x 2/die; oppure  verapamil (Isoptin 120 mg). Pos: 240-480 mg/die.

II scelta:
prednisone (Deltacortene 25 mg cpr). Pos: 75 mg/die i primi 3 giorni quindi riduzione delle dosi ad intervalli di 3 giorni finchè la cefalea non inizi a ricomparire. Qualora nessuno di questi schemi terapeutici fosse efficace: litio carbonato (Carbolithium cps 300 mg). Pos: 600 mg in dose unica giornaliera. Nel trattamento prolungato sono opportuni i dosaggi della litiemia che deve essere mantenuta tra 0,7 e 1,2 mEq/L. Dopo 3-6 settimane dalla cessazione degli attacchi questi trattamenti vengono in genere interrotti.

Cefalea muscolo-tensiva

Mementi per la diagnosi: cefalea diffusa, bilaterale, gravativa, non pulsante, può durare settimane o mesi. Non di rado inizia in sede occipitale. Associata spesso a stress, ansia e depressione. Prevale in adulti di sesso femminile.

Trattamento dell'attacco

Paracetamolo (Efferalgan g 1 cpr). Pos: 1-2 g per ogni episodio; oppure acido acetilsalicilico (Aspirina 0,5 g). Pos: 750-1000 mg per singolo episodio, possibilmente a stomaco pieno; oppure
ketoprofene (Orudis cps 50 mg). Pos: 1-2 capsule per singolo episodio. Sono parimenti efficaci altri FANS come il naprossene o l'ibuprofene. Per i dati di farmacologia clinica vedi alla voce Antiflogistici.

Profilassi

I triciclici riducono la frequenza e la severità degli attacchi: amitriptilina (Laroxyl 10 e 25 mg cpr). Pos: 10-50 mg/die in monosomministrazione serale.  In caso di inefficacia tizanidina (Sirdalud cpr 2, 4, 6 mg). Pos: 2 mg due volte al giorno. La dose può essere gradualmente aumentata a 4 mg due-tre volte al giorno. Il farmaco ha potente azione miorilassante. Qualora prevalga una sintomatologia ansiosa: diazepam (Valium 5 mg cps). Pos: 15-20 mg/die. Il farmaco viene considerato anche un efficace test diagnostico se usato per almeno tre settimane. Negli ultimi anni sono state sviluppate una serie di tecniche per il controllo non farmacologico del dolore per le quali in genere non sono disponibili studi controllati di sufficiente ampiezza per giudizi definitivi: tecniche di rilassamento, biofeedback, massaggio, training antistress, esercizi domiciliari, applicazioni di freddo e caldo, manipolazioni.

Altre cefalee vascolari

— Cefalea premestruale: estremamente diffusa può essere prevenuta somministrando un diuretico tiazidico nella settimana che precede le mestrua/ioni (Esidrex 1 cpr/die) associato a piccole dosi di diazepam (Valium 5 mg  1 cpr/die) e ad un blando analgesico come l'ibuprofen (Brufen 400 mg 1 c x 2)
— Cefalea ipertensiva: risponde al trattamento dell'ipertensione arteriosa I farmaci considerati più efficaci sono idroclorotiazide (Esidrex cpr 25 mg). Pos: una cpr/die; oppure
metildopa (Aldomet cpr 250 mg). Pos: 2-3 cpr/die; associati a diazepam (Valium 5 mg cps). Pos: 1 cps due volte al giorno; oppure a clordiazepossido (Librium 10 mg cps). Pos: 1 cps due volte al dì.
— Cefalea orgasmica: la cefalea che si sviluppi acutamente nel corso di rapporti sessuali può essere prevenuta con 1 mg di ergotamina associata a caffeina (Cafergot 1 cf) ingerita un'ora prima dell'attività sessuale.
— Cefalea da esercizio: risponde al trattamento con indometacina (Indoxen 50 mg cpr le x 3).
— Carotidodinia: cefalea spesso pulsante associata a dolore unilaterale in re gione carotidea. Al primo attacco va esclusa ecograficamente una dissezione della carotide. Il trattamento è uguale a quello dell'emicrania.
— Cefalee nevralgiche: vedi alla voce Nevralgia del trigemino.
-Cefalea cronica quotidiana
Le forme più comuni di questa affezione notevolmente invalidante sono costituite dall'emicrania trasformata e dalle cefalee da uso abituale di farmaci per la cefalea acuta. Elementi per la diagnosi di emicrania trasformata: donne con storia pluriennale di emicrania in cui, nel giro di mesi o anni, si è verificato un aumento della frequenza degli episodi cefalalgici fino a diventare giornalieri o quasi, con caratteristiche sia di tipo emicranico che tensivo. Eventuale storia di parallelo incremento di farmaci per il trattamento delle crisi emicraniche.

Trattamento

— Programmare una regolare attività fisica.
— Regolarizzare l'orario dei pasti e del sonno.
— Ridurre o abolire il consumo di caffeina.
— Considerare un training basato su tecniche di rilasciamento e di biofeedback.
— Valutare e trattare eventuali disturbi del sonno oppure di ansia o depressione. Un trattamento profilattico può essere effettuato con:
amitriptilina (Laroxyl 10 mg cpr) Pos: 1 cpr la sera aumentando gradualmente le dosi di 10 mg finchè la frequenza della cefalea non inizi i ridursi. I tassi di risposta sono intorno al 50% dei pazienti trattati; oppure  topiramato (Topamax cpr 25, 50, 100 mg). Pos: 1-2 cpr la sera. I tassi di risposta sembrano superiori a quelli dell'amitriptilina. Nei pazienti con uso abituale di farmaci per il trattamento della cefalea acuta è indicato un tentativo di sospensione dei medesimi potendo la cefalea essere soste-b da essi. I triptani possono essere sospesi bruscamente mentre la sospensione l'ergotamina tartrato può essere seguita da cefalea, vomito, tachicardia, ipoten-ne per giorni o settimane. Per prevenire la cefalea rebound il paziente può estrattato per i primi 5 giorni di sospensione con prednisone (Deltacortene 25 mg cpr) Pos: 60 mg/die per 5 giorni.

indice argomenti di neurologia