appunti del dott. Claudio Italiano
Gli antibiotici vanno prescritti solo se:
-i reperti clinici ne indicano chiaramente l'impiego, per esempio alla radiografia si evidenzia un addensamento polmonare, all'emocromo abbiamo riscontrato leucocitosi, c'è febbre e tosse con espettorato mucopurulento.
L'uso profilattico degli antibiotici va fortemente limitato, comunque, in ogni caso, se non vi è un'indicazione specifica.
-Deve farsene un uso proprio, con uno spettro antibatterico il più ristretto possibile.
-Il dosaggio deve essere adeguato, mai in eccesso rispetto a quanto richiesto dalla situazione clinica.
-La terapia va cessata appena possibile
- L'uso è prescritto sulla scorta di emocolture, urinocolture, coprocolture ecc.
-Occorre tornare all'impiego di un battericida piuttosto che di un batteriostatico quando ciò sia possibile.
- L'antibiotico non deve indurre rapidamente ipersensibilità o consenta l'insorgenza di resistenza batterica.
Cfr anche i link in tema:
Cfr altri antibiotici per la cura
delle affezioni respiratorie:
I target degli antibiotici, cioè il punto di azione di un antibiotico, è rappresentati da:
- Sintesi di parete
- Sintesi di proteine
- Traduzione
- Traslocazione e allungamento della catena peptidica
- Transcrizione
- Sintesi acidi nucleici
- Funzionalità della membrana
- Metabolismo
Agiscono bloccando la sintesi della parete batterici:
b-lattamici:
Penicilline, Cephalosporins, Carbapenemici, Monobattamici, e inibitori suicida degli enzimi idrolizzanti
Glicopeptidi
Vancomicina, Teicoplanina, Daptomicina, Ristocetina, Ramoplanina (topico)
Altri
Fosfomicina, Cicloserina, Bacitracina (topico)
Traduzione
Aminoglicosidi: streptomicina, netilmicina, gentamicina, kanamicina, amikacina
Traslocazione / allugamento del peptide
tetracicline, cloramfenicolo,
ac. fusidico, macrolidi, ketolidi, oxazolidinoni,
lincomicine, streptogramine
Nuove beta-lattamine a spettro molto ampio il cui farmaco rappresentativo è l'imipenem. Isolato dallo streptomyces cattleya, l'imipenem è associato alla cilastatina, inibitore indispensabile della deidropeptidasi renale che idrolizza l'imipenem. Possiede un ampio spettro d'azione particolarmente sui cocchi gram negativi e positivi. Non sono sensibili tuttavia gli stafilococchi meticilino resistenti. Rare sono le resistenze, considerata l'elevata stabilità all'imipenem da parte delle beta-lattamasi. L'imipenem e gli amino glicosidi spesso agiscono sinergicamente.
Assorbimento. Esso non viene assorbito dal tratto intestinale ed è somministrato per via parenterale. Diffonde bene nei tessuti e nei liquidi. Metabolismo. E' parzialmente biotrasformato nel rene dalla deidropeptidasi-1 a metaboliti inattivi ed eliminato nelle urine in parte immodificato.
Nota bene. Se il paziente è allergico alla penicillina, non va somministrato. E' da usarsi con cautela in pazienti con disturbi del SNC, come l'epilessia e in pazienti con disturbi renali.
Effetti collaterali.
Generalmente la tolleranza è buona, ma possono presentarsi reazioni anafilattiche o da ipersensibilità, come rash cutanei ed orticaria. Frequenti sono i disturbi gastrointestinali, soprattutto in caso di infusione poco lenta. Sono registrati casi di convulsioni in soggetti predisposti e disturbi ematologici (leucopenia, positività al test di Coombs, ipereosinofilia) ed epatici.
Preparazioni commerciali
Imipenem fiale 500 mg, infusione ev osp 250 mg, 500 mg Tenacid fiale im 500 mg, infusione ev osp 250 mg; Tienam fiale im 500 mg, infusione ev osp 250 mg, 500 mg.
E' un antibiotico carbapenemico per uso parenterale, stabile alla deidropeptidasi-1 renale umana (DHP-1). Esercita la sua azione battericida interferendo con la sintesi della parete batterica. Lo spretto antibatterico include la maggior parte dei ceppi batterici di rilevanza clinica, aerobi ed anaerobi Gram positivi e Gram negativi. A seguito di un'iniezione endovenosa il picco plasmatico viene raggiunto in 6 ore. La diffusione è buona nella maggior parte dei fluidi e tessuti corporei. L'emivita è di circa 1 ora ed il legame con le proteine è pressocchè nullo. Circa il 70% del farmaco è riscontrabile immodificato nelle urine. In campo pneumologico è utilizzato nelle polmoniti, soprattutto nosocomiali, anche in associazione con altri antibiotici. La posologia è di 500 mg ev ogni 8 ore fino ad 1 grammo. Il dosaggio va ridotto nei pazienti con insufficienza renale.
Preparazioni commerciali
Merrem flac ev osp 250 mg, 500 mg. 1000 mg.
Sono nuove beta-lattamine di origine sintetica, il cui primo rappresentante, l'aztreonam, è stato sintetizzato nel 1979. A differenza delle penicilline e delle cefalosporine, sono caratterizzati da una struttura monociclica relativamente semplice con l'anello quadrilatero azetidinone, comune a tutte le beta-lattamine.
Ha uno spettro d'azione limitato, diretto unicamente su batteri aerobi Gram-negativi. è stabile in presenza di beta-lattamasi, di cui è un debole induttore.
Farmacocinetica
Assorbimento è poco assorbito dal tratto gastroenterico, mentre I'assorbimento è buono dopo iniezione intramuscolare, raggiungendo un picco di concentrazione plasmatica entro 1ora. Ha un'emivita di 1.7 ore. Circa il 56% si lega con le proteine.
Distribuzione Diffonde bene nei tessuti e in tutti i liquidi corporei. Metabolismo è biotrasformato modestamente. dando luogo a un metabolita inattivo.
Eliminazione L'eliminazione è per lo più renale attraverso la filtrazione glomerulare.
Controindicazioni e precauzioni
Oltre al divieto ai pazienti con ipersensibilità alle penicilline, cefalosporine e altri antibiotici beta-lattamici, I'aztreonam è da usare con cautela in pazienti con alterata funzione renale e in pazienti in terapia anticoagulante, considerata la possibilità di aumentare il tempo di protrombina.
Effetti collaterali
Bassa la possibilità di reazioni allergiche crociate con altre beta-lattamine, le reazioni indesiderate sono a carico del fegato, del tratto gastroenterico ed ematologiche. Possibili flebiti e tromboflebiti in seguito a iniezione endovenosa.
Uso e somministrazione
Viene usato nelle infezioni da batteri aerobi Gram negativi in alternativa alle le cefalosporine di terza generazione e agli aminoglicosidi, ruolo ancora da definire
La posologia è di 1.5-6 g giornalieri per via intramuscolare o endovenosa.
Preparazioni commerciali
Azactam fiale im o ev 500 mg, 1 g; Primbactam fiale ev 0.5 g. 1 g, fiale i m o e v 0 . 5 g , 1 g .
Sono farmaci potenti inibitori competitivi di numerose beta lattamasi prodotte da batteri patogeni. Sono costituiti da un anello beta-lattamico unito a un anello ossozolidinico (acido clavulanico) o tiazolidinico (sulbactam) e sono dunque analoghi delle beta-lattamine.
L'acido clavulanico è prodotto da colture di Streptomyces clavuligerus, ed è un potente inibitore delle beta-lattamasi derivanti da batteri Gram negativi e da stafilococchi. L'acido clavulanico può permeare la membrana cellulare batterica e inattivare gli enzimi; la sua modalità d'azione dipende dall'inibizione dell'enzima, ma generalmente agisce come inibitore competitivo, spesso in modo irreversibile. L'acido clavulanico e il sulbactam amplificano di conseguenza l'attività delle penicilline e delle cefalosporine contro ceppi resistenti produttori di penicillinasi. Sono perciò da considerarsi substrati suicidi e inibitori competitivi delle penicillinasi, con scarsa capacità di indurre beta-lattamasi cromosomiche.
Per quanto concerne le proprietà farmacocinetiche, esse si intersecano con quelle degli antibiotici con cui sono associati: l'acido clavulanico con I'amoxicillina. la dicloxacillina o la ticarcillina, il sulbactam con l'ampicillina.
Preparazioni commerciali
Acido clavulanico + amoxicillina: Augmentin compresse, bustine 1 g ( 125 mg + 875 mg); Clavulin compresse, bustine 1, g (125 mg + 875 mg) Neoduplamox compresse, bustine (125 mg + 875 mg).