L'intossicazione da benzolo o benzolismo che si attua per inalazione di benzolo (o benzene), impiegato specialmente in estrazione di grassi; operazione di sgrassamento; fabbriche di impermeabili, pneumatici, oggetti di gomma, cuoio artificiale, linoleum; preparazione di collanti per produzione di calzature, indumenti plastificati, giocattoli, fiori artificiali; stabilimenti rotocalcografici: vernici cellulosiche e antiruggine, sverniciatori; come materia prima per fabbricazione di sostanze farmaceutiche, plastiche e coloranti, esplosivi, insetticidi, detergenti.
L'intossicazione acuta compromette soprattutto il sistema nervoso. Si possono avere dei segni e sintomi vari che comprendono:
cefalea, vertigini, nausea, agitazione, colorito rosso-ciliegia di cute e labbra, ipotensione arteriosa, odore aromatico alito, irritazione congiuntive e mucose prime vie aeree. Nei casi più gravi il paziente può presentare tremori, convulsioni tonico-cloniche, sonnolenza, narcosi, coma. Intossicazione cronica di gran lunga più frequente (viene leso specialmente midollo osseo): pallore, astenia ronzii auricolari, vertigini, lipotimie, dispnea da sforzo, ipotensione arteriosa, epistassi, gengivorragie, petecchie ed ecchimosi per traumi modesti, meno- e metrorragie, inappetenza, pesantezza post-prandiale, gastralgie; diminuzione globuli rossi, emoglobina, granulociti e piastrine, schema di Arneth deviato a dx; midollo osseo ipoplastico, talora iperplasiico; evoluzione verso aplasia midollare globale cronica o acuta, con aggravamento anemia e emorragie ed insorgenza processi necrotico-infettivi. Non eccezionale quadro terminale di leucemia acuta(per lo più aleucemica) o eritroleucemia acuta o eritremia acuta (mal. di Di Guglielmo).
Si attua con un prelievo che documenta i segni dell'intossicazione. Si procede
con esame sangue periferico e midollo osseo, prove emogeniche, valutazione riserva
granulocitaria
midollare (neutropenia), determinazione resistenze osmotiche dei leucociti
circolanti (che risultano diminuiti). Dosaggio in urine dei metaboliti fenolici
(normalmente non più di 20 mg/l) e solfati tot. ed eterei (normalmente questi ultimi
non superano il 20% dei solfati totali).
Neil'intossicazione acuta allontanare paziente da ambiente inquinato e somministrargli
ossigeno o carbogeno, analettici, lobelina; eventualmente respirazione artificiale.
L'Intossicazione cronica prevede un'alimentazione ricca di proteine, estratti epatici , vitamina
B6, C, P e B12, acido folico, androgeni; nelle forme più gravi trasfusione di sangue,
coagulanti, antibiotici. Nelle leucemie benzoliche, cortisonici (Deltacortene, Flantadin)
e ACTH. indice argomenti sulla visita del paziente
Diagnosi
Terapia