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Estate mare e tanto divertimento (per i vacanzieri)!
Si fa per dire, perchè d'estate, in realtà, in ospedale, si lavora di più, soprattutto nelle località balneari, dove una frotta di turisti si presenta di continuo ai pronto soccorso, per mal d'orecchio, febbre, mal di pancia, bambini malati ecc.
Il caso clinico reale.
Estate 2009. Un paziente che giunge alla nostra attenzione, provenendo dalla rianimazione, dove era stato rianimato ed attaccato alle macchine, essendo stato ventilato per quattro giorni, a seguito di un annegamento in mare. Incuriositi per l'evento, chiediamo la ragione di ciò e comprendiamo che, essendo rimasto colpito da un colpo di calore, è finito in acqua e, non sapendo nuotare, ha iniziato ad annaspare ed ha perso conoscenza.
Una volta in ospedale, si è approfondito il perché del suo malessere. Era, infatti, affetto anche da una condizione abbastanza rara, di "idrocefalo congenito", che lo ha predisposto al malessere da colpo di sole. Al Pronto soccorso le prime indagini hanno documentato un aggravamento del quadro encefalico di base ed addensamenti multipli polmonari.
III° FASE
Con l'asfissia si ha ridotta o assente ossigenazione del sangue con mancato apporto di O2 al cervello (Anossia cerebrale) che causa Arresto respiratorio. Poiché gli scambi gassosi nel polmone non avvengono (cfr fisiologia dell'apparato respiratorio) si accumula anidride carbonica, con conseguente Acidosi respiratoria, ed acido lattico, acidosi metabolica, poiché senza ossigeno in circolo, il glucosio non "brucia" come dovrebbe nella catena respiratoria, con accumulo di acido lattico. Anossia, ed l'acidosi, e gli squilibri elettrolitici ed emodinamici determinano disturbi del ritmo cardiaco fino all' arresto cardiaco.
a) per perdita del volume di sangue circolante
b) Anossia per il fatto ostruttivo causato dalla presenza di acqua nelle vie respiratorie ( cfr apparato_respiratorio ),
c) emoconcentrazione in assenza di emolisi e quindi senza alterazioni della potassiemia,
d) non fibrillazione ventricolare, ma una graduale diminuzione della forza contrattile cardiaca con collasso cardiovascolare e asistolia irreversibile. div>
Lastra RX del torace di controllo dopo
circa 5 giorni dall'annegamento in acqua salata
Perché il polmone va in edema in caso di annegamento in acqua salata?
Ciò accade perché l'acqua salata che penetra negli alveoli, è 3-4 volte più concentrata del sangue e, per osmosi, "richiama" negli alveoli la componente liquida del sangue (plasma), con l'intendo di equilibrare la concentrazione in soluti delle due soluzioni, cioè, per così dire, "diluire" l'acqua salata di mare che si trova negli alveoli, dove il sangue è praticamente a contatto con tale liquido salmastro.
Dunque, avremo:
- Edema polmonare (acqua e plasma nei polmoni)
- Ipovolemia ed emoconcetrazione, infatti il sangue cede la sua componente liquida, praticamente perde acqua e si concentra, mentre il volume circolante si riduce con conseguente calo tensivo (shock)
- Shock, si determina per grave caduta della pressione arteriosa per riduzione della massa liquida circolante.