La corteccia tattile e la corteccia motoria

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La corteccia sensitiva

I segnali tattili  provenienti da ogni zona del corpo si distribuiscono a diversi settori della corteccia sensoriale: studi sperimentali hanno permesso di tracciare una "mappa" delle aree tattili della corteccia e, come era prevedibile, le zone del corpo più sensibili afferiscono a un numero maggiore di neuroni corticali (cioè a una superficie più estesa della corteccia sensoriale).

Le dita della mano, ad esempio, inviano stimoli a un'area della corteccia pari a quella che elabora gli stimoli di tutto il resto del corpo. Inoltre, poiché le fibre nervose si incrociano all'altezza del tronco cerebrale, la corteccia sensoriale destra è innervata dalle fibre provenienti dalla metà sinistra del corpo, e viceversa.homunculus sensitivo, rappresentazione ideale

La corteccia motoria

La corteccia motoria è la parte del cervello che organizza e determina i movimenti volontari del nostro corpo. Essa ha notevoli affinità con la corteccia sensoriale sia dal punto di vista della collocazione anatomica, sia dal punto di vista dell'organizzazione interna.

Infatti, la corteccia sensoriale e quella motoria, si trovano nella parte superiore degli emisferi cerebrali. Inoltre, come quella sensoriale, la corteccia motoria è suddivisibile in aree corrispondenti a una specifica parte del corpo: anche in questo caso si è potuto tracciare una "mappa delle aree motorie", e le più estese e ricche di neuroni corrispondono a zone del corpo più attive.

Una profonda differenza funzionale distin-gue però questi due tipi di corteccia: méntre nella corteccia sensoriale gli stimoli sono in arrivo, nella corteccia motoria essi partono dai neuroni corticali giungendo, attraverso fibre efferenti, ai muscoli. Per svolgere la sua funzione, la corteccia motoria ha bisogno che il corpo sia "preparato al movimento". Oltre al cervelletto > 88, numerose strutture collaborano per realizzare e mantenere condizioni favorevoli al moto:

rappresentazione schematica della corteccia motoria e sensitiva

- il midollo spinale che, attraverso movimenti riflessi, contribuisce a rilassare ogni muscolo antagonista quando un muscolo si contrae;

- il tronco cerebrale che, mantenendo il tono muscolare, consente l'immediata azione dei muscoli; - il talamo che garantisce che, una volta iniziato, il movimento si svolga senza sbalzi, in modo graduale e progressivo. Perché un movimento venga eseguito, occorre che siano attraversati due momenti distinti: l'ideazione del movimento e la sua realizzazione. Essi si svolgono in due zone anatomicamente distinte dell'area motoria: l'area premotoria e l'area primaria.

Nell'area premotoria avviene l'elaborazione dei dati e la coordinazione di impulsi motori: non a caso essa si trova a ridosso del lobo frontale dove hanno luogo i principali processi cerebrali legati all'ideazione, all'elaborazione di schemi complessi, alla programmazione, al giudizio, al controllo della personalità. Inoltre, le aree premotorie dei due emisferi sono collegate fra loro, in modo da elaborare un "programma motorio globale".

Nell'area primaria, invece, i comandi si combinano in un'istruzione globale e coordinata per i muscoli: le due aree primarie sono quasi del tutto scollegate, così da permettere movimenti indipendenti nelle due metà del corpo.

Gli stimoli passano al midollo spinale e, ulteriormente modificati, ai muscoli volontari. Dalle radici motorie del midollo spinale si dipartono anche le fibre del sistema nervoso autonomo che portano a una catena di gangli adiacente alla colonna vertebrale. Esse portano gli impulsi che azionano la muscolatura involontaria: questi non sono prodotti dalla corteccia motoria, ma, in alcune situazioni, possono esserne influenzati (ad es. la respirazione).

 

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