DERMATOLOGIA > pronto soccorso dermatologico
Secondo la teoria più accreditatasi tratterebbe di una componente immunopatologica (dovuta spesso all'attacco degli anticorpi IgE,quelli specifici allergici, o più generalmente degli antigeni dei leucociti umani di seconda classe e linfociti T; in sostanza si produrrebbe una reazione immunitaria anomala in grado di danneggiare, transitoriamente e localmente, i follicoli piliferi, su soggetti predisposti geneticamente.
Un'altra ipotesi riguarda la quantità di ferro presente nel corpo umano, anche se i dati non risultano sufficienti per valutare quanto la mancanza di ferro, e in genere la malnutrizione, abbia un ruolo nell'alopecia areata, ciò porta nella ricerca medica a risultati contrastanti. Lo stress psicologico non è mai la causa ma viene visto come un elemento che peggiora la patologia, pochi studi sono stati fatti per comprendere quale sia l'esatta correlazione. L'alopecia al contrario può certamente essere la causa dello stress psicologico.
L'alopecia androgenetica è legata all'attività della 5alfa-reduttasi di tipo II, che trasforma il testosterone in diidrotestosterone. Endocrinopatie quali la carenza di GH, ipotiroidismo, menopausa, policistosi ovarica, tumori virilizzanti o terapie con androgeni (anche se a rigor del vero bisogna dire che gli unici androgeni che danneggiano il cuoio capelluto sono il diidrotestosterone e l'androstenedione – cataboliti del testosterone –, al contrario il testosterone non ha alcuna azione dannosa nei confronti dei capelli) possono causare calvizie.
Il processo patologico fondamentale consiste nell'accelerazione, sotto stimolo androgenico, della fase mitotica del ciclo pilare (anagen I-V) e nella conseguente riduzione della fase differenziativa, che è normalmente lunghissima. Essendo quest'ultima necessariamente incompleta, il fusto che ne deriverà sarà più sottile e corto (vellus). Successivamente si sovrappongono fenomeni atrofici del cuoio capelluto, che diventa sottile e lucido.
In questa fase i vellus scompaiono. Un secondo processo patologico consiste nella perdita dell'individualità dei cicli papillari (caratteristica del cuoio capelluto adulto normale) e quindi della loro sincronizzazione.
Questo fenomeno è dovuto alla riduzione della durata della fase di differenziamento. Un terzo fenomeno è l'aumento della fase di kenogen: quando il fusto del pelo si stacca alla fine del telogen, il follicolo è già occupato da un altro in anagen avanzato. Può comparire un intervallo tra la caduta del pelo in telogen e il suo rimpiazzo con il nuovo in anagen: durante tale intervallo fisiologico (kenogen),il follicolo rimane vuoto. Nella calvizie androgenetica vengono persi soltanto i capelli nella regione frontale perché in questa zona l'alfa 5-reduttasi è più attiva, quindi vi si concentra una maggiore quantità di DHT. Oppure perché è l'area più periferica della circolazione sanguigna nel cuoio capelluto, ossia dove i vasi sono già di per se più sottili.
Più comune nell'intossicazione cronica, I'alopecia è diffusa e colpisce soprattutto il cuoio capelluto. I segni correlati possono includere debolezza muscolare e ipotrofia, areflessia, perdita parziale o totale della vista, colorito bronzino della cute e altri.
In questo disturbo si manifesta un'alopecia a chiazze, tipicamente sulle estremità inferiori, accompagnata da una cute assottigliata, lucida e atrofica e da unghie ispessite. La cute diventa pallida quando le gambe del paziente vengono sollevate e scura quando vengono riportate in posizione declive. I segni associati comprendono polsi periferici deboli, estremità fredde.
Più comune nel paziente anziano, questa forma si associa ad alopecia mucinosa; nelle aree del corpo possono comparire placche o papule ed eritema a zebra.
E’ causata da infezione cutanea del cuoio capelluto, che poi drena; si manifesta come aree nodulari
-Infezioni micotiche (cfr tigne). Tinea capitis con lesione del tipo ad anello; i capelli sono fragili e si spezzano facilmente.
Se il linfoma infiltra il cuoio capelluto si può verificare un'alopecia permanente. Questa è accompagnata da edema, prurito e iperpigmentazione :segni associati variano con l'entità e la sede della linfoadenopatia.
Negli adulti questa patologia può manifestarsi in modo molto vario in funzione dell’assetto ormonale. Il deficit di gonadotropine nelle donne causa una riduzione o I'assenza dei peli pubici e ascellari si accompagna a sterilità, amenorrea e atrofia delle mammelle. Una carenza simile nell'uomo riduce i peli sulla faccia e su tutto il corpo e causa sterilità, riduzione della libido, impotenza, uno scarso sviluppo muscolare e riduzione del volume del testicoli, del glande e della prostata. Un deficit di ormone della crescita in età precoce può causare bassa statura. Il deficit di ormone stimolante la tiroide produce i segni dell'ipotiroidismo; il deficit di ormone adrenocorticotropo produce i segni dell' insufficienza corticosurrenalica.
In quesra patologia i peli sul volto, sul cuoio capelluto e sui genitali sono sottili e diventano opachi, ruvidi e fragili. Più caratteristica, è la caduta della parte più laterale delle sopracciglia. Compare anche stipsi , spossatezza, intolleranza al freddo e incremento ponderale. Altri segni sono la raucedine, cute anelastica, faccia e mani edematosi, rallentamento delle funzioni mentali e bradicardia, menorragia e mialgie.
Talvolta, questa patologia della cute causa una caduta di capelli a chiazze sul cuoio capelluto con infiammazione della cute. Delle papule irregolari piatte e purpuree si sviluppano solitamente sulle regioni lombari, sui genitali, sulle braccia e sulle gambe. Reperti correlati comprendono prurito ed alterazioni delle unghie che vanno dalla formazione di solchi alla loro caduta.
La perdita dei capelli è un sintomo frequente iniziale nei pazienti con il lupus discoide o sistemico. I capelli tendono a diventare fragili e possono cadere a ciocche; i capelli corti e spezzati ("capelli Lupoidi") sono presenti frequentemente sulla fronte. Entrambi i tipi di lupus sono caratterizzati da placche desquamate, rosse e sollevate, con follicoli occlusi, teleangectasie e atrofia centrale. Le placche facciali spesso assumono una caratteristica forma a farfalla.
Nel lupus sistemico comunque l'eruzione cutanea può variare di gravità dall'eritema malare alle lesioni discoidi. A differenza del lupus discoide, il lupus sistemico inleressa molteplici sistemi dell'organismo. Può causare fotosensibilità, calo di peso, spossatezza.
Si determina alopecia con ispessimento della cute delle braccia e delle mani, cute che si fa tesa e lucida.
La sarcoidosi è una malattia infiammatoria sistemica e ad andamento cronico, scoperta nel 1860, le cui cause restano ancora sconosciute. Essa è caratterizzata da formazioni microscopiche, definite granulomi, che possono essere localizzate in varie sedi quali i polmoni, l'osso, le giunzioni articolari, i muscoli, i vasi, etc.; tali formazioni, in alcuni casi, sovvertono la struttura del tessuto e ne compromettono la funzione.
Si manifesta con aree sebacee sulle pieghe cutanee e perdita di capelli, con arre desquamanti e secernenti della cute della faccia, attorno alle pinne del naso ecc.
-lpertiroidismo. ln questa malattia si verifica una perdita diffusa di capelli, più accentuata alle tempie. I capelli diventano morbidi e friabili. La cute diventa uniformemente arrossata ed ispessita, segnata da lesioni rosse, pruriginose e rilevate. Caratteristicamente questa patologia causa dei tremon fini e nervosismo, aumento di volume della tiroide, sudorazione, intolleranza al caldo, amenorrea, palpitazioni, calo ponderale nonostante, aumento dell'appetito, diarrea e probabilmente esoftalmo.
Altri farmaci comuni possono causare una perdita di capelli diffusa sul cuoio capelluto, alcune settimane dopo la somministrazione. Fra questi ricordiamo i contraccettivi orali, la colchicina, I'eparina, il warfarin, l’eccessivo dosaggio di vitamina A, il trimetadione, l’indometacina, iI metisergide, l'acido valproico, la carbamazepina, la gentamicina,I’ allopurinolo, il litio, i beta-bloccanti adrenergici e i farmaci antitiroidei. La crescita dei capelli di solito ricomincia quando questi farmaci vengono sospesi.
Come avviene con alcuni farmaci, la radioterapia causa una reversibile e temporanea caduta di capelli alcune settimane dopo l'esposizione, poiché la radiografia danneggia i follicoli piliferi nella sede della terapia, la radioterapia del cranio o del cuoio capelluto determina la perdita di capelli più ovvia.
L'alopecia può avere un impatto devastante sull'immagine che il paziente ha di se stesso, soprattutto se è molto estesa e si verifica improvvisamente, come accade con i farmaci chemioterapici. Bisogna spiegare al paziente che questa caduta dei capelli è reversibile.
Talvolta, dei metodi di raffreddamento del cuoio capelluto, come un criogeno, un cappello riempito con del ghiaccio o un laccio applicato sul cuoio capelluto, possono essere utilizzati prima, durante e dopo la somministrazione del farmaco, per provocare una vasocostrizione del cuoio capelluto e quindi ridurre il rilascio di farmaco ai follicoli piliferi e la perdila dei capelli. Tuttavia questi metodi sono controindicati nei cancri con cellule maligne circolanti, come il linfoma, e nelle metastasi del cuoio capelluto.
Una biopsia della cute può essere eseguita per determinare la causa dell'alopecia, specialmente se sono evidenti alterazioni della cute. Può essere di aiuto per la diagnosi anche L’esame microscopico dei capelli caduti a ciocche.
Per ridurre il rischio di neoplasie della cute, si deve incoraggiare I'uso di creme che bloccano i raggi solari per i pazienti che sono frequentemente esposti.