appunti del dott. Claudio Italiano
Nell'intossicazione da alcool possiamo avere quadri clinici acuti e cronici.
ACUTO:
1) intossicazione alcoolica; 2) intossicazione alcolica idiosincrasica; 3) astinenza
alcolica non complicata; 4) delirium da astinenza alcolica.
·a) Intossicazione acuta alcolica: ingestione recente di alcool tale da provocare
intossicazione nella maggior parte dei soggetti con: 1) comparsa di modificazioni
adattative del comportamento; 2) almeno un segno fisico; 3) esclusione di qualsiasi
altro disturbo;
Diagramma alcolemico:
·100-200 mg % = segni neurologici: atassia, s. cerebellare, s. vestibolare,
s. psichica.
·>300 mg% = coma o stato comatoso, ipotermia.
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1° fase: cambiamento del tono dell’umore, ipomania, più raramente depressione, impulsività,
aggressività, deficit della critica, compromissione della affettività, incidenti
stradali, infortuni sul lavoro, traumi, suicidio (per cambiamento del tono dell’umore);
2° fase= incoordinazione motoria, disartria, diploopia, atassia, prognosi= benigna,
evoluzione infausta rara.
b) Intossicazione acuta idiosincrasica: rappresenta una evenienza rara, si manifesta
in soggetti per assunzione di quantità di alcool minori rispetto alla maggior parte
degli altri individui; sono soggetti predisposti. S* : anamnesia del disturbo, non
quadro clinico caratteristico, disturbi comportamentali (eccitamento psicomotorio,
reazioni caratteristiche).
c) astinenza alcolica non complicata
Dapprima tremori alle mani, nausea e vomito, sudorazione lieve (nelle prime 24 ore)
poi quadro da sospensione completa dopo 24 ore compare insonnia, cefalea, ansia,
disforia, depressione, ipereattività del S.N.A. con tachicardia, sudorazione, ipertensione,
lieve disorientamento temporale, recede in 5-7 gg residuano insonnia e irritabilità.
d) delirium da astinenza alcolica o delirium tremens. Prodromi: ansia, irrequitezza,
insonnia, incubi notturni, con visioni terrifiche, febbricole. Delirio acuto con
turbe della coscienza (da uno stato di tipo confuso-onirico); turbe della percezione
con allucinazioni e/o illusioni visive zooptiche, tattili, olfattive, acustiche
combinate.
Disturbo del pensiero con difetti attentivi, turbe della memoria di fissazione,
deliri professionali, confabulazioni o falsi ricordi, disturbo psichico che si instaura
nel contesto di disturbi della memoria. L’umore è di tipo "galgenhumor" o
umore
patibolare, misto di paura, irrequietezza, ansia mascherata da un contesto gioviale,
scherzoso, prepotente e canzonatorio. Polipnea, tachicardia, ipotensione, tremori
a grandi scosse, disartria. Mortalità del 5% per aritmie cardiache, emorragie digestive,
complicanze infettive: è il quadro acuto più grave.
1) Allucinosi alcolica; 2) disturbo anamnestico alcoolico; 3) delirio di gelosia;
5) demenza alcolica.
a) Allucinosi alcolica: è essenzialmente un disturbo della percezione senza alterazione
della coscienza, secondo Kraeplin "pazzia allucinatoria dei bevitori" entro 48 ore
dalla sospensione dell’alcool il soggetto ha la sensazione di avvertire fischi,
ronzii, parole di minaccia, accuse, parole di condanna (allucinazioni uditive e
visive), compromissione dell’umore con ansia marcata.
b) disturbo anamnestico alcolico o psicosi di KorsaKoff, complicata dalla encefalopatia
di Wernicke, disturbo della funzione mnesica con amnesia retro-anterograda e confabulazione.
c) delirio di gelosia; Ey distinse 3 gruppi di psicosi deliranti cronici degli alcolisti
in:
1) delirio di interpretazione
2) deliri allucinatori
3) delirio paranoide
Il delirio di gelosia è un quadro clinico a decorso cronico caratterizzato da idee
deliranti sistematizzate, incontrollabili, lucide, vissute con carenza affettiva
in assenza di altri elementi psicotici e distacco affettivo con accettazione dell’idea
di pseudoadulterio, certezza delirante con disconoscimento della paternità, si sviluppa
aggressività con condotte suicidarie.
Compromissione della memoria a breve termine e lungo termine con deficit del pensiero
astratto, decadimento etico e sociale; associazione con pregresso delirium tremens,
sind. di Wernicke-Korsakoff.
S. da astinenza, epilessia alcolica e delirium tremens; epilessia alcolica: o
morbo conviviale degli antichi romani per parziale o totale interruzione dell’assunzione
di alcool. Per interazioni metaboliche, epilessia aggravata da alcool, traumi cranici
con ematoma, crisi generalizzate, tonico-cloniche, stato di male;
S. carenziali secondarie: s. di Wernicke o polineuropatia alcolica nel 5-10% degli
etilisti con degenerazione assonale e della guaina mielinica; perdita della sensibilità,
parestesie, crampi muscolari, andatura steppante, atrofia muscolare, anestesia dolorosa
per compressione dei tronchi muscolari;
-neuropatia ottica carenziale con riduzione del visus, difficoltà nella lettura e riconoscimento
dei colori, scotomi;
-degenerazione cerebellare alcolica con atassia, tremore.
Terapia dell’intossicazione acuta: controllo della depressione respiratoria, equilibrio
acido-base, volemia, glicemia, metadoxil e.v. che agisce sull’ADH; vitaminici nelle
forme croniche, tiamina;
deliri di gelosia: neurolettici, aloperidolo, tioridazina.
delirium tremens: cardiotonici, cortisonici, benzodiazepinici, correzione equilibrio
idro-salino;
psicoterapia individuale e di gruppo.
Disulfiram o antabuse perlongetten (farmaco storico): o antabuse che inibisce
la conversione dell’acetaldeide in acetato con accumulo del primo. Viene assunto
per una settimana poi segue la prova del bicchiere; schema: disulfiram capsule 400
mg a dosaggio crescente fino a due cps/die
Antidepressivi: SSRI: fluoxetina, venlafaxina, citalopram, paroxetina).Utilizo
di inibitori del reuptake della serotonina; utile impiego di benzodiazepine a media
emivita, es. lorazepam.
Acido gamma idrossibutirrico: (Alcover): 5-8 ml per tre volte al di, la sera
incrementare di 2-3 ml il dosaggio. Inibisce un aumento della dopamina nello striato
ed aumenta i livelli di acetilcolina, riducendo l’attività dei recettori NMDA sensibili
ai neurotrasmettitori eccitatori (glutammato ed aspartato), legandosi ai recettori
GABA B.(5-10 ml x 3 volte die)
Naltrexone: perchè impedisce che l’alcool possa determinare piacere tramite
la liberazione di dopamina dal nucleo accumbens antagonizzando l’azione oppiodomimetica
delle TIQ sull’area Ventro Tegmentale.
Utile l'impiego di tiamina e complesso vitaminico B associato ad una dieta adeguata
e variata.
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