L'alcool è una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena e capace di indurre dipendenza (alcol-dipendenza) superiore rispetto alle sostanze o droghe illegali più conosciute.
I giovani (al di sotto dei 16 anni), le donne e gli anziani sono in genere più vulnerabili agli effetti delle bevande alcoliche a causa di una ridotta capacità dell'organismo a metabolizzare l'alcol. L'alcol, pur apportando circa 7 Kcalorie per grammo, non è un nutriente (come le proteine, i carboidrati o i grassi alimentari) e il suo consumo non è utile all'organismo o alle sue funzioni. Risulta invece fonte di danno diretto delle cellule di molti organi tra cui i più vulnerabili sono il fegato e il sistema nervoso centrale. Bere alcolici è una libera scelta individuale e familiare, ma è necessario essere consapevoli che rappresenta comunque un grave rischio per la salute e, spesso, anche per quella degli altri, poiché non essere sobri può significare guidare male e causare la morte di altre persone.
A differenza dei fumo, i cui effetti negativi sulla salute si possono manifestare dopo decenni di uso abituale di sigarette, l’alcool può esporre a rischi anche dopo un singolo episodio, pure se valutato come moderato. In termini di sicurezza stradale è infatti noto che possono essere sufficienti due bicchieri di una bevanda alcolica per incrementare realmente il rischio di incidenti causati dall'inevitabile rallentamento della capacità di reagire prontamente agli stimoli acustici, luminosi e spaziali. Anche per questa ragione non è possibile sulla base delle conoscenze attuali identificare quantità di consumo alcolico raccomandabili o ''sicure'' per la salute.
Se diventate dipendenti dall'alcol, dovete rivolgersi a centri di disintossicazione dove professionisti specialisti sappiamo prescrivere adeguate sostanze disassuefative, come appresso specificato. Infatti la disintossicazione da alcol è difficile e presuppone cure lunghe e volontà di farcela; si avvale del supporto di familiari intelligenti che conoscono il problema e di psichiatri che conoscono le cure per l'alcolismo.
L'astinenza da alcol è un momento molto difficile da superare: un paziente in astinenza alcolica diventa pericoloso per sè e per gli altri, fino all'autolesionismo. Prima di curare l'alcolismo occorre curare i disturbi depressivi che si nascondono dietro l'alcol. Inoltre il paziente alcolista non ammette la sua patologia e nega. Se vi dice che beve un bicchierino di sambuca ogni tanto, moltiplicate per 5 volte tanto.
Sarebbe peraltro improprio ''raccomandare'' l'assunzione di una sostanza tossica (lo stato di ebbrezza non a caso si definisce" intossicazione alcolica") capace di indurre dipendenza essendo una droga.
Oggi è considerato più adeguato per la tutela della salute dell'individuo parlare di quantità a basso rischio, evidenziando che il rischio esiste a qualunque livello di consumo ed aumenta progressivamente con l'incremento delle quantità di bevande alcoliche consumate. Sulle etichette di qualsiasi bevanda alcolica è riportato il contenuto di alcol, ma è espresso in gradi, cioè in volume su 100 ml.
Per ottenere i grammi di alcol in 100 mi bisogna moltiplicare tale valore per 0.8. L'apporto calorico è riferito alla quantità riportata in tabella e tiene conto anche di eventuali calorie apportate da altri componenti. Principalmente zucchero.
Per approfondire il tema:
L'alcool, l'alcolista Alcool e fegato l'alcolismo cirrosi i rischi dell'alcool quando si guida. I questionari da somministrare al paziente alcolistaL'alcol viene assorbito per il 20% dallo stomaco e per il restante 80%: dalla prima parte dell'intestino. Se lo stomaco è vuoto, l'assorbimento sarà più rapido. L'alcol assorbito passa nel sangue e dal sangue al fegato. che ha il compito di metabolizzarlo. Finché il fegato non ha completato la digestione enzimatica attraverso l'alcoldeidrogenasi, l'alcol continua a circolare diffondendosi nei vari organi. Circa il 90%-98% dell'alcol ingerito viene rimosso dal fegato e torna in circolo attraverso la circolazione dei sangue. Il restante 2-10% viene eliminato attraverso l'urina, le feci, il respiro, il latte materno, le lacrime, il sudore, la traspirazione. Da qui il problema che chi beve alcolici emana alito alcolico col respiro, cosa assai sconveniente per una donna e pure per un ragazzo o un uomo. Le quantità di alcol che vengono metabolizzate dall'organismo variano da 60 a 200 mg/kg/ora.
Questo significa che un soggetto di 70 kg può metabolizzare circa 7 g di alcol ogni ora. In alcuni individui, in alcuni gruppi etnici negli adolescenti e nei giovani in genere, negli anziani e nelle donne l'efficienza di questo sistema è molto ridotta: queste persone sono quindi più vulnerabili all'alcol.
A causa dei citati tempi fisiologici di metabolismo dell'alcol è raccomandabile non concentrare in breve tempo il consumo di bevande alcoliche onde evitare di ''saturare'' il sistema di rimozione dell'alcol dal sangue determinando la libera diffusione dell'alcol immodificato negli organi e nei tessuti dell'organismo; tali conseguenze sono evitabili a fronte di un modifica delle abitudini e dello stile di consumo.
QUANTITA' DI ALCOL E APPORTO CALORICODI ALCUNE BEVANDE ALCOLICHE |
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Bevanda alcolica | Misura standard | Quantità in ml |
alcool in gr |
Cal |
Unità | |
Vino ( 12gradi) | 1 bicchiere | 125 | 12 | 84 | 1 | |
Vino (11 gradi) | 1 bicchiere | 125 | 11 | 77 | 0.9 | |
Birra -4,5 gradi | 1 lattina | 330 | 12 | 100 | 1 | |
Birra
doppio malto |
1 lattina | 200 | 12 | 170 | 1 | |
Vermouth | 1 bicchierino | 75 | 10 | 113 | 0.8 | |
Aperitivo | 1 bicchierino | 75 | 12 | 115 | 1 | |
Brandy | 1 bicchierino | 75 | 12 | 94 | 1 | |
Wisky | 1 bicchierino | 40 | 13> | 94 | 1.1 |
Tutte le situazioni di disturbo riconducibili all'uso episodico e/o protratto di bevande alcoliche. Cos'è l'ubriachezza? Uno stato di intossicazione acuta. Cos'è l'alcolismo? Un disturbo a genesi multifattoriale (bio-psico-sociale) associato all'assunzione (episodica e cronica) di bevande alcoliche, con presenza o meno di dipendenza, capace di provocare una sofferenza multidimensionale che si manifesta in maniera diversa da individuo a individuo.
L’alcolismo è definito dalla contemporanea presenza di: a) perdita di controllo dei consumo di alcolici evidenziabile dal fenomeno dei primo bicchiere'', dai tentativi inefficaci di controllo, dalla continuazione dei potus nonostante le gravi conseguenze legate a tale consumo
Sono soggetti che spesso negano o minimizzano
con negazione si intende un atteggiamento di non riconoscimento di quanto è
evidenziato dal dato di realtà ( ''non è vero che.'' ) con minimizzazione si intende
un atteggiamento simile ma più blando e che tende a giustificare ( '' è vero, ma...''/''
'' posso fare da solo/non è così grave/da domani cambio senza problemi...'' )
Per questo motivo è importante raccogliere quanti più elementi diretti e indiretti
da tutte le fonti a disposizione:
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Soggetto
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familiari
-
altri referenti significativi: amici, compagni di lavoro
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medico di medicina generale
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assistente sociale
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pediatra
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figure significative della comunità locale
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cartelle cliniche
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agenzie sanitarie, territoriali, dei privato sociale
Si ricordi che sono elementi indiretti anche:
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incidenti stradali e traumatismi in genere
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incidenti domestici
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licenziamenti e frequenti cambi di lavoro
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ripetuto utilizzo dei pronto soccorso (stati ansiosi, stati confusivi)
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lesioni/percosse ai familiari
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ritiro patente
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problemi legali (arresti per oltraggio, risse, abusi sessuali.. comportamenti aggressivi
violenza su minori
Mai pensare di curare un alcolista con dipendenza conclamata da alcol senza esperienza nel settore specialistico, sospendendo gli alcolici improvvisamente. . La crisi di astinenza alcolica può condurre a morte per varie cause: suicidio, aritmie, disidratazione, convulsioni epilettiche ecc.
Se il paziente intossicato è vigile il trattamento generale è soprattutto di supporto e protettivo; si può somministrare tiamina, inizialmente 100 mg i.m. ripetendo la stessa dose per os nei tre giorni successivi. Si può somministrare un preparato polivitaminico, una capsula per os al giorno.
Se il paziente è agitato, occorre somministrare una benzodiazepina a breve azione come il lorazepam, 1-2 mg per os, ripetibile ogni 4-6 ore.
Se il paziente diventa violento, bisogna sedarlo ulteriormente arrivando fino alla contenzione.
Gli antipsicotici solo occasionalmente sono necessari in caso di gravi allucinazioni. È preferibile usare una dose bassa di una sostanza di forte efficacia come l’aloperidolo, da 2 a 10 mg i.m. In altri casi può essere indicato impiegare Tiapride Cloridrato a cpr o per via intramuscolare (sereprile fiale).
All’occorrenza si può ripetere ogni 4-6 ore. Infine non bisogna dimenticare di trattare i problemi medici alcool-correlati (per es. infezioni, disidratazione), a seconda della condizione clinica. Il corna da alcool dovrebbe essere trattato nello stesso modo di un coma non conseguente a sostanze. Bisogna in primo luogo proteggere la respirazione e ricercare altre cause di stupor o corna. Prima di prelevare campioni di sangue dare 100 mg. di tiamina i.m. o e.v. a tutti i pazienti non vigili, allo scopo di proteggerli dall’encefalopatia di Wernicke e quindi somministrare glucosio (50 mL. di destrosio al 5O0 o in soluzione acquosa) per e.v. per correggere l’ipoglicemia indotta dall’alcool.
In seguito, superata la fase acuta dell'intossicazione, il paziente va direzionato al SER.T. (servizio tossicodipendenze) PUBBLICO, per la cura specifica disassuefativa che si avvale di specialità come Alcover (Sodio Oxibato) oppure Acamprosato.
Comunemente insorge 1-4 giorni dopo la cessata assunzione di alcoolici
e raggiunge l’acme dopo 72-96 ore. La percentuale di mortalità riportata è del
15% (inclusi i pazienti non trattati). I segni e sintomi clinici comprendono
confusione profonda, illusioni, false interpretazioni, allucinazioni,
agitazione, insonnia ed iperattività del sistema nervoso autonomo. La morte
consegue ad infezioni, aritmie cardiache, alterazioni del quadro
idroelettrolitico, o al suicidio (in risposta ad allucinazioni, illusioni o
false interpretazioni)