Agonisti selettivi dei recettori Beta adrenergici

  1. GASTROEPATO
  2. Elenco articoli di Pneumologia
  3. Agenti beta 2 adrenergici

Agenti beta adrenergici

Gli agenti adrenergici sono considerati da qualche anno farmaci di prima scelta nella terapia dell'asma e delle broncopneumopatie con broncospasmo. L'azione principale degli agenti beta-adrenergici è quella di stimolare l'adenilato ciclasi, che determina un aumento dell'adenosina monofosfato ciclica (cAMP), che media la risposta cellulare. I recettori beta-2 sono predominanti nella muscolatura liscia bronchiale. I moderni agenti beta-2 sono selettivi e forniscono un effetto ottimale con azione sistemica limitata dai recettori beta-1.  Nonostante la disponibilità di farmaci orali, la prima via di somministrazione è quella inalatoria, mediante bombolette spray o inalatori a, dose misurata o tramite nebulizzazione per aerosol.  La recente disponibilità di bombolette spray contenenti 1, bronchiolo respiratorio, il numero 3 rappresenta la muscolatura liscia bronchiale che determina il broncospasmomolecole sempre più selettive per i recettori beta-2 ha contribuito ad aumentare la compliance anche del paziente anziano. Infatti, è indispensabile istruire molto bene il paziente affinché compia esattamente le manovre necessarie a una buona erogazione, ma, una volta avuta la collaborazione richiesta, il vantaggio della via di somministrazione è veramente indiscutibile. Le istruzioni devono essere poche, brevi, semplici e chiare e si possono qui di seguito bomboletta per inalare faramci beta 2 adrenergici riassumere:

-una espirazione completa;

-una inspírazione completa;

-una inspirazione lenta e profonda col capo reclinato all'indietro.

Nell'anziano è raccomandabile che il farmaco non resti nella mucosa orale e/o faringea, poiché è possibile che venga provocata una fastidiosa irritazione locale oltreché un possibile assorbimento sistemico che può produrre conseguenze indesiderate, quali ad esempio tachicardia. Attualmente sono sempre più in uso adattatori e spaziatori plicare al beccuccio della bomboletta, che hanno molteplici vantaggi come l'impedire una massiccia deposizione nel cavo orofaringeo, maggiore facilità di impiego, un risparmio di erogazioni.

rischio nell'usare i farmaci beta-2-stimolanti per via inalatoria è spesso negli anziani costituito dall'abuso, poiché il sollievo che ne deriva è pressoché immediato. Ciò espone il paziente, tuttavia, al rischio di aritmie. La via di somministrazione orale di tali farmaci va, peraltro, limitata a quell'anziano che è incapace di sincronizzare le manovre per una corretta inalazione.

Inoltre, bisogna ricordare che la terapia può non essere efficace per la diminuita funzionalità dei recettori beta-2 senili. Infine, va ricordato che esiste un grande elenco di controindicazioni, precauzioni, effetti collaterali e interazioni con questi farmaci.

SALBUTAMOLO

azione farmacologica beta2 stimolante sui bronchioli respiratoriIl buon vecchio salbutamolo (ventolin ), altrimenti chiamato albuterolo, il salbutamolo è un agente comimetico ad azione diretta con una relativa selettivitá per gli adrenorecettori beta-2. Viene preferibilmente impiegato negli attacchi acuti di asma, quale trattamento d'emergenza, ma anche nei trattamenti a lungo termine soprattutto contro il broncospasmo nella BPCO.

Lo scopo della terapia è quello di ridurre l'ostruzione delle vie aeree e di migliorare il flusso aereo. E’ disponibile in varie forme: per via inalatoria, orale.

Farmacocinetica

Assorbimento. Dopo inalazione orale viene assorbito gradualmente dal tratto respiratorio, ma la maggior parte della dose raggiunge il tratto gastroenterico ed è da esso assorbita. L'azione ha inizio dopo 5-15 minuti dalla somministrazione, con picchi da 30 a 120 minuti, fino a un massimo di 3-6 ore. In seguito alla somministrazione orale, viene assorbito bene attraverso il tratto gastrointestinale, con un'azione iniziale dopo 30 minuti e un picco raggiunto in 2-3 ore. L'effetto terapeutico permane per 4-8 ore fino a un massimo di 12 ore.

Distribuzione. Non passa attraverso la barriera ematocefalica.

Metabolismo. Non viene metabolizzato dal polmone, bensì dal fegato a composti inattivi.

Eliminazione. E’ escreto rapidamente nelle urine e nelle feci. L'emivita di eliminazione è di circa 4 ore. Dopo la somministrazione orale il 75% della dose è escreto nelle urine in 72 ore, il 4% nelle feci.

 Controindicazioni e precauzioni

Le preparazioni a base di solfato sono controindicate nei pazienti sensibili a tale sale. Deve essere somministrato con attenzione in caso di ipertiroidismo, diabete mellito, disturbi cardiovascolari (insufficienza coronarica, ipertensione arteriosa). Gli effetti avversi metabolici di alte dosi di salbutamolo possono essere esacerbati dalla concomitante somministrazione di corticosteroidi. L'impiego di propranololo o altri beta-bloccanti antagonizza l'effetto del salbutamolo.

L'ipokaliemia associata con alte dosi di salbutamolo può essere incrementata dalla contemporanea assunzione di digitale, di aminofillina e altre xantine, di diuretici. Negli anziani, molto sensibili ai simpaticomimetici, è indispensabile usare dosi più basse, anche pediatriche.

 Effetti collaterali

I più comuni sono tachicardia, palpitazioni (aritmie), tremori, agitazione psicomotoria, nausea. Meno frequenti tosse, vasodilatazione periferica, diminuzione o aumento della pressione arteriosa, vertigini, stimolazione del SNC, iperattività, eccitabilità, irritabilità, insonnia, stanchezza, cefalea, vomito, aumento dell'appetito, irritazione orofaringea, oliguria, dilatazione delle pupille, epistassi, ipokaliemia, reazioni orticarioidi e rash cutanei, crampi muscolari.

 Interazioni

Le interazioni più pericolose sono con gli stimolanti del SNC, con la levodopa con aumentato rischio di aritmie cardiache, con i beta-bloccanti, con la digitale, i diuretici, le xantine.

 Uso e somministrazione

In commercio è frequente trovare il salbutamolo sotto forma di solfato: 120, 525 pg di solfato corrispondono a 100 gg di salbutamolo anidro. Tramite bombolette spray il salbutamolo è somministrato con 1-2 puff ogni 4-6 ore. Tale dosaggio può essere aumentato anche negli anziani se ben tollerato, facendo attenzione agli effetti collaterali e alla tossicità. Alcuni Autori suggeriscono dosi iniziali di 4-6 puff ogni 4-6 ore nel tentativo di ottimizzare la somministrazione del farmaco. Quando il salbutamolo è somministrato tramite nebulizzatore, il dosaggio raccomandato è pari a 2.5 mg ogni 6-8 ore.
Le compresse orali possono essere assunte dagli adulti e anziani a dosi di 2-4 mg ogni 6-8 ore, utilizzando a tal fine anche le compresse per uso pediatrico.

Il salbutamolo è disponibile anche per via intramuscolare ed endovenosa per la risoluzione del broncospasmo grave associato ad asma o a broncopatia ostruttiva in dosi di 0.5 mg da ripetersi, quando necessario, ogni 4 ore.

Preparazioni commerciali

Salbutamolo: * Broncovaleas aerosol dosato 100 μg, soluzione 0.5% per inalazione, compresse 2 mg, Broncovaleas iniettabile fiale im o ev 200 99.

Salbutamolo solfato: * Aerotec Autohaler aerosol pressurizzato 100 μg; * Butal compresse 8 mg, 4 mg; * Salbufax Autohaler aerosol pressurizzato 100 mcg; * Salbutard compresse 8 mg, 4 mg; * Ventolin aerosol 100 gg, sciroppo 0.024%, compresse effervescenti 2 mg, Ventolin fiale im o ev 100 μg, 500 μg; * Volmax compresse 8 mg, 4 mg.
In associazione con beclometasone: * Clenil Compositum spray (0.020 + 0.010) aerosol dosato; * Clenil Compositum-A (100 mL = 0.0964 pari a 0.080 salbutamolo + 0.040) sospensione per aerosol flac monodose 2 mL; * Ventolin Flogo (15 mg + 10 mg).
In associazione con guaifenesina: Ventolin espettorante capsule (2.4 mg + 100 mg), sciroppo (100 mL 0.024 g + 1 g).

In associazione con ipratropio bromuro: * Breva Aerosol (15 mg + 3 mg) aerosol dosato; * Breva fiale (0.150 mg + 0.030) im o ev; * Breva Soluzione (100 mL = 375 mg + 75 mg) os o aerosol soluzione.

Related link: 

L'asma bronchiale
La rinite, generalità
La rinite, diagnosi e terapia
Allergia, allergeni
Allergia: consigli per l'uso
Asma e cura con monteluskat
La fame d'aria, il paziente affannato
Il paziente con la tosse, diagnosi e cura

test respiratori spirometrici ed impiego di beta2 stimolanti

 SALMETEROLO XINAFOATO

Il salmeterolo è un agente beta-2-stimolante a lunga durata d'azione, utirizzato nella terapia prolungata degli stati broncospastici. La selettività con i recettori beta2 è da considerarsi alta, ma il farmaco non è particolarmente rapido e quindi il salmeterolo non deve essere utilizzato nella terapia sintomatica di broncospasmo né tanto meno come farmaco d'emergenza.

Il salmeterolo è impiegato sotto forma di xinofoato (Pidrossi-2naftoato) a dosi che sono espresse in termini di equivalenza con il salmeterolo base.

 Farmacocinetica

Assorbimento Il salmeterolo viene assorbito gradualmente e lentamente dal tratto respiratorio e maggiormente dal tratto gastroenterico. Dopo una singola dose inalata, un primo picco plasmatico viene raggiunto in 5-10 minuti, seguito da un secondo picco dopo 45-90 minuti. L'assorbimento diventa manifesto dopo il secondo picco. L'azione si rileva in modo molto debole in 5-15 minuti e in modo rilevante dopo 2-4 ore. La durata d'azione può andare da 7 a 18 ore, ma gli effetti sul polmone possono essere segnalati anche per più di 30 ore.

Distribuzione Il farmaco si lega per il 94-98% con le proteine plasmatiche e può rimanere adiacente ai siti beta-recettoriali, che vengono perciò occupati gradualmente spiegando in tal modo l'effetto prolungato.

 Metabolismo

E’ biotrasformato in modo massivo dal fegato. La prima via metabolica è l'idrossilazione, che forma metaboliti inattivi.
Eliminazione. L'emivita è di circa 3-4 ore e il farmaco viene eliminato qua si esclusivamente nelle feci.
Controindicazioni e precauzioni
L'impiego del salmeterolo deve essere riservato a una terapia di mantenimento e assolutamente non sintomatica.
Il farmaco deve essere usato con attenzione nei disturbi cardiovascolari, come l'insufficienza coronarica e l'ipertensione arteriosa. Va usato con precauzione in soggetti portatori di ipertiroidismo e diabete mellito. Non deve essere impiegato nei pazienti che non hanno risposto a precedenti terapie con agenti adrenergici.

 Effetti collaterali

Il salmeterolo può provocare broncocostrizione di tipo paradosso ed esacerbazione déll'asma.

Gli effetti più registrati sono variazioni nel tracciato ECGrafico, tachicardia, palpitazioni, ipertensione arteriosa, stimolazione del SNC, cefaleal agitazione, insonnia, ipokaliemia, rash cutanei, tremori muscolari se impiegato ad alte dosi.

Interazioni

In generale le interazioni sono minori rispetto a quelle che si hanno con l'uso di salbutamolo. Nonostante ciò va ricordato che non è consigliabile il contemporaneo uso con i farmaci beta:-bloccanti e con gli IMAO.

 Uso e somministrazione

Il salmeterolo viene uti lizzato per via inalatoria. Il paziente deve perciò essere collaborante ed espellere, prima della erogazione della dose, l'aria dai polmoni quanto più possibile. Generalmente sono necessari 2 puff a distanza di un paio di minuti. Nei soggetti che assumono salmeterolo e denunciano broncospasmo indotto da esercizio fisico, è necessario inalare il farmaco almeno 30-60 minuti prima dell'esercizio. E’ importante monitorare pressione arteriosa e pulsazioni, così come la glicemia.

Preparazioni commerciali

Arial aerosol inalatore 25 ptg, Arial disk rotadisk polvere inal 50 ptg + erogatore; * Salmetedur aerosol inalatore 25 μg, Salmetedur disk rotadisk polvere inal 50 μg + erogatore; * Serevent aerosol inalatore 25 μg, Serevent disk rotadisk polvere inal 50 μg + erogatore.

 METAPROTERENOLO SOLFATO

Altrimenti denominato orciprenalina, tale farmaco è un agente adrenergico terapeuticamente classificato come broncodilatatore nel trattamento dell'asma e delle affezioni broncopolmonari con componente broncospastica. t meno selettivo di altri farmaci adrenergici, ad esempio il salbutamolo, nei confronti dei recettori beta-2.

Farmacocinetica

Assorbimento E’ ben assorbito dal tratto gastroenterico, raggiunto dopo 15-30 minuti dalla somministrazione per via orale, con un picco cui si arriva dopo circa 1 ora. La durata d'azione dopo una singola dose è di 1-4 ore.
Distribuzione Viene distribuito omogeneamente in tutto l'organismo.
Metabolismo E’ massivamente biotrasformato, con un effetto di primo passaggio attraverso il fegato, dando luogo a metaboliti inattivi. Il 40% circa passa inalterato nella circolazione sistemica.
Eliminazione Il metaproterenolo viene escreto nelle urine, sotto forma di gfùcuronoconiugati.
 Controindicazioni e precauzioni
Non è indicato in pazienti con aritmia associata a tachicardia.
Deve essere somministrato con estrema cautela in pazienti con ipertensione, insufficienza coronarica, ipertiroidismo, diabete mellito. Non è consigliabile il suo impiego in pazienti con sensibilità accertata per prodotti contenenti sali di zolfo, né in pazienti con sensibilità ad altri simpaticomimetici.
Nel paziente anziano gli effetti collaterali sono più frequenti e amplificati.
Effetti collaterali
Non è rara la broncocostrizione di tipo paradosso, in rapporto soprattutto con un suo uso eccessivo.
Altri effetti registrati sono tachicardia, palpitazioni, ipertensione, tremore, agitazione psicomotoria, cefalea, nausea, vomito, crampi muscolari

Interazíoní

Comuni e pericolose le interazioni con propranololo e altri beta-bloccanti, xantine e stimolanti il SNC, digitale, levodopa, teofillinici, ormoni tiroidei.

Uso e somministrazione

In altri Paesi sono disponibili forme per via inalatoria. Nel nostro Paese è invece disponibile per via parenterale, utilizzata in casi di broncospasmo severo, e orale.

Preparazioni commerciali
* Alupent compresse 0.01 g, fiale im o ev 0.5 mg.
In associazione con clobutinolo e ammonio cloruro: * Silomat Compositum-Fher (0.1 g + 0.4 g + 0.7 g) sciroppo.
 

> segue Agenti Beta 2 adrenergici 2

 

anche  l'indice di pneumologia