Rumori nelle orecchie, acufeni
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Capita
di frequente, anche al medico pratico di medicina, di aver un paziente che giunge
alla sua attenzione con la
vertigine o con gli acufeni, cioè con quei fastidiosi rumori nelle orecchie,
avvertiti come fischi o come ronzii o come di acqua che scorre o scroscia,
o come sibilo. ''Acufene'', infatti, significa, letteralmente, ronzio nelle
orecchie, sebbene molti altri suoni anomali ricadano sotto questo termine.
Per esempio,
l'acufene può essere descritto come il rumore di una fuoriuscita di
aria, dell'acqua che scorre o dell'interno di una conchiglia, oppure come un rumore
dì sfregolio, ronzio o mormorio. Talvolta, è descritto come un rumore fragoroso
o musicale. Questo sintomo comune può essere unilaterale o bilaterale e costante
o intermittente. Sebbene il cervello possa adattarsi all'acufene costante o sopprimerlo,
l'acufene intermittente può essere così fastidioso che alcuni pazienti vedono il
suicidio come la sola possibilità di liberarsene. Altre volte il paziente con acufene
e verigine viene scambiato per paziente con vasculopatia cerebrale acuta (cfr
ictus cerebri). In ogni caso è sempre buona
norma ecludere tale evenienza e richiedere le indagini opportune, per esempio una
tac encefalo o una risonanza magnetica se si sospettano lesioni del nervo acustico
(neurimoma per es.).
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Talora l'acufene è avvertito solo dal paziente, il quale si lamenta del rumore,
oppure, addirittura, anche il medico che visita, se appoggia il fonendoscopio
all'orecchio, avverte il rumore, per esempio come di scroscio d'acqua,
espressione verosimilmente di disturbi circolatori.L'acufene, ancora può essere
''auricolare'' se il rumore che il paziente sente e nelle sue
orecchie; viceversa si definisce l'''acufene cerebrale'' è un rumore che il paziente sente nella sua
testa.
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L'acufene è solitamente associato a lesioni nervose del canale acustico, che provocano
una scarica spontanea, anomala di neuroni sensoriali uditivi. Pur dipendendo da
malattie dell'orecchio, l'acufene può anche derivare da patologie cardiovascolari
e sistemiche e da effetti secondari dei farmaci. Cause non patologiche dell'acufene
comprendono l'ansia acuta e la presbiacusia.
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Alla visita il medico deve informarsi circa la natura dei suoni che il paziente
avverte: il loro esordio, il tipo, la tonalità, la sede e l'intensità. Poi, cosa
estremamente importante, è capire se all'acufene si associano altri sintomi come
le vertigini, la cefalea o la perdita dell'udito. Successivamente, raccogliere l'anamnesi
patologica, compresa una completa anamnesi farmacologica. Usando un otoscopio, ispezionare
le orecchie del paziente ed esaminare la membrana timpanica. Per controllare la
perdita dell'udito, effettuare le prove di Weber e Rinne con un diapason.
Poiché di norma le vibrazioni si trasmettono molto bene attraverso i corpi solidi.
Si fa vibrare il vostro diapason (preferibilmente 1024 Hz o 512 Hz) e si tiene la
base contro il vostro cranio sulla linea mediana, equidistante dalle orecchie.
Occorre valutare se il suono sia udito in tutte e due le orecchie. Ovviamente se
esiste danno neurale da un lato, il ronzio da quel lato non è udito. Ciò che
rende il test di Weber così valido è che, in casi di sordità trasmissiva (come nelle
malattie dell'orecchio medio, che risparmia il tessuto nervoso, il Weber si lateralizza
verso il lato malato, cioè il suono è percepito solo dal lato malato, con sordità
trasmissiva.
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- Mettete in vibrazione un diapason e poggiarlo con la base sul processo mastoideo
di destra. Ascoltate il suono che si smorza. - Nel momento in cui scompare, rapidamente
allontanate il diapason dalla mastoide e ponete i rebbi vibranti il più vicino possibile
al canale auricolare esterno destro senza smorzarli sui capelli o sul padiglione
auricolare. - Ripetete il test dal lato opposto. Il test si dice positivo se nel
soggetto (normo udente) la durata della percezione per via aerea del suono emesso
da un diapason vibrante è nettamente superiore alla durata della percezione per
via ossea.
Inoltre, auscultare per eventuali soffi nel collo. Quindi, comprimere l'arteria
giugulare o carotidea per valutare se questa manovra accentua gli acufeni.
Infine, esaminare il nasofaringe per eliminare le masse che possono provocare disfunzioni
della tromba di Eustachio e l'acufene.
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Neuroma acustico
Sintomo precoce di questo tumore dell'ottavo nervo cranico l'acufene unilaterale
precede la perdita di udito di tipo neurosensoriale unilaterale e le vertigini Possono
anche verificarsi paralisi facciale cefalea,
nausea, vomito
e papilledema.
Un'anemia grave può produrre un acufene lieve, reversibile, accompagnato da offuscamento
della vista, sincope e irritabilità. Altri effetti frequenti includono pallore,
debolezza, stanchezza, dispnea da sforzo, tachicardia, polso scoccante, galoppo
atriale e un soffio sistolico sulle arterie carotidi.
Prove con i diapason nelle diverse forme di ipoacusia
Prova |
Soggetto normale |
ipoacusia di trasmissione
|
ipoacusia di percezione
|
RINNE
|
POSITIVO |
NEGATIVO
|
POSITIVO ALL'ORECCHIO ACCORCIATO |
WEBER |
INDIF-FERENTE
|
LATERALIZZATO ALL'ORECCHIO MALATO O PIU' MALATO |
LATERALIZZATO ALL'ORECCHIO SANO O MENO MALATO |
In questa patologia, il paziente ha un acufene costante che può essere fermato
applicando una pressione sull'arteria carotide. Può inoltre sentirsi confuso, debole
e insicuro quando si alza al mattino o si mette in piedi velocemente. L'auscultazione
sulla regione superiore del collo, sul padiglione auricolare o vicino all'orecchio
sul lato interessato può rilevare un soffio. La palpazione può rivelare un debole
polso carotideo.
In questa malattia degenerativa, la crescita osteofitica può comprimere le arterie
vertebrali, con conseguente acufene Solitamente, la rigidità nucale e il dolore
aggravato dall'attività fisica accompagnano l'acufene Altre caratteristiche possono
includere vertigini improvvise, nistagmo perdita dell'udito, parestesia, debolezza
e dolore che si irradia lungo le braccia.
Ostruzione del condotto uditivo.
Quando il cerume o un corpo estraneo bloccano il condotto uditivo, l'acufene può
comparire con ipoacusia trasmissiva, prurito e una sensazione di pienezza o dolore
all'orecchio.
Pervietà della tromba di Eustachio
. Normalmente, la tromba di Eustachio rimane chiusa, tranne durante la deglutizione.
Tuttavia, la sua persistente pervietà può causare l'acufene, una respirazione udibile,
una voce distorta e alta e una sensazione di pienezza nell'orecchio. L'esame con
un otoscopio pneumatico rivela movimenti della membrana timpanica con la respirazione.
A volte, la respirazione può essere udita con uno stetoscopio posto sul padiglione
auricolare.
Tumore del glomo giugulare o timpanico.
Un suono pulsante è generalmente il primo sintomo di questo tumore. Altre manifestazioni
precoci comprendono una massa blurossastra dietro la membrana timpanica e la progressiva
ipoacusia trasmissiva. In seguito, la totale sordità unilaterale è accompagnata
da dolore all'orecchio e giramenti di testa. Può anche verificarsi otorragia se
il tumore oltrepassa la membrana timpanica.
. Un acufene bilaterale acuto può verificarsi nell'ipertensione grave. Una pressione
arteriosa diastolica superiore a 120 mmHg può anche causare una grave cefalea pulsante,
agitazione, nausea, vomito, vista annebbiata, convulsioni e riduzione dei livello
di coscienza.
Malformazioni arterovenose intracraniche.
Una grave malformazione può causare un acufene pulsante accompagnato l'un soffio
sul processo mastoideo.
Labirintite (suppurativa).
In questa patologia, l'acufene può accompagnare improvvisi, gravi attacchi di vertigine,
perdita dell'udito neurosensoriale unilaterale o bilaterale, nistagmo capogiri,
nausea e vomito.
Malattia di Ménière.
Più frequente negli uomini tra i 55 e i 65 anni, questa malattia labirintica è caratterizzata
da attacchi di acufene di bassa intensità,
vertigini e perdita
dell'udito neurosensoriale fluttuante. Questi attacchi sono abitualmente unilaterali
e durano dai 10 minuti a diverse ore; possono manifestarsi per più giorni o settimane
e sono seguiti da una remissione. Durante gli attacchi possono inoltre verificarsi
una forte
vomito, sudorazione profusa e nistagmo.
Lussazione degli ossicini dell'orecchio.
Un trauma acustico, come uno schiaffo sull'orecchio, può lussare un ossicino con
conseguente acufene e ipoacusia neurosensoriale. Può verificarsi anche un'emorragia
dall'orecchio medio.
Otite esterna (acuta).
Sebbene non sia uno dei disturbi più gravi in questa patologia, L'acufene può manifestarsi
se dei detriti nel canale dell'orecchio esterno collidono contro la membrana timpanica.
Reperti più caratteristici comprendono prurito. odore disgustoso della secrezione
purulenta e un forte dolore all'orecchio che è aggravato dalla manipolazione del
trago o dei padiglione auricolare, dalla chiusura dei denti, dall'apertura della
bocca e dalla masticaziofie. Il condotto dell'orecchio estemo, in genere, appare
rosso ed edematoso e può essere occluso dai detriti, causando la parziale perdita
dell'udito.
Otite media.
Questa infezione può provocare l'acufene e l'ipoacusia trasmissiva, Tuttavia, le
sue caratteristiche più tipiche consistono in dolore all'orecchio, membrana timpanica
arrossata e protrusa. febbre alta, brividi e capogiri.
Otosclerosi
In questa patologia, il paziente può descrivere un acufene rumoroso, ronzante o
sibilante oppure una combinazione di questi rumori. Può anche presentare una perdita
progressiva dell'udito, che può condurre a sordità bilaterale e a vertigini.
Mioclono palatale
In questa patologia, i muscoli del palato si contraggono ritmicamente o a intermittenza
o con continuità, causando un suono secco nell'orecchio e un acufene vibratorio.
Le contrazioni sono visibili con uno specchio rinofaringeo.
Perforazione della membrana timpanica
In questa patologia, l'acufene e la perdita dell'udito vanno di pari passo.
L'acufene
è solitamente il disturbo principale in caso di piccola perforazione; la perdita
dell'udito si ha, invece. in caso di perforazioni più grandi Questi sintomi si sviluppano,
generalmente, all«improvviso e possono essere accompagnati da dolore, vertigine
e da una sensazione di pienezza neil'orecchio.
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L'acufene solitamente deriva da patologie che colpiscono l'orecchio esterno, medio
o interno. Di seguito sono elencate alcune delle sue cause più frequenti
ORECCHIO ESTERNO
Ostruzione dei condotto uditivo a causa dei cerume o di un corpo estraneo, Otite
esterna e Perforazione della membrana timpanica
ORECCHIO MEDIO
• Lussazione ossiculare, Otite media, Otosclerosi
ORECCHIO INTERNO
•Neuroma acustico, Aterosclerosi dell'arteria carotide, Labirintite,
Malattia di Ménière
Altre cause
Farmaci e alcool. Un'eccessiva dose di salicilati
causa frequentemente un acufene reversibile. Anche la chinina, l'alcol e l'indometacina
possono provocare un acufene reversibile. Farmaci comuni che possono causare un
acuitene irreversibile comprendono gli antibiotici aminoglicosidi (soprattutto la
kanamicina, la streptomicina e la gentamicina ha) e la vancornicina.
Rumore.
L'esposizione cronica al rumore, specialmente a suoni acuti, può danneggiare le
cellule capellute dell'orecchio, causando l'acufene e l'ipoacusia bilaterale. Questi
sintomi possono essere temporanei o permanenti.
Considerazioni particolari
Essere consapevoli che l'acufene, generalmente, non può essere curato con successo.
Per aiutare il paziente a tollerare questo sintomo si possono somministrare vasoditatatori,
sedativi e farmaci anticomiziali o incoraggiare l'uso di biofeedback e mascheratori
per acufèni. Un mascheratore per acufene produce una banda di rumori sui 1800 Hz,
che aiuta a bloccare l"acufene senza interferire con l'udito. Inoltre, può essere
prescritto un apparecchio acustico per amplificare i suoni ambientali, mascherando
perciò l'acufene. Per alcuni pazienti, si può utilizzare un dispositivo che
associ le caratteristiche di un mascheratore a quelle di un apparecchio acustico
per bloccare l'acufene
Consigli per il paziente
Consigliare al paziente di evitare l'esposizione a rumori eccessivi, a farmaci ototossici
e ad altri fattori che possono provocare lesioni cocleari. Informarlo che perfino
soggetti con udito normale possono manifestare per periodi intervallati un acufene
lieve e acuto che può durare per alcuni minuti.
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