Alterazioni motorie dell'esofago, acalasia
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L'esofago e le sue funzioni
Le alterazioni motorie
Acalasia
Come fare diagnosi di acalasia
L'esofago,
contrariamente a quanto possiate pensare, non è un tubo rigido, ma un organo intelligente,
dotato di un suo "cervello"; lungo in media 40 cm, a sezione ellittica, di
dimensioni 30x19 mm, decorre nel mediastino posteriore, dietro il cuore, per
intenderci, subito davanti alla colonna vertebrale ed in stretto contatto col bronco
di sinistra, e col diaframma, che attraversa all'altezza dello hiatus, una cavità
che mette in comunicazione il torace con la cavità addominale. L'esofago è intelligente,
poichè i plessi nervosi che lo costituiscono, consentono una sua attività motoria
che consente la progressione del bolo alimentare, grazie ad un movimento propulsivo,
come è possibile evidenziare in questo tracciato manometrico normale, a cui consegue
il rilasciamento di una struttura che svolge una funzione ideale di sfintere, detta
LES o Low esophageal sfincter, che permette il passaggio nello stomaco del boccone
ingoiato.
Questa che può sembrare una attività banale, in realtà non lo è. Vedi ad esempio
il paziente con cancro dell'esofago,
i cui sintomi iniziali sono rappresentati dalla
disfagia e dal
dolore toracico. oppure i soggetti
che soffrono di "bolo isterico", i quali,cioè, hanno la sensazione che il cibo si
blocchi dietro lo sterno, con salivazione e dolore e disagio.
Il tono dello sfintere esofageo inferiore è regolato da ormoni e sostanze, alcune
che lo aumentano ed altre che lo riducono.
Aumento del tono LES: gastrina, motilina, sostanza P, bombesina, somatostatina
Diminuizione del tono del LES: secrezione, colecistochinina, glucagone, neurotensina,
VIP, GIP, progesterone
Inoltre
va precisato che dal punto di vista funzionale si distinguono uno sfintere
esofageo superiore. cioè una zona di pressione più elevata di 20-120 mmHg
a 20 cm dagli incisivi, un corpo esofageo con funzione solo motoria, ed un LES,
o sfintere esofageo inferiore, con funzione antireflusso, che insieme
ad altri dispositivi, contiene il passaggio di materiale acido dallo stomaco in
esofageo e preveniere le lesioni (esofagiti da reflusso).
Esse possono essere suddivise, da un punto di vista funzionale, in:
I. Anomalie dello sfintere esofageo superiore, dovute a:
- alterazioni della muscolatura striata (in corso di polimiosite, miastenia gravis,
distrofia miotonica, ecc.)
- malattie neurologiche di natura degenerativa o vascolare ( in corso di
malattia di Parkinson, malattia di Huntington,
ictus ecc.);
- anomalie locali (tumori dell'ipofaringe, infezioni, ecc.). Le caratteristiche
funzionali comuni sono un'alterata contrazione del farìnge, un'inadeguata apertura
dello sfintere esofageo superiore, un'alterata coordinazione tra faringe e sfintere
esofageo superiore.
2. Anomalie dell'esofago e dello sfintere esofageo inferiore, dovute a
‑ anomalie dell'innervazione intrinseca dell'esofago (acalasia, ecc.);
‑ modificazione della normale struttura della parete dell'esofago (sclerodermia,
ecc.).
Alternativamente, da un punto di vista prettamente clinico, si considerano
nell'ambito delle alterazioni motorie
dell'esofago alcune patologie, quali: l'acalasia, lo spasmo esofageo diffuso
e l'ipertonia dello sfintere esofageo inferiore. Tra queste
l'acalasia è la più caratteristica.
L’acalasia viene definita come un disturbo primitivo della motilità esofagea, caratterizzato
dall'assenza di ' peristalsi e da incompleto rilasciamento dello sfintere esofageo
inferiore. Questa patologia sembra essere causata da alterazioni a carico delle
cellule gangliari del plesso mienterico di Auerbach. probabilmente dovute ad interruzione
di fibre VIPergiche (il VIP è un neuropeptide che probabilmente media il rilasciamento
dello sfintere esofageo inferiore dopo deglutizione).
Radiologia
Il
sospetto diagnostico dell'acalasia può essere posto anche con la semplice
radiografia del torace, dove si evidenzia
un allargamento del mediastino, l'assenza della bolla gassosa dello stomaco, la
presenza di un livello idroaereo nell'esofago. Con la radiografia delle prime vie
digerenti, l'esofago appare dilatato ed allungato (megaesofago acalasico), senza
onda peristaltica, con livello idroaereo, con restringimento dell'esofago distale
a "coda di topo". All’esesame radiografico in proiezione sagittale, cioè anteroposteriore,
si può apprezzare il contorno di un’esteso opacamento lungo il profilo destro dell’ombra
cardiaca, a contorno regolare, con densità disomogenea per il ristagno di ingesti.
La tecnica può essere completata dall’esame gastroscopico, che evidenzia un esofago
dilatato, talora con recessi diverticolari sopracardiali, a mò di grosse tasche,
dove può ristagnare il cibo. La mucosa alterata si accompagna ad eritema,
edema ed erosioni. Alla manovra di superamento de cardias, dopo insufflazione, questa
appare impossibile, per cui l’endoscopio non supera il cardias, neppure se sospinto
dall’operatore, oppure si apre a scatto.
Il paziente avverte un
dolore toracico ogni qualvolta deglutisce,
oppure un dolore che persiste in sede retrosternale e che si associa a senso di
oppressione, come di un nodo ed a salivazione e rigurgito e porta istintivamente
il pugno al petto e lo sbatte oppure bere acqua a piccoli sorsi nell’intento si
superare l’ostacolo. La manometria dell’esofago
permette di porre diagnosi con estrema accuratezza perche:
non vi sono onde di peristalsi nel tratto distale dell’esofago
lo sfintere basale inferiore non si rilascia per elevato tono, in genere > di 45
mm di Hg e si rilascia in maniera incompleta dopo la deglutizione
aumentata pressione intraesofagea del corpo dell’esofago.
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